per tutti questi anni quando dicevo che la musica "da radio" era banale e non la trovavo interessante venivo etichettato come uno snob del cazzo che voleva fare l'elitario artistico
questa musica generata dimostra che un certo tipo di sound ha veramente poco di creativo dietro, è pura imitazione e reiterazione di stereotipi di genere (in questi casi gli algoritmi immagazzinano dati che abbinano ad etichette e li ripropongono in forma alterata imitandoli)
si cambia la progressione armonica e le linee melodiche e si ottiene un nuovo pezzo, c'è veramente poco da ascoltare dal punto di vista compositivo
logico che poi gli interpreti della cosa possono essere dei cani come dei geni dello strumento e questo cambia tutto se si è interessati ai tecnicismi specifici, ma è chiaro che dal punto di vista, ripeto, COMPOSITIVO una certa musica è assolutamente banale, trita e ritrita
piace proprio perchè è uguale a cosa già si conosce, ci mette in una confort zone di cose già sentite e questo può essere piacevole per chi cerca di stare a suo agio
questi algoritmi ci porranno presto in una condizione in cui l'ennesima canzoncina etichettabile sarà generabile da chiunque tramite una semplice stringa di testo, va da sè che l'essere umano per forgiarsi del temine "musicista" dovrà offrire qualcosa che le macchine da sole non possono offrire
e allora via di avanguardia, studio di nuove soluzioni, sonorità inedite
in sintesi: le ia saranno perfette per rientrare in mood emotivi già conosciuti e che sono già stati esplorati precedentemente dagli umani, l' "arte" umana tornerà a sondare gli angoli più sconosciuti e inconsci dell'animo umano. tutti contenti!
naturalmente questa è solo una mia speculazione, ma sarebbe bello si andasse verso questa direzione dal mio punto di vista