Il complotto interno poteva servire alla Turchia qualche anno fa, subito dopo il post fallito golpe, per rafforzare la politica di autoritarismo di Erdogan. Ma non gli serve di certo ora che ha il completo controllo del paese e gli giova stabilità interna anche per porsi con affidabilità nei numerosi tavoli da gioco della politica estera a cui la Turchia sta provando a giocare anche con discreto successo.
Addossare la colpa al PKK è la soluzione di tampone da dare in pasto alla stampa nell'immediato.
Il terrorismo è talvolta un efficace strumento di dialogo tra nazioni, anche quelle cosiddette "civili"






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