Mi ritrovo per l'n-esima volta a sentire gente che parla di "lauree utili" e "lauree inutili", e stavolta vorrei sentire l'opinione di un po' di gente italica.
Siamo in un paese dove ogni giorno caghiamo il cazzo in coro (giustamente) perchè non investiamo abbastanza in cultura, in istruzione, tagliamo i fondi per la ricerca yadda yadda. Ora, siamo tutti d'accordo che sia sbagliato mettere da parte la cultura, non è questo il punto.
Il problema arriva quando mi sento dire che "eh ma questi ragazzi che studiano scienze politiche/filosofia/storia dovrebbero fare qualcosa di utile e non ste lauree da comunistelli", li mi gira il cazzo parecchio. Siamo il paese della supposta cultura, più bello del mondo, il rinascimento, puttanate varie ma ci ostiniamo a sostenere che ci siano lauree "inutili". Ma non solo.
Io da studente di fisica (astronomia) sono cresciuto con un odio campanilistico nei confronti degli ingegnieri (ovviamente ironicamente) che negli anni è diventato però un serio disprezzo nei confronti di parte della professione. La formazione dell'ingegnere ormai è super specifica e super pragmatica, ogni cosa che esce dallo scopo di fare i soldi e fixare le macchine/ponti/strade è vista come inutile tanto che mi sono sentito dire più volte "ma nella vita vera quando mai ti tornerà utile saper risolvere le equazioni di MAxwell in un dielettrico?", la cui risposta è mai ma mi viene voglia di disegnare un gioco di Saw l'enigmista basato su quello, solo per dargli utilità.
Risultato? Ingegneri che non sanno fare nulla se non stare sui binari che gli sono stati imposti, senza soluzione di continuità quando si chiede di parlare di qualsiasi altra cosa, completamente persi se si cambia una lettera da come avevano imparato a fare qualcosa, capacità di adattamento nulla e chiusura mentale fotonica.
Senza poi contare che "signora mia l'istruzione è importante", però gli studenti che si lamentano delle pessime condizioni dell'università devono stare zitti perchè "eh ma non hanno mai lavorato" oppure "eh ma certo, con una laurea come Scienze Politiche ovviamente sei una zecca comunista" ecc ecc ecc...
Ora questa non è una mia fissazione, ma qualcosa che vedo ogni giorno sia in dipartimento sia su internet, cioè un anti-intelletualismo mascherato da finta cultura, o meglio la cultura che deve essere abbastanza da farmi fare i soldi e tutto il resto è superfluo, se non hai una laurea STEM devi cagare poco il cazzo perchè siamo noi ing e dott che guidiamo il mondo e via discorrendo
Sottolineo come la colpa non sia degli ingegneri (anche se a volte dite delle stronzate enormi) ma del sistema scolastico e universitario votato a farti fare tanti soldi e poche domande. Ho tanti (tantissimi) amici ingegneri e non tutti ovviamente sostengono certe opinioni.
Però quando mi sento dire che "non ha senso saper fare i conti a mente degli ordini di grandezza tanto c'è la calcolatrice" posso percepire il corpo di Fermi vibrare nella tomba.
E chiaramente tutto ciò si riflette in gente che non va al museo perchè "devo studiare, andare al museo che skill mi può dare per il mio lavoro?", non legge perchè " devo prendere 30 e lode all'esame, mica posso mettermi lì a fare l'umanista" e che non fa attivismo perchè "voi scemi attivisti fate tutti delle lauree umanistiche".