La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

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Discussione: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

  1. #1
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    La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Eccomi a voi, razza di delinquenti perdigiorno scansafatiche e mangia pane a tradimento, Dio vi accolga in gloria in Paradiso a calci nel culo, viziosi fornicatori che non siete altro. Già lo disse la Lucarelli che siete degli sfigati che invece di farvi una bella melanzana bollita andate per km e km oltre i 7 mari a grigliare direttamente sul posto il meglio dei prodotti locali, ovviamente crudi. Ed io come voi che nacqui puttaniere, perché lo nacqui, eccomi a rendere omaggio alla papera cioccolato di quel di Kenya dove ahimè, avrei dovuto arrivarci almeno 84 anni prima, a stare stretti.

    Innanzitutto un saluto caro ai gnoccatravellers che ho incontrato in terra africana, e menziono solo quelli di cui ricordo il nick volendo omettere i loro nomi reali: Pingalunga e Giovannone, veri uomini di Chiesa che hanno saputo sacrificare il loro Cero con grande rassegnazione sull’altare del peccato. Ma non posso dimenticare il torinese, l’abruzzese, il milanese. La loro compagnia è stata la ciliegina sulla torta, torta ovviamente al cioccolato.

    Arrivo a Nairobi il 5 novembre e tranquillo tranquillo vado a cercare il gate per la connessione con Mombasa, ho una ora di tempo ma chiedo a 2 policemen l’indicazione. Questi non rispondono nemmeno ma mi domandano dov’è il mio equipaggio. Va dritto a Mombasa dico io, no dicono loro. E infatti mi accompagnano al ritiro bagagli dove lo vedo, abbandonato in terra. Mi avevano infatti falsamente assicurato a Malpensa che sarebbe arrivato a Mombasa ma non è così, e questo vale anche per il ritorno, attenzione! Così, impietositi dalla mia faccia da muzungu mi fanno saltare l’immigrazione, il check in del volo domestico, e mi accompagnano al pelo pelo al mio volo. Ovviamente hanno bisogno di un caffè, e se lo meritano anche, e per fortuna ho 10 euro in tasca che lascio loro molto volentieri.

    Arrivo in aereoporto e lì mi aspetta il driver del Big Tree, con 20 euro (al ritorno saranno 2000kes) mi accompagna alla mia camera. Avrei preferito noleggiare un SUV ma erano di livello troppo inferiore alla mia importanza così mi sono abbassato ad accettare un volgare trasporto di gente locale... L’impatto iniziale col Big Tree non è dei migliori (ma cambierò idea), la camera è un tugurio, la cucina inesistente e manca addirittura un tavolino, un armadio. Mi dico che è meglio dormire e che la questione la risolverò il giorno dopo.

    La mattina successiva faccio colazione, aspetto di parlare con la reception e lì risolvo il problema. Ottengo il cambio di stanza e ne ottengo una, allo stesso prezzo per classe, davvero notevole. Defilata, cucina grande e grande camera, gli altri gnoccatravellers accuseranno una certa invidia bonaria perché la sistemazione è davvero ottima. Questo lo dico perché in genere il Big Tree è davvero decadente e bisogna essere molto fortunati ad avere la camera giusta. Tuttavia è innegabile che è il centro di tutto, tutto il cacao passa da lì. Non si mangia un granchè ma la pizza non era male, cameriere simpatiche, staff disponibile, Walter sempre attento. Ottima cucina invece al Char-Choma e al Safari Inn, davvero interessanti entrambi.

    I primi 4 giorni passano un po’ così, vado a Nyali a fare spesa al Carrefour e Nejvas per comprare il necessario per la colazione ma poi trovo praticamente di tutto e compro pesce, carne, vino, di tutto e di più, certo a prezzi europei, ma abituato a Cuba e alla sua patetica mancanza di qualsiasi-cosa, è un paradiso. Avevo contattato un paio di figliole con Tagged prima di partire, giusto per ingannare l’attesa, tra cui la Figlia Del Presidente Della Repubblica, da ora in poi FPR, e passo dunque in relax trombereccio i miei primi giorni. Ma giusto il tempo per comprendere che lì, ovunque butti l’esca, si attacca una trota. Per non parlare della app Tinder e Badoo che mi fanno letteralmente esplodere il telefono di messaggi. Con queste 2 app il risultato è strabiliante, accumulo appuntamenti a catena. Invito sempre le ragazze al Big Tree, dove beviamo qualcosa insieme e conversiamo, e poi se sento feeling le invito in camera dove accedo senza limitazione alcuna. Tutte corrispondono alle foto pubblicate, certo non puoi sapere come sono una volta nude ma questo accade anche se le conosci in un club, ma il giudizio finale è ottimo. Quasi tutte sono state ottime compagne, alcune si sono fermate a dormire, nessuna ha avuto da discutere. Prezzo sempre intorno ai 2000kes, bere a parte. Quindi il consiglio è: Tinder e Badoo, pesca a strascico in spiaggia o al Big Tree il pomeriggio tra le 16 e le 19 e se proprio non avete trovato nulla di buono resta il Casaurina a Mtwapa.

    La mattina l’ho sempre trascorsa in spiaggia, abbronzandomi come un somalo e attento all’app Tides che avverte dell’orario delle maree. Sì perché altrimenti per fare il bagno bisogna camminare e non poco, ma avendo la camera proprio a ridosso della spiaggia e due docce a disposizione la calura l’ho affrontata bene.
    il 9/11 conosco con Badoo Irene di Mtwapa, simpatica ragazzetta multi orgasmica con fidanzata al seguito che però non avrò modo di coinvolgere. E’ lei la monella (brat) della vacanza che vedrò più volte insieme ad altre che hanno lasciato il segno per la loro passionalità e simpatia. Passiamo la notte insieme, una bestia, sostanzialmente una orgasmica clitoridea che inizia a tirare calci e urlare quando viene. E mica si ferma, riprende a sgrillettarsi agitando il cranio e certi colpi sulla testata del letto che a me sembra l’esorcista. Cioè, in un primo memento mi stavo pure preoccupando ma poi ho capito. Disponibile a concedere il culetto (e perdonate se mi concedo il vezzo di dire con coraggio, visto che la Natura mi ha premiato), cerca ripetutamente di avere il mio ma qui non siamo mica a Caporetto Signori miei! Il mattino dopo colazione insieme, bacetti e saluti e me ne vado in spiaggia. A lei come a tutte le altre, 2000kes accettati volentieri.

    Il giorno dopo ho appuntamento con Verol, la FPR, altezza 150 per 50kg circa, ok con me non ci azzecca niente ma…se nella botte piccola sta il vino buono…vuoi per il fatto che ha questo musino così dolce, vuoi che averla contattata in precedenza con Tagged mi ha fatto incuriosire, non so come ma mi prende questo trip che devo trombarmi la nana del circo e quindi me la porto a casa. Cuciniamo qualcosa insieme, trombiamo, beviamo una cosa, trombiamo, e mi racconta che è proprietaria di una farm con 15.000 polli (che moriranno misteriosamente alla fine della mia vacanza, tu guarda un po’…) ma la sua passione sono le pecore e infatti è a pecora che la prendo ogni volta con sonori ceffoni sulle chiappe tonde, e visto che è piccola la tengo in equilibrio una mano sul clito e l’altra incollata alle tette, gran tette devo dire. Mi dico che se fosse stata alta almeno 1 metro di più…no dai, facciamo anche solo 20cm, sarebbe stata una cosa buona e giusta, perché è soda soda e ben proporzionata, ripeto due tettine che uhmmmmm e fin da subito vuole che le lecchi la serratura fino a farla venire. È un piacere farlo, figuriamoci, e lei si perde aggrappata al cuscino nemmeno fosse l’ultima scialuppa del Titanic, per affogare poi nell’oceano orgasmico. E dopo altra chiavata fino a che le forze reggono.

    Il mattino dopo, colazione e ciao ciao, certo ci sentiremo dopo ti chiamo io come no. Vado in spiaggia e vedo che la marea è buona e quindi mi lancio nel cammino sotto un sole impietoso. Saranno le 10 del mattino e sto bene. Ma sta molto meglio quella culona negra che mi passa accanto e dice “hi” e io che faccio “ahi ahi ahi”. Due parole, due cose, un bagno e i nostri piedi si sfiorano in acqua il giusto perché accada l’irreparabile. Praticamente non posso uscire dall’acqua per via della bestia che si agita nel mio costume, ma lei è una ragazza ragionevole e la prende con le sue manine abbronzate e gli dice che è tutto ok, nessuno si farà del male, bastano solo 1500 kes. Così, rassicurato, ci dirigiamo verso il Pronto Soccorso Uccelli In Volo e dopo una doccia salata (eh sì, l’acqua del Big Tree è salata!) ci diamo dentro con un trombatone mattiniero liberatorio. Sharon è una gran culona, davvero ma mi piacciono così, un viso splendido con 2 tettine che quasi si perdono in quel corpo giunonico ma sodo e questi fianchi che a me fanno impazzire, la vera autentica bellezza afro. Ritornato in spiaggia mangio qualcosa e tra una birra e l’altra in compagnia degli altri Gnoccatravellers arrivo a sera, ho appuntamento con Irene e passerò con lei un’altra bella nottata fatta di giochini strani, bevute, mangiate e risate. Nudi nel letto dopo aver consumato il nostro pasto crudo le chiedo di coinvolgere la sua fidanzata ma lei rilancia che vorrebbe invece coinvolgere un suo amico in quanto da un po le manca la doppia penetrazione. Rifiuto cortesemente, magari un’altra volta grazie.

    Il 12/11 giro di chiamate, vedo Fiona grandissima fica con un viso strabiliante e un corpo (da vestita) assai goloso ma che purtroppo non sarà poi quel granchè una volta tolto il reggiseno. Ma mi dico che è l’insieme che deve farti stare bene e in effetti lei è molto carina nei modi, un bel tipo insomma, ma non la rivedrò più.
    Il giorno dopo invece incontrerò una delle ragazze più belle di sempre, Mercy, con la quale però non mi ci trovo da subito. Qualcosa non funziona, si da arie e non sento feeling e capisco che se anche lei lo vorrebbe io non mi divertirei. Le chiedo scusa e le pago il taxi per il ritorno, lei ci rimane male perché le piaccio ma io le dico che così va il mondo, un peccato e basta. In cuor mio so soltanto che è dispiaciuta di non aver guadagnato qualcosa, so benissimo di farle schifo e che lei avrebbe aperto le gambe solo per i 2000 kes. Cioè insomma, perché io dovrei trombarmi una di 70 anni? E allora perché loro dovrebbero trombare me che ne ho 59 se non per il soldino? E allora se permettete chiavo chi mi piace che tanto sono tutte uguali alla fine, figa più figa meno. Anzi, a fine vacanza avrò l’ennesima conferma con Clara che quelle davvero molto fighe sono quelle che ti regalano le trombate peggiori. Ma non dovendo nulla dimostrare a me stesso mi prendo le cioccolattine normali, fighe sì ma rilassate.

    Il giorno dopo è tempo di Karl, altra bella ragazza con tettine così così, ma è simpatica e attiva e passiamo bene il primo pomeriggio insieme. Pomeriggio tutto mare, relax, chiacchiere con i compatrioti e la sera è la volta di Kiri che in realtà si chiama Agnes, uno spettacolo della Natura. Esile ma con 2 tette!! Una vitalità e un sorriso contagioso, allegra carina aperta, passiamo una bella serata e a letto divento matto a prenderla per i suoi capelli afro, la saluterò col sorriso sulle labbra e so che la vedrò ancora. Praticamente per i tre giorni a venire.

    Nel frattempo i messaggi con la FPR di intensificano, lei è offesa perché giustamente io la tratto come una troietta (ma con signorilità) perché voglio dire, lei è una diversa! Mica siamo tutti poveri qui, io vengo da una famiglia ricca (sicuro è amica di Vecion) perché mio padre è un importante Executive del Governo. Sti cazzi dico io, ma tu mi piaci per quello che hai dentro (le mutande) e comunque no problem, avrà anche i soldi ma intanto si prende i 1400kes per l’uber. Così, dopo aver discusso sulle differenze sociali restiamo d’accordo che ci vedremo mercoledì 17 per cucinare insieme. Dice che lei non può cucinare a casa sua, le è vietato perché questa incombenza spetta alla servitù, quindi è felice di poter vivere finalmente questa esperienza con me. Io che ho 40 anni più di lei, avete capito? Va beh. Ma la mia condizione è che mi preparerà una tipica cucina swahili in versione cena nuda. Voglio vederla ai fornelli col culo per aria e lei accetta. Ovviamente, visto che è FPR, very important hooker, faremo la spesa insieme alla modica cifra di 3000kes per comprare 4 cazzate, 2 stronzate e mezza minchiata. Ma vuoi mettere la FPR che cucina per te col culo per aria?

    Intanto la sera passa a trovarmi ancora Kiri, più bella che mai, adesso si è fatta le treccine con le palline colorate con i 2000kes del giorno prima ed è uno spettacolo, passiamo la sera insieme e questa volta si ferma a dormire. La mattina dopo si alza presto, lavora come editor in una agenzia pubblicitaria e mi saluta dopo un caffè veloce. E’ molto dolce, sorride sempre, avessi 25 anni potrei pensare che sorride veramente per me.

    Ma eccoci al 16/11, si va a Watamu. Con me viaggia Pingalunga, il torinese e l’abruzzese. Prendiamo un taxi a Mtwapa per 4000kes a/r e in una ora e mezza arriviamo in questo posto assolutamente deserto. Lo avevo visto 20 anni fa, sempre bello, ma oggi ha un’aria strana. La ragione è che tutti i fighettini lumbard sono stati fermati dai DPMCminkia e quindi non possono più trascorrere le loro vacanze in quel di Kenya, e farsi il loro patetico Spritz nemmeno fossero al Just Cavalli Cafè a Milano. Quel che resta è un’orda di patetici rompicoglioni kenioti che spaccano il cazzo tutto il giorno ripetendo le solite frasette in italiano imparate a memoria. Dopo insistenti richieste sono chiaro, ehi tipo ascolta: non ti darò nemmeno uno scellino quindi vai a rompere il cazzo da un’altra parte. Niente, non mollano. Resteranno a cuocere al sole accanto a noi finchè, finalmente, si arrenderanno non dopo aver lanciato oscure minacce a Pingalunga e all’indirizzo di questa beata minkia.

    La sera sono solo, i compari vanno al Casaurina ma non ho voglia e resto al Big Tree a farmi una birra. Nell’oscurità della notte si avvicina al mio tavolino una cosa alta 2 metri, io la guardo e dico ma dai? Bel viso, bellissima bocca, poche tette ma culo da menzione. Parliamo un poco e più parliamo a più mi intriga la tipa, così le dico che forse è il caso di bere qualcosa da me perché tira vento là fuori, e tira anche qualcos’altro nelle mie mutande. Arrivati in appartamento la posso osservare meglio e beh, davvero un bel tipo. Facciamo in tempo a bere mezzo bicchiere di gin tonic che già stiamo a limonare e me la porto in camera. Ecco a voi Signori la storia della Figa Impossibile. La spoglio e vedo che non è che ha poche tette, cioè non le ha proprio! Porca vacca dico io, non ha due badili al posto delle mani, manca il pomo d’adamo, anche la caviglie sono strette, perché mi faccio queste paranoie? Intanto la mano scorre verso il suo inguine e con sollievo scopro che non c’è una minkia di mezzo metro ahhhhhhhh! Sollievo. Ci ritroviamo a letto, slinguamenti vari e gran pompino, c’è qualcosa di strano che mi incuriosisce in tutta questa storia così prendo il mio condom e lei si mette a pecora e mi dice che devo subito trombarle il culo. Io vorrei iniziare con una accurata leccatina alla paperella ma lei, quasi timida, mi dice che è vergine e non lo ha mai fatto nella paperella. Assumo l’aria di Verdone con gli occhi all’insù e dico, cioè? Solo allora vado a leccarle la papera e rimango sorpreso, è talmente piccola che non riesco nemmeno a infilarci dentro un dito, strettissima, piccolissima anche se una papera tale e quale. Questa figa è impossibile, cosa faccio? E bussano alla porta. Chi cazzo è, dico io? Vado a vedere e mi appare Kiri, oh cazzo! Che fai qui? Ti avevo detto di venire, io???? Kiri si accorge che c’è qualcuno in casa, la Figa Impossibile si accorge che c’è qualcuno fuori, io mi accorgo che non so cosa fare quindi do una birra a Kiri e le dico di farsi un giro fuori. Lei ride e mi dice ok, torno tra poco, e io vado dalla Figa Impossibile che è già terrorizzata perché pensa che Kiri sia la mia fidanzata arrivata lì con un machete per lavare col sangue il suo onore. Io le dico che no, tutto a posto, però perdonami ma qualcosa non sta funzionando, perdonami davvero ma non ce la faccio. Lei capisce, è un poco triste ma non fa storie, le do 1500kes per il disturbo e lei se ne va. Minkia che storia penso tra me, ok elaborerò domani questa situazione, intanto andiamo a recuperare Kiri. Kiri è lì fuori che ride, la faccio entrare e lei mi dice: ehi, è tutto ok, tu sei qui per divertirti, non sentirti in imbarazzo. Beviamo un gin tonic e poi cado vittima del suo sorriso ammaliante e del suo corpo perfetto. Magra, alta 170 circa, due seni meravigliosi e un sapore freschissimo. Si lascia coinvolgere in ogni gioco e succhia come non avesse fatto ami altro nella vita, sempre col sorriso. Si fermerà un’altra notte e beh, sì, mi fa piacere averla accanto anche se con una donna nel letto dormo sempre a fatica.

    E’ mercoledì, dopo che Kiri se n’è andata rimango un poco nel letto perché devo darmi ancora una spiegazione a quanto è successo la sera prima. Ok, la Figa Impossibile non era un uomo, questo è sicuro. Almeno voglio credere che in Kenya non si facciano questo genere di operazioni, e poi se anche le facessero una fica la rifanno bene, mica in versione mignon. Al limite mignott! Devo quindi ammettere che la ragazza è stata assai sfortunata, la natura non è stata benevola con lei, pazienza. Passo il giorno intero al mare in compagnia degli amici Gnoccatravellers, sole bagni e risate. Ne parliamo e mi dicono che sto diventando frocio, va beh ci sta la presa per il culo. Alle 4 poi arriva quindi la FPR e inizia la festa. Dopo una giusta trombata liberatoria, tra slinguamenti succhiamenti e sbattimenti, ci mettiamo a cucinare. Lei Swahili e io un bel ragù alla bolognese. Tra uno Smirnoff e l’altro, nudi, spadelliamo, e io mi diverto ogni tanto a darle una leccata di chiappe, un succhiamento di tette, una sdruciata di minkia, così da renderle difficile il lavoro. Oltretutto è piccoletta davvero e devo mettermi in ginocchio ma mi diverto troppo. Mentre prepara quello che risulterà essere un buonissimo Buryani mi inginocchio dietro di lei e inizio a leccarle la patata da dietro, passando quindi anche per il culetto giusto per non farmi mancare niente, lei ride ma le piace, mi dice di fermarmi ma io sono ingrifato e le spengo il fornello e la trascino a forza in camera. Hai ancora voglia dice lei? Chi, io???? E la prendo alla missionaria fino a un orgasmo bestiale. Quindi si ricomincia. Riaccendiamo il fuoco, cuciniamo la carne con una infinità di spezie, io sempre a darle fastidio toccandole le tette, prepariamo il riso e poi finalmente, dopo altri svariati Smirnoff che siamo già mbriachi, mangiamo. Sempre nudi, io che le tocco le tette di continuo, vorrei metterle tutto il buryani addosso e mangiarlo così come viene ma lei rifiuta. Dopo cena, ormai sera inoltrata, le dico di andare fuori a bere qualcosa ma lei preferisce stare in casa, d’altra parte lei è FPR, metti che la vedano in giro con me?!?!?! Quindi a nanna, palpeggiamenti e solito copione. Il mattino dopo prende il suo Uber e ci salutiamo senza la banda nazionale in parata governativa. Pensavo prendesse la sua auto (dice di averla) invece prende un Uber. E va beh. Ma deve andare a vedere cosa succede ai suoi polli, quelli che vende ai ristoranti, ai supermercati, e ovviamente al Palazzo del Governo.

    Così il giorno dopo mi ritrovo la casa piena di cose da mangiare e invito i compagni di merenda per pranzo. I giorni successivi trascorrono beatamente tra mare, birre, giri a Nyali e Mtwapa, conoscenze in spiaggia tra cui Valentine, tanto cara al torinese, che verrà a trovarmi nei giorni successivi sempre in orario colazione. Piccola di statura, bellissimo viso, ben proporzionata e apertissima a tutto e un culetto stretto che ho quasi pena a violare. E’ di Nairobi, praticamente un’altra già innamorata di me ancora prima di conoscerci ma ha però un viso dolce, buone maniere, un bel tipo insomma. Non ha un telefono e quindi sarò costretto un giorno a dirle di no quando la vedo arrivare dalla spiaggia improvvisamente mentre aspetto un’altra barretta di cioccolato.

    Ok, sono qui da un po’ e ancora non sono andato al Casaurina. Il fatto è che passo tutto il giorno al mare, trombo, e la sera non tiro a mezzanotte ma questa domenica mi darò una scossa. Mentre sono a letto e ascolto musica dopo una giornata di festeggiamenti mi dico ma chi se ne frega. Mi alzo mi vesto e prendo una moto al volo. Arrivo al Casaurina che saranno le 00.30 ed è pienissimo, trovo i miei compari e tanta ma tanta figa. Resisto appena una mezzoretta ed Ashley, una cosa nera di 175 almeno, capello cortissimo platino, mi prende per un braccio e io non faccio resistenza. Beviamo, balliamo, facciamo confusione, e poi dopo un paio d’ore con un tuc tuc dritti a casa. E’ figa forte questa, e non le faccio fare nemmeno la doccia ma la sbatto sul letto e inizio a leccarla ovunque. Il suo odore è così intenso, così animale, così afro. Lei è mezza brilla e si lascia andare sempre di più, si dimena frenetica e mi tromba come se avesse il diavolo dentro. Ne facciamo di ogni, culo compreso, finchè restiamo esausti in questa camera avvolta in una nuvola di spezie. La mattina dopo si sveglia e subito mi chiede se può farmi un pompino. Ma sono domande da fare? Un pompino certificato Oxford Signori miei. Doccia, colazione e ci rivediamo presto con 3000kes. Purtroppo non ci sarà più occasione ma sarà il buon Giovannone a godere delle sue grazie qualche giorno dopo.

    Il 22/11 torna Valentine per pranzo, la portata principale è lei ovviamente, e poi mare e così sarà per i giorni successivi dividendomi tra la pluriorgasmica Irene, la dolcissima Kiri e qualcun altro che non ricordo.

    Il 25/11 sarebbe un placido giorno come altri se non fosse che ho incontrato Daisy, ohhhhh Daisy! Una esplosione di cosce tette culo labbra che mi lascia basito. Bella, simpatica, disponibile, tranquilla. Lavora in un aquario a Kilifi ma l’acquario vero ce l’ha tra le cosce questa sex bomb! Beviamo qualcosa al Big Tree per rompere il ghiaccio, per modo di dire, ma ho già capito che la tipa mi arrapa e molto! Dopo esserci raccontate le solite cazzate da copione arriviamo in casa, doccia insieme che già mi perdo in mondi sconosciuti, lavaggi reciproci sbaciucchiamenti e ispezioni approfondite e via subito a letto avvolti negli asciugamani. Ci ritroviamo intrecciati ma entrambi frenetici nella ricerca dei nostri punti di piacere. Tra le cose che ricorderò di questa vacanza c’è sicuramente un fenomenale 69 con Daisy, le sue chiappe su di me a togliermi il respiro, bagnata in modo irreparabile a succhiarmi avida con una tecnica certificata. Mentre infatti con la lingua vado a random tra i suoi buchi lei prende a succhiarmelo con movimento rotatorio della mano e centrifugo della lingua, cazzo questa ha studiato dico io. E secondo me le hanno dato pure il master perché le mie pupille fanno il giro a 360° e devo fermarla per non rovinare tutto. Così la giro bestialmente sul suo dorso e inizio a leccarla nuovamente, stringendole quelle sue impossibili meravigliose tette tra le mani, giocando con i capezzoli, mentre lei si lascia andare mentre le succhio il clitoride fino a farla venire. Inizia ad allontanarmi la faccia con le mani e si agita e io capisco che devo continuare, perché devo lasciarla esausta devo. Alla fine cedo alle sue suppliche, anche con qualche calcio ricevuto, e infilo rapido il cappuccetto e la prendo affondandole la lingua in bocca come una bestia. E’ una delle migliori trombate non dico keniote ma degli ultimi anni, sul serio, ci divertiamo tanto insieme e alla fine vengo restando esausto ed abbracciato alle sue tette come una cozza a uno scoglio immerso nel mare della libidine.

    Nei giorni successivi avrò diverse esperienze ugandesi con Dorah, burundesi con Princess (ma vengono tutte qui?) fino a che non conoscerò Akinji, splendidissima Lujo del Lago Victoria, capace di farmi quasi battere il cuore col suo viso meraviglioso, i suoi occhi abbaglianti e un corpo che sembra essere stato disegnato col goniometro. Dico sembra perché non accadrà nulla con lei a parte due bacetti innocenti al bar del Big Tree. La sua bellezza è devastante ma non vuole una one night stand, dice di poterne avere quante ne vuole (garantito!) ed è un peccato perché si crea da subito un feeling che sarà triste vedere svanire. Eh sì perché di quale long term relationship andiamo parlando? Io voglio divertirmi e basta, ammetto che arrivo al punto di dire che cazzo ne varrebbe la pena con un simile splendore ma…grazie per avere un cervello, e respingo al mittente. Cioè, ti sei trombata mezzo mondo e proprio a me vieni a dire che vuoi una relazione seria, dopo 1 ora che ci conosciamo? Ahahaha no grazie, ci sono tanti ingenui al mondo e lascio loro la precedenza prego. Mi scriverà alcuni giorni dopo, lamentandosi del fatto che forse entrambi abbiamo perso una grande occasione perché era palpabile la chimica tra noi, io però sono già distratto dalla savana e i suoi profumi selvatici, nella persona di Lemayani. Ah Lemayani!

    Lemayani la conosco in spiaggia un pomeriggio che ho deciso di andare a rompere un po’ le balle al prossimo, e quando vedo questa testolina nera dentro a una camera d’aria la prendo un poco in giro e iniziamo a parlare. Una parola tira l’altra, lei è del Masai Mara in visita a parenti a Mombasa e insomma, cose così. Complice il fatto che io sia alto, bello, biondo con gli occhi azzurri, giovane e appena sceso dal motoscafo privato di Vecion, lei chissà perché cade vittima del mio fascino e iniziamo a strusciarci in acqua. Poi si alza in piedi e devo prendere un cannocchiale per guardarla in viso. E quanto sta alta questa? Devo riconoscere che è un poco filiforme ma bellina nel complesso, e poi la bestia nelle mie mutande si è già scatenata e faccio fatica per arrivare a riva nascondendo alla meglio il serpente fetente, ma poi una volta in casa posso prenderla e portarla sotto la doccia a toglierle il sale di dosso (parole grosse perché l’acqua del Big Tree è salata ahahaha). Me la godo in tutte le salse, culetto compreso dopo un po’ di resistenza, e grandissima venuta direttamente nella sua bocca sottile. Mi è piaciuta e decido che la rivedrò ancora, magari senza scudo e lancia.

    Il 30/11 rivedo la FPR ma che palle! Viene praticamente per pranzo e mi ritira fuori tutta la storiella della sua famiglia, poi mi racconta che uno strano virus ha accidentalmente ucciso tutti i suoi polli e quindi non sa come fare a chiedere alla sua Banca 1milione e mezzo di kes per ripartire (poverina, non vuole pesare sulla sua famiglia perché lei ama la sua indipendenza). Io vorrei prenderla un poco per il culo e infatti le racconto che dovrò andare a Malindi per acquistare una proprietà di 250.000 dollari (e guarda caso, lei mi consiglia il suo agente immobiliare come tramite) ma mi scazzo in fretta e le dico di lasciare stare, non mi diverto più con le sue minchiate e che se vuole trombare bene, ma senza menate. Si offende, lei non è come le altre (cioè è più troia delle altre?), dice che chiamerà il suo autista e tornerà a casa e io tranquillo le pago la pizza e le dico no problem honey quando tornerò da Malindi con la proprietà in mano la chiamerò, cosa che non succederà. Non dormirò più le notti seguenti, divorato da un atroce dubbio: e se davvero questa era la FPR e io avrei potuto sistemarmi? Che errore ho fatto Dio mio!!!

    Daisy torna il giorno dopo e passiamo la giornata al mare insieme, in costume è ancora più travolgente, tutta la sua bontà esplode in quel costume troppo piccolo e gli stessi compari di merenda la guardano attratti e vogliosi. Tranquilli gente, domani è roba vostra. Altra bellissima trombata ma già qualcosa inizia a cambiare, non sono taccagno (anche perché qui parliamo di 2000kes per avere tra le mani una 23enne da schianto) ma inizia che vuole la pizza, e poi lo smirnoff, e poi la birra, e poi le patatine, poi si attacca al telefono, dalla casa si porta via due birre, insomma….già capisco l’antifona e infatti dopo averla salutata decido di non vederla più. Ha dato il meglio di sé, giusto ricordarla così. E comunque la sera torna la masai Lemayan, incredibile la ragazza. Mi avvisa che arriverà alle 21.00 in spiaggia e quando arriva l’ora mi manda un messaggio dicendo che non trova il Big Tree perché, giustamente, la spiaggia è avvolta nel buio più pesto. Ma questa arriva dalla spiaggia? Dopo diversi messaggi intravedo qualcosa che arranca sulla sabbia ed è lei, stravolta e in un bagno di sudore. Lei dico ma arrivi dalla spiaggia? Sì dice lei, ho fatto 15 km. Ma sei pirla? Non avevo i soldi per il tuc tuc. Ma mi prendi per il culo? Ma te lo pago io, tu sei fuori. Tant’è. Subito doccia e poi ci beviamo qualcosa in casa da me e parliamo un poco. Non sarà una trombata degna di nota, lei inizia subito a fare la possessiva e io le spiego che non è il caso perché io sto bene solo e voglio solo divertirmi, così ci divertiremo certo, ma so già che la mattina dopo i nostri contatti verranno interrotti dal mio istinto di sopravvivenza.

    E’ già il 1/12 e devo cominciare a organizzare i miei ultimi giorni così prenoto il tampone farsa direttamente al Big Tree e dopo una ultima spesa al Nejvas mi godo gli ultimi momenti di relax. Da qualche giorno i miei compari sono andati via e resto solo dedicandomi a lunghe passeggiate sulla spiaggia. E lì incontro Mercy 2 Trombate, così da me chiamata perché dopo averla conosciuta in acqua e dopo i soliti bla bla bla conditi da ammiccamenti palpamenti e slinguamenti, me la porto in casa e me la trombo due volte di fila. Magrina, carina ma senza eccessi, insomma la troietta della porta accanto. C’è intesa e infatti restiamo a lungo in camera salutandoci con i contrattuali 2000kes ed il sorriso sulle labbra. La sera è pizza night e me la mangio in solitaria terminando poi con un bel sigaro guardando l’oceano.

    Rivedrò Mercy 2 Trombate anche il giorno dopo ma senza rifiutare le mie voglie alla giunonica Nancy (soffiata a un maresciallo barese da sotto il naso) e avere sfanculato tale Fetty. Fetty l’ho incrociata su Tinder e l’ho invitata a un drink ma la ragazza è poco furba. Arriva con amica al seguito e già butta male, si siede salutando a fatica e inizia a parlare in swahili con l’amica ordinando da bere. Quando mi chiede cosa voglio rispondo che voglio andarmene. Ho cambiato idea mi spiace (oltretutto vedo che ha il culo molle), come non detto. Torno al tavolino dove ero seduto con un italiano residente a Mtwapa mentre aspettavo, e lei mi manda un messaggio di fuoco scrivendomi che sono un povero vecchio sfigato che va in crisi per le piccole spese e io ribatto che la prossima volta imparasse a venire da sola, e soprattutto a salutare. Rimanda scrivendo che lei non ha tempo da perdere con gli analfabeti. Io rispondo: buona notte. Mai perdere tempo a discutere con una puttana, quando paghi sei tu a decidere se piove o se c’è il sole. E su Fetty cade la notte.

    Dopo aver fatto il tampone farsa e sistemato le ultime cose eccoci arrivati all’ultimo giorno, il giorno di Clara. Clara è una hostess della Kenya Airways ed è bellissima, oggettivamente. Un corpo meraviglioso con un culo duro come il marmo e prominente, un viso radioso incastonato da una bocca splendente, e due tettine da urlo. Ma non è tutto oro quel che luccica. Clara l’avevo conosciuta qualche settimana prima quando usciva con un italiano che, vittima della sua inesperienza e bonaria goffaggine, aveva falsamente valutato la ragazza come una zoccola qualsiasi ricevendo un sonoro 2 di picche. Per carità non stiamo qui a parlare di una brava ragazza “acqua e sapone” ma quando accanto a te hai una donna di livello superiore e non te ne accorgi allora devi tornare a scuola. Non puoi portarla al Mc Donald a mangiare hamburger e patatine fritte e poi chiederle quanto vuole per scopare ma devi trattarla come una Lady (anche se è troia). Altrimenti devi accontentarti degli scarti, più rassicuranti certamente ma scarti. Faccio questa premessa perché Clara fin dal principio mi aveva folgorato e in più di una occasione, mentre ci si incrociava in spiaggia, vedevo che con la coda dell’occhio mi osservava. Evidentemente ero messo meno peggio di altri, no lo so, ma so che quando l’ultimo pomeriggio l’ho rivista al biliardo del Big Tree sono andato deciso da lei e le ho detto che dovevamo assolutamente vederci quella sera stessa. Era con un’amica, aveva un impegno per la sera ma io deciso le lo detto che avrebbe dovuto rinunciarvi perché il giorno dopo sarei andato via per 2 settimane a Kisumu (in realtà tornavo in Italia) e che non avrei potuto sopportare di rivederla chissà quando. L’ho invitata a cena e l’ho rassicurata sul fatto che l’avrei rispettata, l’avrei protetta e l’avrei aiutata. Non le ho detto vieni qui stasera e ti darò 2000kes, ma l’ho trattata come un uomo tratta una donna, se è uomo.

    La sera è arrivata al Big Tree e sembrava un angelo avvolto in un tutino aderente nero che le faceva risaltare le sue natiche da Oscar e un top scollatissimo che lasciava intravedere i suoi seni perfetti. Le sue trecce erano avvolte dentro a un basco e il suo sorriso mhmmmm, lasciamo perdere. Abbiamo cenato al Big Tree, ovviamente senza guardare alla spesa (tra l’altro lei non ne ha affatto approfittato) ed è stata una serata bellissima con tanta chimica, tanti argomenti, insomma sono stato bene. Poi si è arrivati al dunque…Il mio approccio è stato degno dell’uomo che sono e lei, che ripeto non era affatto una zoccoletta del Casaurina, accetta il mio invito sorridendo e convinta. E qui inizia il dramma. Arriviamo in casa e beviamo ancora qualcosa fino a che iniziano i primi approcci. Lei vuole farsi la doccia da sola e io la lascio andare aspettandola in camera. Quando arriva è nuda, abbagliante nella sua bellezza assoluta. Quindi inizia a mettersi la crema e io dico, la crema? Tonnellate di crema. Le domando come mai e lei risponde che mette sempre la crema prima di andare a dormire. A dormire? Va beh. Quando termina mi propone un massaggio, io sono già un poco scazzato ma accetto e lei mi fa questo massaggio che termina inevitabilmente in un abbraccio palpeggioso e slinguato. Comprendo subito che la ragazza non fa pompini perché “its not confortable with me”, insomma non è safe, e non se la fa leccare, è quasi nel suo periodo dice e ok, è l’ultimo giorno e Clara mi piace così tanto che penso: bene, te lo sbatto dentro a al diavolo. La prendo e iniziamo a trombare, lei è sotto di me ma le mie mani sono come i tentacoli di un polpo perché questo corpo è così bello da toccare e da baciare (insieme alla crema!) che non so rendere l’idea. La prendo da dietro e lei partecipa, si vede che le piace e dopo un poco mi sale sopra. Ahhh è così che voglio venire ma d’un tratto si solleva e si gira dicendo che è stanca. Col senno del dopo vai a capire se era stanca di trombare o era stanca di quella posizione, sta di fatto che si crea un equivoco e questo rompe il già precario incantesimo (ricordate che non faceva pompini eh!). Recuperiamo l’empasse e riprendo a scoparla da dietro, stringendole quelle durissime fantastiche tette ma poi ho la sventurata idea di sfiorarle con il pollice, appena appena, il buco del culo. Apriti cielo! Si alza incazzata, dice che non devo permettermi di toccarle il buco del culo e io sono impietrito per la scenata. Ma tu sei matta le faccio, ma mi hai rotto i coglioni, tu non sei a posto. Mi tolgo il preservativo e le dico che ormai me lo ha fatto così tanto ammosciare che può anche andarsene. Inizia a fare l’offesa, mi dice che lei era venuta perché le piacevo, che ho frainteso e si stava divertendo fino a quel momento ma io sono ormai lontano, restiamo d’intesa che forse è meglio rivederci con più calma al mio ritorno, che forse abbiamo sbagliato qualcosa entrambi. La saluto e da signore le do i 2000kes. Lei li prende ed esce a testa bassa da casa dopo esserci salutati e averla ringraziata per la bella serata. Non so che cosa abbia in testa questa ragazza ma già quando si era riempita di crema la cosa mi faceva pensare, poi il sesso orale negato, poi va giù di cranio perché le ho sfiorato il buchetto e no no no non va bene. E’ mezzanotte e vado al Cheers dove ritrovo Mercy 2 Trombate che però è in compagnia. Le dico solo che la voglio vedere domattina alle 9.00 da me che devo andare a Kisumu e lei il giorno dopo arriva puntualissima.

    Come bussa alla porta la prendo e la metto in doccia e subito me la trombo come indemoniato e lei si lascia fare di tutto, è dalla sera prima che sono ingrifato e la rigiro tra le braccia come un mazzo di carte scopandola con forza fino a venire. La saluto riconoscendole il dovuto e assicurandola che ceeeeeerto la chiamerò appena tornato e vado a preparare la valigia. Che dire? Forse meglio concentrarsi sulle ragazze normali, carine ma senza fronzoli, piuttosto che le strafighe che poi alla fine ne hanno sempre una. Prenoto il taxi, bevo l’ultima birra e mi avvio verso l’aereoporto. Giudizio finale? Dopo 15 anni da RP a Cuba devo dire che Kenya batte Cuba a mani basse sia per quanto riguarda la qualità delle ragazze che per la qualità e qualità dei servizi. Ci tornerò sicuramente e magari con Clara andrà diversamente. Se avrò il tempo.
    Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)

  2. #2
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Spiegami un'attimo la storia dei 15000 polli

  3. #3
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    dopo due righe ho iniziato a scrollare verso il basso alla ricerca della foto della fica impossibile, ma c'è solo testo e testo e testo.

  4. #4
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    E parliamo del paradiso dell'AIDS

  5. #5
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio
    E parliamo del paradiso dell'AIDS
    qua si parla di puttane, quindi di qualasiasi zona/etnia siano, devi sempre scopartele col preserva... non cambia niente tra Kenya e Italia
    Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)

  6. #6
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    ma a sessant'anni come fa a scopare così tanto

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da MrBungle Visualizza Messaggio
    qua si parla di puttane, quindi di qualasiasi zona/etnia siano, devi sempre scopartele col preserva... non cambia niente tra Kenya e Italia
    però questo lecca anche il buco del culo alle troie eh, altro che cek

  7. #7
    Min. della Prostituzione L'avatar di alastor
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Troppo wot non arrivo alla fine

  8. #8
    Senior Member L'avatar di BigDario
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Citazione Originariamente Scritto da alastor Visualizza Messaggio
    Troppo wot non arrivo alla fine
    Morto di noia a metà della prima riga.
    Intel CoreI7 12700k, GB Z690 GamingX, DDR4 Corsair Vengeance 2*16GB @3200Mhz, Asus Strix RTX3080ti, SSD Samsung 980Pro 2TB, Asus Xonar DX, Phanteks Eclipse G500A, Antec SP1000.


  9. #9
    Senior Member L'avatar di medioman.
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie


  10. #10
    Senior Member L'avatar di BigDario
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Ma che ohhhhhh?!?
    Intel CoreI7 12700k, GB Z690 GamingX, DDR4 Corsair Vengeance 2*16GB @3200Mhz, Asus Strix RTX3080ti, SSD Samsung 980Pro 2TB, Asus Xonar DX, Phanteks Eclipse G500A, Antec SP1000.


  11. #11
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    reality is always half-imagined

  12. #12
    Senior Member L'avatar di freddye78
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Citazione Originariamente Scritto da medioman. Visualizza Messaggio
    Del presidente della repubblica del Kenya, non del nostro
    Ultima modifica di freddye78; 12-12-22 alle 22:22

  13. #13
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    Re: La figlia del Presidente della Repubblica, la fica impossibile e altre storie

    Ok, letto tutto.
    Per quando avevate pensato di fare il ritrovo del forum in Kenya?

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