infatti penso di essermi illuso per niente, l'articolo nonostante sia scritto abbastanza bene, può fuorviare dalla reale interpretazione.
Quantum drums could lead to more powerful computer networksTheir coordinated beats could be key to large quantum arrays.
Tiny musical instruments might just be the key to the future of quantum computing. Gizmodoreports that NIST researchers have built two miniscule (about the width of a human hair), quantum-entangled aluminum drums to measure their properties and lay the groundwork for large quantum networks.The team used microwave light to give the drums two patterns (one "cool and calm," the other less steady) that entangled on a level so precise that human instruments couldn't match their level of coordination. The scientists then measured tiny differences in the drum head positions and found that they'd move at the same speed in relation to each other, just in different directions.
NIST could only keep the entanglement active for about 200 microseconds even in the near absolute zero temperature needed for the experiment. However, that would be long enough for them to be used as qubits for storing data and converting it to and from microwaves that could be sent to distant quantum computers in a network. Other researchers have tried this before, but they haven't had success with on-demand entanglement like this.There's still plenty of work left before this reaches hardware outside of a lab. The research group would like to make the drums perform complex operations. The breakthrough suggests it's just a matter of time, though, and practical quantum networking might be that much closer as a result.
infatti in risposta alcuni utenti che se ne intendono di fisica come te, mi hanno scritto.
L’articolo è scritto male. La versione inglese dice che il funzionamento senza canali fisici si riferisca alla crittografia quantistica. Lì ha senso, perché stai cifrando o decifrando messaggi, non li stai trasmettendo. L’entanglement non trasmette mai, punto.
Dal punto di vista della trasmissione di informazioni, l’entanglement è identico al caso banale in cui hai per esempio una scatola con due palline, una bianca e una nera. Queste vengono mescolate casualmente, inserite in contenitori opachi e sparate in direzioni opposte. Quando uno dall’altro lato riceve il suo contenitore, lo apre, e vede che è nera, sa che l’altra è bianca. Ma non c’è stata comunicazione istantanea: se l’altro non apre il contenitore, può solo aspettare che il primo gli mandi una mail dicendogli che la sua è biancaPer l’entanglement è la stessa cosa da questo punto di vista.
Non cambia niente se è macro o micro, uno stato è entagled solo finché non è osservato (cioè non interagisce). Tutte le regole nel micro valgono per il macro, idem per l'impossibilità di trasmettere l'informazione.
Il motivo per cui è difficile avere oggetti macro entangled è proprio perché più sono grandi più è difficile isolarli da qualsiasi interazione. Tu pensi che siccome sono macro li puoi vedere, ma non li puoi vedere se sono entangled, se li vedi non sono più entangled perché li hai osservati
Inoltre il motivo per cui non capisci appieno gli articoli è che non hai le basi, sono questioni molto tecniche che non puoi riportare in articoli, se dovessi spiegarti l'argomento in modo che ti torni logicamente tutto dovremmo stare qui fino alla prossima settimana.sì il trucco informatico on/off su se hai misurato qualcosa o no in sè, non tanto vedere il risultato della misura.
E' un dubbio legittimo ma purtroppo non funziona. Questo ragionamento puoi farlo anche con il caso più semplice della doppia fenditura. Basta avere 2 elettroni entangled, poi li mandi ciascuno in un esperimento doppia fenditura. Se metti un detector in una delle due fenditure dal primo elettrone, l'altro elettrone non forma più pattern di interferenza, se invece non lo metti mostra pattern di interferenza, quindi con una specie di codice morse di osservazioni/non osservazioni hai comunicazione istantanea!!oneone
Ma non funziona perché se è già entangled, l'elettrone non mostra pattern di interferenza a prescindere.
Alcune parti dell'articolo quotato sono scritte male, ma mi sembra che il giornalista stia attento a dare l'impressione che ci sia comunicazione istantanea, senza mai dirlo esplicitamente.
Il fatto è che un qubit non è per forza entangled, un qubit è un'unità di informazione quantistica che può essere entangled oppure no. Ma per trasmettere questa informazione serve sempre un canale fisico, per esempio una fibra ottica.
mie risposte.
immagino!, maledizione sembra che il nostro universo fisico sia stato costruito in modo che non sia possibile scoprire mai in nessuna maniera il meccanismo che funziona dietro alla meccanica quantistica.
che stronzi sti elettroni!da quello che mi hai scritto però mi sorge un dubbio, se nel 1 caso mettendo un rilevatore una particella non mostra più patern di interferenza, nelle particelle in entangled che non la mostrerebbero mai a prescindere, nonostante la presenza o non presenza di rilevatori, chi è che le starebbe "osservando" interagendo al posto nostro? sono forse le particelle stesse che essendo correlate tra di loro interagiscono a vicenda impedendo di creare il patern di interferenza?
infatti anche per questo ci sarebbe la fregatura perchè l'informazione viaggerebbe sempre a velocità luce e non istantanea.
L'altra particella. L'entanglement è interazione. Non mandarmi a cagare, non ho deciso io le regole
In un certo senso tutte le interazioni possono essere viste come entanglement se le metti in una black box isolata che non misuri dall'esterno. L'osservazione in realtà è solo ulteriore entanglement con l'ambiente, che è costituito da vari n-avogadro di particelle che vanno in entanglement con le particelle che prima erano solo entangled tra loro. Il tuo apparato di misura, nello specifico (e volendo lo scienziato che legge i risultati).
il fenomeno stesso fisico osservato che è interconnesso con l'osservatore e con tutto, ma ci impedisce di comprenderne il meccanismo nascosto dietro perchèBravo, è giusto, "osservazione" non significa l'occhio umano o un cervello, ma l'interazione dal punto di vista di un apparato di misura.
E' spiegato bene in doi 10.1103/RevModPhys.71.S288 a pag 3 per chi è curioso e sa come prenderselo (non voglio incollarlo).
siamo noi stessi e tutto il resto parte del sistema.
chiunque o qualunque cosa abbia inventato tutto questo è un Genio e un Folle contemporaneamente.