ordodossi per la pace
Movement #Orcs love too
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
Ultima modifica di LordOrion; 15-02-24 alle 00:13
+22.437 Messaggi dillà...
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sarebbe anche interessante vedere se 'sta cosa è vera.
Ultima modifica di gmork; 14-02-24 alle 23:35
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Ho trovato un po' buffe le argomentazioni "non si vota dal..." per sostenere che i civili non appoggiano Hamas e quindi neanche bisognerebbe entrare con l'esercito a Gaza.
E nemmeno giustificare un torto con un altro torto. I coloni israeliani in Cisgiordania fanno merda, allora han ragione a stuprare e ammazzare persone che non sono coloni in Cisgiordania.
Mi sembrano due modi di ragionare molto pericolosi
Fare? Nel senso di ammazzarne i civili in maniera barbarica invece che in operazioni di guerra? Io penso non si possa fare. Purtroppo l'operazione militare causa sempre danni ai civili, non esiste un'operazione militare che avvenga in una bolla.
Che in Israele ci siano estremisti che preferirebbero appoggiare i coloni nei loro comportamenti, del resto, è colpa sempre del comportamento delle autorità palestinesi, elette legittimamente o meno.
Bella interpretazione, ma in realtà il modo di ragionare prevalente qua dentro è: il 7 ottobre hanno fatto macello, quindi qualsiasi operazione israeliana è giustificata.
Durante la chiusura del thread persino MELONI e SCHLEIN si sono unite per una dichiarazione condivisa per un cessate il fuoco, ormai solo i guerriglieri da forum sono per un assalto senza limiti a Rafah.
Edit: sbagliato topic
Ultima modifica di Bicio; 15-02-24 alle 09:32
Si, lo è.
https://en.wikiquote.org/wiki/Benjam...%20guides%20us.
https://www.theguardian.com/commenti...prime-minister
https://time.com/6334832/peace-plan-israel-gaza/
D'altra parte che Bibi ed i suoi abbiano favorito l'ascesa di Hamas, perchè ritenuta più "utile" di una forza moderata (e peggio ancora di un governo unico dei palestinesi) è cosa nota.
Ed anche logica.
Agli estremisti fa sempre comodo averne degli altri dall'altra parte del muro, e non c'è niente meglio di un nemico esterno (nel caso dei nostri politici, inventato... nel caso israeliano invece, reale) per compattare i tuoi, rimanere seduto sulla poltrona giusta ed avere il consenso necessario per fare quello che vuoi fare.
Peccato che nessuno abbia mai scritto questo.
C'è sempre questa brutta abitudine di rispondere a qualcosa che nessuno ha mai detto, di inventarsi una tesi inesistente e poi buttarla in caciara.
Metà del mondo occidentale, e parlo dei leader politici, sta dicendo questa cosa, con i termini della diplomazia che spendi verso un tuo alleato... ma "hey, il governo liberamente eletto di Hamas ha fatto questo, quindi ora che se ne prendano le conseguenze".
Ultima modifica di von right; 15-02-24 alle 10:32
Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.
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Problemi con l'inutile svapo o altri? La soluzione è qui.
No, infatti dire continuamente che "i palestinesi li hanno votati, quindi ora devono accettarne le conseguenze" o ritenere che tutti i danni collaterali che stiamo vedendo (tipo un'ambulanza fatta saltare in aria) siano legittimi in quanto avvenuti in contorno di una operazione militare oggettivamente complessa, è totalmente diverso da "giustificare tutto quello che sta accadendo"
Io leggo le dichiarazioni dei leader occidentali che, in alcuni casi da mesi, stanno facendo notare ad Israele come stia esagerando e come la giusta reazione al 7 Ottobre non possa giustificare la disumanizzazione della popolazione di Gaza.
Poi vieni qui dentro, ed il livello è "vabbeh ma è una guerra, la gente in guerra muore".
Ah
Così, tanto per alimentare la discussione
https://www.linkiesta.it/2024/01/isr...amas-elezioni/Benjamin Netanyahu ha elaborato una nuova, disastrosa strategia per il futuro di Gaza. Per un decennio ha favorito uno status quo con Hamas, ha ordinato che dall’aeroporto Tel Aviv passassero liberamente centinaia di milioni di dollari destinati a Gaza provenienti dal Qatar e da altri donatori, nella convinzione che – fatto salvo i lanci di razzi intercettati da Iron Dome – Hamas non costituisse un pericolo strategico per la sicurezza di Israele. Anzi, che il suo oltranzismo verbale, favorisse lo status quo in Cisgiordania e la fine della prospettiva dei due Stati.
L’incredibile mancanza di una qualsiasi linea di difesa militare tra la Striscia e il territorio nazionale è stata figlia di questa direttiva politica, più che dell’insipienza dei vertici militari – che pure c’è stata. La facilità con la quale duemila miliziani hanno travolto la barriera elettronica e fatto strage di milleduecento civili nei kibbutz e nel Rave Party, lo scorso 7 ottobre, ha dimostrato che quella strategia del governo era un suicidio. Una sconfitta epocale, per certi versi vergognosa, un trionfo di Hamas nella carneficina del pogrom che segnerà per sempre il popolo israeliano. La più grande e penosa sconfitta della sua storia. Ingiustificabile responsabilità di una leadership fallimentare.
Netanyahu però non intende prendere atto delle proprie, enormi responsabilità e quindi, come spesso ha fatto, ora ribalta la sua posizione e punta a condurre la guerra non solo per distruggere Hamas, come è giusto e indispensabile fare, ma anche per espellere da Gaza quanti più palestinesi possibile. Da una posizione liberale, quale ha sempre avuto, si è rapidamente spostato sulla posizione di estrema destra suprematista e xenofoba dei suoi alleati Itamar ben Gvir e Bezael Smotrich. Secondo quanto riporta Le Monde, il 25 dicembre, nel corso della direzione del Likud, ha infatti annunciato: «Ridurrò la popolazione di Gaza al suo minimo».
In realtà, questa strategia – ancora una volta suicidale, ma ora coloniale – è quella dei suoi alleati di governo di estrema destra. Bezael Smotrich, leader di Sionismo Religioso e ministro delle Finanze ha infatti dichiarato il 31 dicembre alla Radio Militare: «La soluzione corretta per il conflitto è incoraggiare l’emigrazione volontaria da Gaza verso Paesi disposti ad accogliere i rifugiati che vi si rifaranno una vita. Dobbiamo impedire che a Gaza rimangano due milioni di palestinesi che sognano la distruzione di Israele. Noi peraltro non vogliamo governarli. Se in definitiva vi resteranno centomila o duecentomila arabi, tutto l’assetto relativo al dopo la distruzione di Hamas cambierà. Israele deve mantenere al confine con l’Egitto e nella Striscia un controllo militare a oltranza che richiede anche una presenza civile di sostegno». Parole inequivocabili, degne di un leader che si autoproclama «fascista».
Ti sbagli. La schlein è stata assolutamente vergognosa e mette in luce la piega grillina che ha preso il PD. Schlein ha chiesto il cessate fuoco. È stata la Meloni a chiedere la riconsegna degli ostaggi e la soluzione due stati.
Ma non mi sembra che Hamas sia molto favorevole agli ultimi due punti.
Se è al governo? Certo. È colpa della gente che si fa saltare nei bus, che attacca civili con i coltelli e tanto altro fatto in questi decenni diffondendo l'idea del martirio terrorista nella cultura arabo-palestinese.
Quando ti senti minacciato uscendo di casa, eleggi il peggio. Succede dappertutto
Si parla si parla...ma c'è un'idea strisciante di fondo che per me è sbagliata.
Non è assolutamente vero che quando Netanyahu se ne andrà ritornerà la "freedom" per tutti...
Questo è frutto dell'opinione social radicalizzata che è figlia dei nostri tempi...coi mezzi di informazione che prendono un gruppo di manifestanti (pochi o tanti che siano) e che intervistano qualche poveretto a cui non frega nulla degli equilibri della geopolitica e vorrebbe (giustamente) solo a casa il parente in ostaggio.
Con una GUERRA VERA, senza un nutrito supporto dell'opinione pubblica, Netanyahu sarebbe già saltato...indipendentemente dallo stato di guerra o salcazzo...
I gruppi di potere rivali avrebbero calvalcato il malcontento e fatto saltare tutto...(la guerra con tutti i problemi collaterali deve essere estremamente giustificata e col tempo qualsiasi giustificazione scade.
Funziona così la democrazia...e la sua forza e debolezza....l'alternativa sono i regimi...
Detto ciò, quello che resta sottotraccia è che i bombardamenti e gli attacchi servono per stabilirsi.
Israele quando occupa rimane...o comunque abbandona con molta molta molta fatica...[e questo vale per tutti i governi che ci sono stati] e quindi Gaza resterà tagliata in due e sotto controllo militare.
Magari si tirerà fuori un qualcosa come la KFOR del Kosovo..fatte le dovute differenze.
Forse si arriverà ad organizzare nuove elezioni sotto controllo di Israele e con la promesse di riconoscimento futuro...
Un afghanistan in piccolo...se vogliamo fare un paragone finito male...
Il problema del non trovare gli accordi per me non verte sul cessare i combattimenti, che per me israele potrebbe fermare immediatamente, ma parte dal presupposto che Hamas non accetterà mai nessun accordo che presupponga una strada che porti ad un controllo della zona da parte di soggetti terzi.
Un controllo ONU, organizzazioni umanitarie, qualche forza internazionale di controllo...sarebbe un colpo mortale per Hamas più di mille bombe...
Anche perché il punto di fondo è il controllo del territorio, non la distruzione di Hamas....che potrebbero morire tutti e rinascere con altro nome nel giro di brevissimo...dopotutto la democrazia nasce per cultura, la storiella del dittatore che cade e la popolazione che tende per natura al governo democratico è un qualcosa di falso a cui tutti noi ci siamo cascati...facendo immani errori...
E questo è giusto.
(fermi i discorsi fatti sopra)
Mentre l'inverso no, quello non accade mai.
Se ci sono cattivi tra i palestinesi è colpa dei palestinesi, se ci sono cattivi tra gli israeliani è colpa dei palestinesi.
Mi pare di capire che il principio sia questo.