In teoria tutte le operazioni dovrebbero essere mirate a fare il minor danno possibile e avere il maggior vantaggio militare possibile, solo che questa cosa, che scritta su un pezzo di carta è bellissima, tradotta sul campo diventa un bordello della Madonna.
Operare sul terreno, mentre qualcun altro tenta di farti la pelle (e tu tenti di farla a lui ) dovendo tenere presente di non fare fuori civili, fare meno danno possibile alle strutture, recuperare possibili fonti di prova, tutto questo utilizzando i mezzi che hai a disposizione sul momento... per giunta in un contesto urbano.
Ci sono momenti in cui letteralmente non si capisce un cazzo, un cui ti spari addosso con i tuoi, in cui non senti la radio o non capisci una banana di quello che dicono.
Ecco, in un momento di questo tipo ti confermano che c'è Sinwar dentro una chiesa.
Io personalmente, se fossi il comandante sul terreno, chiederei semplicemente di tirare giù la chiesa e festa finita.
Poi tocca al capo delle operazioni decidere, perché solitamente per colpire un obiettivo "civile" come questo le decisioni vengono prese ad altissimo livello, e se lui decide che si va casa per casa ci si fa il segno della croce e si va avanti.
Ma l'equazione 10000 morti = crimini di guerra, semplicemente non esiste.
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