Il rischio zero non esiste, ma se è zero virgola zero zero zero ecc., beh, i visti i vantaggi sull'altro piatto della bilancia direi che ci può stare. Sennò ci sono da tenere presente pure gli asteroidi. E questa storia di uscire di casa, siamo proprio sicuri, con tutto quello che potrebbe accaderci (vasi da fiori che cascano, ecc.)? Poi si parlerebbe di centrali nuove, quindi Chernobyl e Fukushima (che andrebbe letta nel senso opposto a quello della vulgata "populista": è successa la fine del mondo, 'na specie di cigno nero, con tutte quelle centrali costruite in uno dei posti peggiori al mondo dove farle ed è successo *solo* quello... capace che se le misure di sicurezza le facevano un po' più ridondanti, tipo la barriera quattro cinque metri più alta, non succedeva manco quello che è successo) ci azzeccano poco.
Realisticamente, senza stabilità politica e un forte sostegno dell'opinione pubblica (molto, molto complicato da immaginare dopo vari referendum con esiti bulgari, scanzani jonici e con una popolazione che se vede una puzzetta uscire da una centrale dà di capoccia) il nucleare in Italia sarebbe solo un bagno di sangue. Anche se per miracolo un governo fosse favorevole e avviasse tutto, con tutta probabilità al giro dopo (o a quello dopo ancora) avremmo un'inversione a U, partirebbe tutto il circo, comitati, ricorsi, magistrati attivisti impazziti che su internet hanno letto che il nuculare fa bùm e quindi va fermato, nuovi referendum, ecc. Bisognerebbe smantellare quello che si è fatto buttando al cesso chissà quanti fantatrilioni.
Tanto ormai la battaglia culturale è andata come è evidente. Speriamo che facciano 'sto miracolo con le rinnovabili (e che il prezzo dell'energia non schizzi a livelli stellari, con ciò che ne consegue, tipo fame, miseria, morte e distruzione), sennò saranno cazzi tali da far apparire quelli presi di recente come un boh, non mi viene la similitudine, qualcosa di decisamente meno siffrediano.
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