Beh, avevo letto qualche tempo fa che il giornalista medio tende verso sinistra, almeno rispetto alla media italiana. Magari è per quello.
Si, ma, boh, allora perchè non sottolineare gli omicidi di settentrionali da parte di meridionali e chiamarlo "Settentricidio" o, se vogliamo scendere nel trash puro, "Polenticidio". Oppure omicidi compiuti da vittime di mobbing/bullismo sui tormentatori e chiamarlo "Bullicidio". Non so se mi spiego, mi sembra un'attenzione assolutamente arbitraria. Potrei capire se fosse un fenomeno quantitativamente impressionante ma non è neanche quello.
Se ci fossero sistematicamente omicidi di meridionali da parte di settentrionali con un pattern ben definito si, si potrebbe parlare di settentricidio. Quello che voglio dire è che con femminicidio non si intende l'uccisione di una donna qualsiasi, ma di una donna sotto determinate condizioni. Che poi il giornalismo italiano faccia pena e ci marci sono il primo a dirlo.
«Quando un uomo o una donna non controllano la rabbia dobbiamo interrogarci. Stabilire ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social, non in tribunale. E anche in un’aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni. La violenza familiare, il crescendo di aggressività che prende il posto dell’amore, l’incomprensione che acceca e ci pongono di fronte a tanti interrogativi»
Ma perchè mai il pattern dovrebbe giustificare una sproporzionata attenzione mediatica
Cioè, perchè questo pattern si, ma il pattern delle rapine finite male no? Ma di cosa stiamo parlando?
Mi pare evidente che il focus mediatico su questo sotto-gruppo di omicidi è puramente ideologico/retorico
Gli omicidi passionali hanno sempre risvegliato più interesse nel pubblico dell'ennesima rapina andata male, è sempre stato così, ancora prima che si usasse il termine femminicidio.
Nell'era della necessità di avere click e share per tirare avanti, c'è ovviamente più interesse anche da parte della stampa a insistere sui vari casi
beh sì, ma non capisco cosa ti stupisca o ti faccia sogghignare, hai 12 anni? è chiaro che i media e l'opinione pubblica rimanga più impressionato da questo genere di notizie, anche perchè sono persone comuni, gente che potresti avere come vicini di casa.
se poi vuoi portare avanti che questo sia un problema inventato dalle femministe per far apparire l'uomo come un orco cattivo stai sbagliando. E' pura cronaca, è un problema più grande di quanto uno possa rendersi conto. Se lo vuoi sapere la mia famiglia, senza omicidi per fortuna, ma con conseguenze sulla psiche delle persone particolarmente deleterie, è parte di quel gruppo. E parliamo di una storia che va avanti dagli anni 80, quando il problema SJW e femministe non esisteva. Forse oggi, con l'informazione che abbiamo, quelle cose non sarebbero accadute .
E' giusto che se ne parli, è giusto ribadire il concetto che certi uomini, certi atteggiamenti, non vanno bene, non sono salutari, vanno contrastati in ogni modo. Non è una moda, è prendere coscienza di un problema che è difficile da eradicare, ma che non si può nascondere sotto il tappeto tacciandolo come "deliri di 4 femministe nevrasteriche"
Non sono stupito e non sto sogghignando. Il fenomeno del "femminicidio" è un'emergenza puramente mediatica, quantitativamente infima e palesemente parte di un'agenda ideologica. Non so cosa ti sia successo, mi spiace, ma onestamente non vedo come possa cambiare qualcosa, rimane un tuo aneddoto.
Poi boh, mi sembra tu ora stia parlando di cose più ampie, atteggiamenti particolari, mah, ok.