Allora pensavo di fare qualcosa alla tik tok...Non è più il tempo dei pipponi...
1) Il TOR "vero" l'ho perso il primo giorno...per errore di gestione...
Sono partito con 4 gel energetici (ce ne volevano 6 per tappa, dal giorno successivo ho corretto il "carico") e mi sono ritrovato alla prima notte in crisi energetica con l'ultimo picco e corsa finale in base vita....Ho perso circa 3 ore sul mio tempo che avrei potuto utilizzare per riposarmi spalmandole nei giorni successivi o magari per arrivare su quella maledetta montagna finale prima dell'inizio della tormenta e giungere all'arrivo prima del blocco della gara. O più semplicemente, maggiore sonno, maggiore performance...ci siamo capiti...).
2) Il TOR "finto" l'ho vinto perché mi era partito il cervello...e perché ho rischiato la vita...
Pensavo di dovere consegnare un messaggio o comunicare qualcosa a qualcuno, che non ricordavo più. Ma gli altri due tizi spagnoli che erano con me sapevano cosa fare e quindi li seguivo nella tormenta piovosa, di notte, correndo come un matto, con le secchiate d'acqua mi arrivavano in faccia e vedevo all'orizzonte una sorta di paddock...poi tutto era sempre più scuro e buoio. Giunti all'ultima base vita, prima della chiusura della gara, non ho visto più i due tizi spagnoli, mi è salito il panico, perché dovevo fare qualcosa che non ricordavo più...e quindi senza riposarmi....senza mangiare...senza fare nulla....e senza che nessuno si accorgesse del mio stato....sono subito uscito dalla base vita alla ricerca di queste due persone...per inerpicarmi sulla montagna in cui stava per iniziare la tormenta di neve....
Se fossi rimasto nella base vita con la chiusura della gara sarei rimasto escluso dai vittoriosi...
In compenso Orologio si stava apprestando a salire su una montagna con una tormenta di neve a 2800 metri in stato confusionale...senza avere mangiato alcunché...
orolò, per poco non hai dovuto passare per moria invece di passo caradhras
c'è un'empia voce nell'aria...
Minchia tu sei scemo, il chi te l'ha fatto fare è d'obbligo? E poi la seconda domanda è l'ultimo o hai intenzione di riprovare?
Restarting
ma che vuol dire "chi te l'ha fatto fare"sono gare, ti ci iscrivi per volontà
mica viene iscritto a sua insaputa![]()
voglia di competizione con gli altri e soprattutto con sè stesso, spingersi ai limiti, etc etc
Ma è ovvio che avere preso la medaglia del TOR, dopo circa 300km e 6 giorni, ma senza passare sotto al traguardo, è stato come avere scopato con la figa di instagram ma senza poi sborrare....è ovvio che l'anno prossimo ci riproverò, col vantaggio tattico di conoscere il percorso.
Spostano le montagne![]()
. . .
pirlez, fai valli diverse e/o passi diversi
se orologio non va alla montagna la montagna rimane là
![]()
3) La strategia di gara.
Il primo giorno ho ascoltato un tizio che descriveva come il suo amico, che aveva completato più di un TOR, aveva sempre gestito questa gara. Questo trucchetto psicologico, seppure banale e scontato mi ha fatto svoltare.
Premessa, dopo 12 ore di gara, se la tappa è particolarmente dura (e le prime due tappe sono le peggiori) è già tanto se una giornata si fanno 30km. Questo vuol dire che ci si sente stravolti e si pensa...ho fatto 30km, ne mancano ancora 300 e ora inizia la notte e la base vita è ancora lontana.
Non è che se uno è preparato la stanchezza arriva graduale giorno dopo giorno...già al primo giorno si è stavolti.
Bisogna quindi ragionare a base vita. Bisogna pensare a quando ci si riposerà alla successiva base vita e basta. Al piacere di potersi fermare e trovare il campo base. Senza pensare ai km totali mancanti e alle tappe successive.
Le tappe che vengono dopo, sono altra roba che al momento non interessa. Dopotutto 30 minuti di sonno in una base vita sono sufficienti per riprendersi un po'.
Banale come cosa?
Forse....eppure ragionare solo sulla singola tappa, facendo partire il cronometro dell'orologio solo per quella tappa e resettarlo per ricominciare con quella successiva, cone se fossero gare totalmente separate, rende il tutto meno faticoso.
4) Il quarto giorno e l'inizio della dissgregazione tra il reale e il non reale.
Durante la giornata del quarto giorno un po' mi stavo scocciando.
Ogni volta che fissavo qualcosa si formava una figura contorta, ho pensato che se avessi potuto trascriverle sarei diventato milionario, ma alla fine stava diventando una scocciatura. Una sorta di deep dream di google ma molto meglio.
Tra l'altro trovavo tutto molto originale e non mutuato da rappresentazioni "moderne".
Ogni volta che focalizzavo lo sguardo su qualcosa ecco comparire un animale diabolico, una forma di viso alterata...il tutto molto cupo e....fatemi passare il termine....medievale...
Ho pensato che nell'epoca antica tutti avevano almeno una volta sperimentato stati di privazioni tali da portarli alle allucinazioni lucide e da qui le storie sulle foresete infestate...
Magari quelle foresta, particolamente profonde, con salite impervie, che per essere attraversate, da un gurppo di persone o da un esercito, a causa del lungo viaggio e delle privazioni, portava le persone ad avere alluccinazioni collettive.... e da qui i racconti...
Quella foresta era infestata per il semplice fatto che era molto faticosa attraversarla...e portava ad allucinazioni lucide. Poi ci aggiungi qualche morto per incidente ed eccoti la leggenda...
le allucinazioni tipo homer e il peperoncino![]()