Non avendolo mai seguito in precedenza, non so dire se Orsini sia sempre stato così o se si stia facendo prendere dal personaggio.
Che poi alcune considerazioni hanno assolutamente senso eh, mica dice solo cazzate.
Ma poi le condisce con altre che ti fanno davvero cadere i coglioni a terra.
Nel suo magnifico mondo della complessità, contrapposto alla semplificazione portata avanti dalle menti inferiori, gli sfugge una variabile che secondo me è grossa come una casa: gli ucraini non hanno nessuna intenzione di mollare, e più va avanti (e più escono prove delle atrocità subite) più vorranno resistere.
Zelensky domani potrebbe pure dire alla russia che ok, accettano tutto a parte che si stoppi il massacro.
Ma gli ucraini gli andrebbero dietro?
Io a questo punto non credo proprio.
Questa gente ha deciso di resistere, ha deciso di lottare, ha deciso di giocarsi tutto per l'indipendenza del proprio Paese.
Meglio un bambino sotto una dittatura che un bambino morto? Probabilmente si.
Ma altrettanto probabilmente c'è gente che preferisce rischiare tutto per dare un futuro di libertà ai propri figli ed evitare che magari tra 10 anni il proprio ragazzino a quel punto appena 18enne venga mandato a morire come carne da cannone sotto la bandiera russa in polonia o chissà dove altro.
Tutta gente che con le opinioni di un professore della luiss ci si pulisce abbondantemente il culo.
Avessero seguito questo ragionamento 80 anni fa, ora parleremmo tutti tedesco.