Tutto il mondo pensava che l'ucraina non avrebbe combattuto.
Guarda i precedenti: la Crimea è caduta in tempo zero.per difendere il donbass gli oligarchi ucraini hanno dovuto assoldare l'equivalente dei tifosi laziali dell'ucraina.
Il nuovo presidente è un comico russofono che ha dovuto imparare a parlare ucraino per farsi eleggere, contrario all'eliminazione della lingua russa (ha cambiato idea solo dopo l'invasione) e che era malvisto dagli ambienti ultra nazionalisti ucraini. È vero che diceva l'ucraina deve guardare a ovest ma erano gli stessi discorsi del suo predecessore che non gli avevano impedito di andare da zio vlady a sottoscrivere un accordo capestro ( da qui la rivolta di piazza maidan)
Chi avrebbe scommesso su una resistenza ucraina?
Io penso che molti dubbi fossero sulla tenuta dell'ucraina non tanto dal punto di vista militare (non solo almeno) ma proprio da un punto di vista di "fedeltà", è appurato che comunque in alti ranghi alcune defezioni ci sono state e qualcuno non ha fatto quello che doveva, ma fortunatamente sono stati pochi e i danni limitati.
Magari ci si è andati cauti anche per questo.
Poi sicuramente sono state sovrastimate anche le capacità russe.
No dai, la magnitudo delle deficienze delle FFAA russe ha sbalordito TUTTI, analisti che fanno quel mestiere da secoli in primis.
Sai che non era neanche vagamente concepibile, purtroppo.Sarebbe bastato mettere qualche centinaia di migliaia di truppe NATO in Ucraina prima dell'invasione.
La faccenda sarebbe gia' bella che finita da mesi.
No no, io parlo relativamente al loro esercito.
Questi son stati costretti a montare le griglie da barbecue sui loro carri armati, carri armati che manco avevano le corazze reattive (si son fregati tutto) e già a giugno erano costretti a dover usare nuovamente i T-62, roba degli anni sessanta... eppure, erano visti come una forza formidabile.
Per fortuna gli ucraini hanno le palle e non si sono arresi subito, altrimenti oggi ci sorbiremmo le apologie sul formidabile esercito di Putin.
Sul mettere truppe NATO in Ucraina, sarebbe stata una mossa dai rischi enormi e dai benefici a dir poco incerti
LEGGETE!!
Ah, io non ho letto
A Kherson. La controffensiva ucraina è un fallimento: è ora che l’Ue lo dica
Di Alessandro Orsini.
La controffensiva ucraina è finalmente partita.
Questo contrattacco ha creato una grande attesa ed è stato accompagnato da aspettative molto alte. Zelensky ha promesso che avrebbe scacciato i russi dal proprio territorio infliggendo loro una grande umiliazione. Lo stesso Biden aveva annunciato che la Russia avrebbe subito una sconfitta sul campo talmente pesante da porre fine al suo status di super-potenza.
Le aspettative sono cresciute anche per le dichiarazioni iper-belliciste di Johnson, che aveva esortato gli ucraini a colpire il territorio russo con i missili occidentali, e da quelle dei principali capi di Stato europei, che, durante l’estate, avevano indicato la liberazione della Crimea come un obiettivo possibile e doveroso.
I fatti dicono che la controffensiva, almeno finora, è stata un fallimento. L’esercito di Kiev non ha la forza di cacciare i soldati russi da Kherson né tantomeno di liberare la Crimea.
A dirlo è la stampa occidentale. Il problema è che bisogna saperla leggere attraverso un filtro sociologico perché quasi nessuna fonte occidentale ha il coraggio di riportare i fatti nella loro brutalità.
In primo luogo, il Guardian e il Wall Street Journal hanno riportato una serie di interviste con soldati ucraini impegnati nella controffensiva, i quali hanno rivelato che non possono strappare intere regioni agli invasori perché il loro esercito è vistosamente inferiore a quello russo.
In secondo luogo, il comandante supremo dell’esercito tedesco, il generale Eberhard Zorn, ha invitato ad abbassare le aspettative perché l’aviazione e la marina russe sono intatte e, quindi, Putin potrebbe aprire un secondo teatro di guerra se si trovasse in difficoltà. Ammesso che Putin arretri a Kherson, avanzerebbe altrove.
Che gli eventi non stiano andando secondo le attese emerge anche dalle parole di Oleksiy Arestovych, consigliere presidenziale di Zelensky, il quale ha dichiarato che la controffensiva ucraina non ha il fine di liberare i territori occupati, bensì di indebolire le postazioni russe. Ma allora è un combattimento e non una controffensiva che, per definizione, implica un ribaltamento nei rapporti di potenza in favore del difensore. Chi scrive è schierato dalla parte dell’Ucraina, ma, come abbiamo detto tante volte, il compito delle Università nelle società libere è di smascherare tutti i tipi di propaganda, quella russa e quella dell’Ue giacché il fine dell’Università è la ricerca della verità.
Soffermiamoci sulla tecnica per manipolare l’opinione pubblica utilizzata dall’Ue e dai media dominanti.
In primo luogo, i governi europei stabiliscono una serie di obiettivi altissimi per la Russia in modo da minimizzare tutti i suoi successi. È elementare: se la propaganda della Nato stabilisce in modo del tutto arbitrario che Putin aveva pianificato di occupare l’Ucraina in tre giorni, la conquista russa del Lugansk o di Mariupol non vale niente.
In secondo luogo, i media dominanti stabiliscono una serie di obiettivi bassissimi per l’Ucraina. In tal modo, la conquista di un villaggio da parte di Zelensky diventa un trionfo militare.
Questa massiccia manipolazione dell’informazione è necessaria all’Unione europea per convincere i cittadini che alimentare la guerra è meglio che cercare un accordo. I cittadini non devono capire che la Russia sta devastando l’Ucraina e non devono nemmeno sapere che la Russia sta combattendo con un braccio dietro la schiena, come lascia intendere il generale Zorn. Devono credere che l’Ucraina trionferà a breve conquistando il Donbass e pure la Crimea. Infine, devono credere che lo Stato russo andrà incontro alla dissoluzione.
Io mi chiedo, in italia quanti sono effettivamente convinti che bisogna smettere di aiutare l'ucraina e togliere le sanzioni?
se si guarda i commenti FB sembrano tanti, una maggioranza, ma quanti sono bot? e comunque anche la contro parte a sostegno si fa sentire.
Se si guardano i sondaggi pare che ci sia effettivamente una certa maggioranza contraria.
Però se si guarda alle intenzioni di voto abbiamo:
25% Alla Meloni che è per sanzioni e aiuti
22% pd che idem
6% calenda e soci
10% FI che nonostante i deliri di Mr B. comunque sono per questa linea.
c'è pure un 12% di MS5 che ufficialmente sono per la linea Nato e di continuare così...
Di apertamente contrari chi abbiamo?
Lega che è in caduta, e partiti inutili tipo italexit e qualche gruppo pacifista di sinistra che prendono i voti che si danno loro.
Ok che c'è poi un astensione al 40% e che forse molti votano senza collegare la bocca al cervello, e da una parte dicono viva Putin e poi votano Meloni.
Toh, fresco, fresco
https://www.nicolaporro.it/sanzioni-...-gli-italiani/
Finalmente un'osservazione lucida.
Comunque, mentre noi discutiamo, la Russia dice che l'Italia sarà ridotta alla fame per compiacere le politiche americane, invece nel versante occidentale dicono che sarà per colpa dei tagli russi (che poi, fai sanzioni, invii armi, anche se poche, cosa ti aspetti?).
Quindi, sul fatto che faremo la fame, siamo almeno tutti d'accordo![]()
Ultima modifica di MaoMao; 06-09-22 alle 11:41
Sti russi che non vogliono usare l'aviazione perchè è ancora nella scatola e poi si rovina e perde valore
Ma infatti non le colpiscono.
Semplicemente non vogliono le sanzioni perché gli stanno facendo male, molto male.
Lo ammettessero si condannerebbero a tenersi le sanzioni, non lo ammettono e vogliono trattare pur continuando a dire che non gli interessano le sanzioni.
Son 5 mesi che minacciano per le sanzioni, ora chiedono di toglierle per il nostro bene (il gas) quando il produttore stesso delle turbine dice che non servono nemmeno i ricambi (che comunque non sono colpiti dalle sanzioni) per il problema lamentato.
Caso strano il guasto è avvenuto subito dopo la discussione del price cap, price cap per il quale ci avevano minacciato di toglierci il gas.
I sondaggi non valgono niente sulla guerra.
Perché guerra brutta brutta.
E i canali principali hanno tutta gente che senza contraddittorio fattuale è lì a dire "le sanzioni colpiscono più noi che loro, bollette alte alte".
La gente che viene interrogata dai sondaggisti non sa nulla di sanzioni, sono in maggior parte pensionati a casa tutto il giorno. Se mi chiama un sondaggista metto giù perché non ho tempo da perdere.
mi limito a commentare questo: il fatto che sia il comandante supremo della corazzata potemkin dovrebbe dargli autorevolezza ma, a me queste sembrano grandi cagate.
La marina Russa è lontano dall'essere intatta, altrimenti non regalavano snake island dopo aver perso il Moskva. In più, anche la marina Russa nel pieno delle sue forze non è motivo per dire "può aprire un altro fronte" : la marina Russa che fa paura sono i sottomarini e non servono per aprire fronti, servono per distruggere le marine altrui o per la guerra nucleare, due cose che non contano molto in questo momento.
Per l'aviazione è semplicemente un commento ridicolo: la Russia non ha munizioni guidate ed è un problema che li affligge da inizio guerra, già in Siria è stato un problema, in più hanno smesso di usare con spavalderia i loro velivoli più moderni perché non possono rimpiazzarli. Le sanzioni gli impediscono di farlo, già prima ne costruivano pochi, ora è impossibile. Ogni Su-34 o Ka-52 perso è un danno per il prossimo decennio.
Poi ci si aggiunge il fatto che stanno avendo difficoltà materiali a sostenere il conflitto perché Putin si rifiuta di far diventare l'economia Russa una completa economia di guerra, al punto che stanno comprando proiettili dalla Nord Corea - LA NORD COREA!!! - perché li stanno finendo.
Quindi non so come si possano dire queste cose, davvero. Io boh. Se Putin si trovasse in difficoltà, aprire un secondo fronte lo metterebbe solo in ulteriore difficoltà: in Ucraina hanno chiuso 2 fronti su 4 ed hanno difficoltà a mantenerli.
...
Ultima modifica di Biocane; 07-09-22 alle 10:55
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