A me quello che fa morire è che Gaza non è una enclave. Perché la colpa della loro presunta totale indigenza ricadrebbe solo su Israele?
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A me quello che fa morire è che Gaza non è una enclave. Perché la colpa della loro presunta totale indigenza ricadrebbe solo su Israele?
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Ma che risposta è?
Se sono dipendente al 100% da un nemico che voglio distruggere prima di attaccarlo mi metto nelle condizioni di non rimanere con il culo scoperto, magari mettendomi d'accordo con il fratello egiziano. Se mi lamento perché LO STATO CHE HO ATTACCATO mi chiude le frontiere, sono un coglione, non c'è alternativa, al netto del contrattacco israeliano.
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Il punto è che organizzazioni come hamas si nutrono di odio.
Se te gli dai odio, crei un terreno fertilissimo per farle prosperare, ed una volta che sono prosperate ti fanno pagare il conto.
Che è esattamente quello che è successo.
Queste cose hanno sempre funzionato così, e funzioneranno sempre così.
Per combatterle davvero, sul medio/lungo periodo, te devi togliergli il terreno da sotto i piedi.
Solo in questo modo gli impedisci di prosperare, e solo in questo modo puoi sperare in un futuro di pace.
Ovvio che una cosa del genere è impensabile adesso: hamas ha oggettivamente le sue basi lì dentro, si è rafforzata enormemente ed ha colpito Israele con una durezza che non si vedeva da anni... e la cosa non può che richiedere una risposta adeguata.
Adesso non puoi chiedere ad Israele di non intervenire e di non farlo duramente: probabilmente entreranno, smantelleranno buona parte delle basi di hamas e nel farlo faranno un massacro anche di gente che non c'entra nulla. Ed è inevitabile che vada così eh, non è neanche discorso di essere buoni o cattivi.
Parliamo di avanzare in uno dei territori più densamente abitati del mondo, in un contesto di guerriglia urbana in cui in ogni casa che ti trovi davanti potrebbe esserci qualche miliziano accanto magari a qualche famiglia innocente.
Ma come fai a chiedere a qualcuno di avanzare in un contesto del genere, se non facendo saltare tutto prima di andare avanti?
Lo faremmo tutti.
Se entrano, sarà un massacro.
Ma in questo momento è anche difficile dirgli di non entrare.
La speranza però è che dopo, una volta usciti da questo momento "caldo" ci si riesca a fermare, e si provi a percorrere una strada diversa.
Altrimenti ora avrai fatto fuori hamas (ed a caro prezzo), ma tra 10 anni arriverà a spararti hamas v2. Già ora ci sono svariati gruppi che si ammazzano pure tra di loro... fatto fuori uno, magari emergeranno semplicemente gli altri.
Perchè se non sterelizzi il terreno, una volta estirpata un'erbaccia ne nascerà un'altra.
E' inevitabile che sia così.
Che tenero... hai scoperto l'esistenza del contrabbando nel 2023?
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Premesso che nessuno sta glorificando l'egitto, e ci mancherebbe pure, che i Paesi confinanti decidano di controllare i passaggi verso il proprio territorio ci sta tranquillamente.
Però non mi risulta che l'Egitto controlli lo spazio aereo della striscia, non mi risulta che l'Egitto controlli il mare della striscia e non mi risulta che l'Egitto abbia la facoltà di chiudere le tubature dell'acqua o il passaggio di petrolio (da cui dipende tra l'altro la fornitura elettrica) verso la striscia quando e come gli pare.
Capisci da solo che se non hai modo di uscire da casa tua via terra, e qualcun altro ti blocca pure il passaggio dal cielo o dal mare... sei chiuso in gabbia, si? E che se è qualcun altro a decidere quali merci possono passare, quante e quando di fatto la tua esistenza dipende da lui?
Lo capisci vero?
Occhio che a forza di fare i finti tonti poi a qualcuno potrebbe venire il dubbio.
Ma non c'entra una beata minchia.
Se vuoi distruggere qualcuno prima te ne rendi indipendente.
Secondo, l'Egitto non spiana Gaza perché non è una minaccia. Quando i palestinesi sono diventati una minaccia, i cari fratelli arabi li hanno sempre (giustamente) spianati. Vedasi settembre nero.
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Tutto da vedere.
Stai descrivendo i palestinesi come un popolo di milioni di fondamentalisti islamici che vivono solo per ammazzare gli israeliani.
Al tempo X i fondamentalisti veri sono 100.
Se si creano le condizioni per farli prosperare (ad esempio se muori di fame, oppure se casa tua è stata aperta in due da una bomba ed i tuoi figli erano lì dentro.. diciamo che la cosa potrebbe avere un certo peso), magari troveranno molta gente pronta ad ascoltare quello che dicono, a prendere un fucile ed a vendicarsi di quello che vedono come un nemico.
Ed in 10 anni quei 100 sono diventati 100 mila, e 100 mila fondamentalisti incazzati armati di AK sono un problema per chiunque.
Ma magari se togli queste condizioni, la maggior parte della gente vivrà la sua vita, col suo lavoro, con la sua famiglia, i suoi normali problemi "quotidiani"... e tratterà quei 100 coglioni come la maggior parte di noi tratta i testimoni di geova quando li incrocia per strada: "no ciao, non sono interessato, grazie".
Ogni incendio parte da un punto, ma se non trova terreno favorevole si spegne da solo.
E gli estremismi esistono in tutti i Paesi del mondo, ma crescono fino a diventare un problema solo se ci sono le condizioni giuste per farlo accadere.
- - - Aggiornato - - -
Ancora co sto cazzo di Egitto.
Qualcuno sta mettendo i festoni dell'Egitto da qualche parte?
Non mi pare.
Per la serie: buttiamola in caciara quando non sappiamo che rispondere.
Bellissimo poi anche il: "Se vuoi distruggere qualcuno prima te ne rendi indipendente"
Esattamente in che modo dovrebbe essere possibile?
A me lo chiedi?
Lo dovresti chiedere a loro.
Personalmente ritengo un suicidio strategico attaccare qualcuno da cui dipendi al 100% dei tuoi servizi essenziali.
Fossi in Hamas avrei quantomeno provato a spostare parte della dipendenza strategica dall'Egitto. Mi domando quali siano i motivi che li spingano a non farlo.
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Ultima modifica di caesarx; 30-10-23 alle 14:48
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