PREMESSA: ci siamo conosciuti all’uni e siamo stati insieme per 8 anni, ma negli ultimi tempi era tutto uno strazio, lei e la sua famiglia erano ossessionati dal matrimonio mentre io avevo appena cominciato a lavorare, ero senza una lira e non riuscivo a superare il concorso per il lavoro che sognavo. Non ricevevo alcun supporto ma solo inviti ad accontentarmi per sposarmi e fare un figlio. Venivo umiliato quotidianamente da continui paragoni con i maschi facoltosi di altre coppie, lei era inoltre la tipica ragazza che ti ritrovi nei momenti di gloria o quando c’è da vantarsi, per poi sparire il minuto dopo in cui le cose vanno male o sei in difficoltà. E questa sua fragilità mi rendeva insicuro sul fatto di volerla come partner per la vita. Arrivata l’estate dovevo interrompere qualunque cosa stessi facendo perché lei come una bomba a orologeria rischiava di esplodere, doveva competere per le migliori vacanze con le amiche e le sorelle, altrimenti erano liti a non finire. Malediceva spesso il destino per non aver incontrato “l’uomo già maturo e pronto”. I genitori mi odiavano.
Nonostante tutto non ho mai smesso di essere attratto da lei, la adoravo e c’era una forte passione tra noi.
SITUAZIONE: Due anni fa ci siamo ghostati a vicenda dopo l’ennesima lite sul tempo perso a causa mia. Ero depresso e distrutto dal senso di colpa, convinto di averle rovinato la vita a 30 anni, come lei ripeteva spesso.
Dopo alcuni mesi mi contattò con una scusa e io non me lo feci ripetere due volte: facemmo sesso, poi il nulla, di nuovo ghosting reciproco. Mi sembrava giusto lasciarla libera dato che mi aveva chiesto nuovamente un figlio.
Giorni fa, dopo due anni di silenzio, mi scrive dal nulla per dirmi che ha vinto il concorso xyz, e poi chiede come sto e che lavoro faccio, mi scrive cose cariche di nostalgia, per poi liquidarmi dicendo che deve scappare.
Un mese dopo mi riscrive con una scusa, poi mi manda il seguente messaggio:
"Ne approfitto per dirti una cosa che mi viene dal cuore. Anche se le cose tra noi sono andate come sono andate.. resti pur sempre una persona importante e puoi sempre contare su di me."
Sono confuso e amareggiato. Perché mi scrive?
Questo il messaggio che ho pensato di mandarle:
"Mi fa piacere di averti lasciato qualcosa di buono. Ci ho messo un po' a metabolizzare il tutto, alcune cose mi furono chiare da subito altre meno. Nonostante tutto anche tu resti una persona importante e forse una parte di te resterà sempre con me"
Ripeto, non ho mai smesso di tenere a lei. Cosa voglio? Un incontro, capire quanto è cambiata/maturata. Raccontarle avventure e disavventure di questi due anni in cui ho immaginato di parlarle tante volte.
Ma temo che il suo sia solo un messaggio narcisista di una che vuole entrarti in testa per poi tenerti al palo e godersi i suoi flirt come ha fatto in questi anni di silenzio.
Si gradiscono dritte per eventuali modifiche al mio messaggio, non voglio sembrare bisognoso.