La trappola ha funzionato perfettamente.
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Protegge il pollaio con un antifurto artigianale: una freccia ferisce gravemente il ladro
Un uomo di 54 anni di Vigevano è grave in ospedale: tentava di introdursi nella proprietà di un filippino ora indagato per lesioni gravi
28/04/2016
VIGEVANO (PAVIA)
Ha costruito un rudimentale antifurto con un filo nascosto a pochi centimetri da terra, un arco e una freccia per proteggere le 23 galline del suo pollaio, ripetutamente saccheggiato negli ultimi tempi. E ha rischiato di uccidere un nomade che, nel cuore della notte, si era introdotto nell’area per rubargli le galline.
In pericolo di vita
Il dispositivo meccanico a molla, per quanto artigianale, ha funzionato perfettamente: un dardo, scoccato quando è stato toccato il filo, ha centrato in pieno addome l’intruso, un uomo di 54 anni residente a Vigevano, che ora è ricoverato in Rianimazione, in pericolo di vita, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico urgente. Il proprietario del pollaio e installatore dell’antifurto è un filippino di 67 anni che ora è indagato per lesioni personali aggravate, reato che potrebbe anche trasformarsi in tentato omicidio con eccesso colposo di legittima difesa.
Soccorso da un complice
La vicenda è stata ricostruita solo a distanza di giorni dalla polizia. L’episodio è infatti avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Il ladro, con la freccia conficcata in pancia, è stato soccorso da qualche complice, non è chiaro se già presente sul posto o chiamato al momento. Vista l’abbondante perdita di sangue e le evidenti condizioni critiche, si è limitato a scaricare il ferito di fronte al Pronto soccorso dell’istituto clinico Beato Matteo, andandosene. Lì il 54enne è stato operato d’urgenza e poi, domenica mattina, trasferito all’ospedale civile e ricoverato in Rianimazione. Solo a quel punto i sanitari hanno pensato di avvisare la polizia. Il nomade inizialmente aveva raccontato di essersi ferito con un cacciavite. L’ipotesi non ha convinto e, dopo qualche giorno di indagini, gli agenti del commissariato cittadino hanno scoperto cosa era davvero avvenuto. Hanno anche realizzato e filmato una sorta di esperimento sul posto, dimostrando il perfetto funzionamento dell’arco e la sua idoneità a colpire un intruso.