Medici Senza Frontiere sospende le attività mediche a Gaza City per l’intensificarsi dell’offensiva israeliana. Carri armati a meno di un km dalle cliniche MSF rendono inaccettabile il rischio per il personale. Centinaia di migliaia di civili restano intrappolati.
"Non abbiamo avuto altra scelta che interrompere le nostre attività, poiché le nostre cliniche sono circondate dalle forze israeliane. Questa è l'ultima cosa che avremmo voluto, poiché i bisogni a Gaza City sono enormi e le persone più vulnerabili – i neonati in terapia intensiva, i feriti gravi e i malati terminali – non possono muoversi e sono in grave pericolo" afferma Jacob Granger, coordinatore delle emergenze di MSF a Gaza.
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