quando su twitter iniziarono a spuntare gli account dedicati all'antichità classica io, nella mia ingenuità OPERAIA, credetti ci fossero dietro dei simpatici professori britannici in pensione
no invece erano tutti INDIANI del CAZZO
che dietro agli account AMERICA FUCK YEAH JESUS CHRIST DONALD TRUMP ci siano i pakistani non mi sorprende per niente
. (per rimetterlo nella lista della discussioni sottoscritte ^^)
Movement #Orcs love too
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
COMMENTI A CALDO E BIRRE RADIOATTIVE
Una serie di brevi commenti a caldo.
Innanzitutto, l’esito degli attacchi americani: troppo presto per parlarne. Il BDA (Battlefield Damage Assesssment, il rapporto sull’esito di un attacco) è una procedura complessa, tanto più quando analizza gli effetti di un’arma non precedentemente impiegata in combattimento. Nel caso specifico poi si parla di obiettivi sotterranei non immediatamente osservabili; quindi, il rapporto richiede strumenti di intelligence strategica di lettura tutt’altro che immediata. Pertanto, tanto le roboanti dichiarazioni di Trump quanto quelle riduttive di Teheran vanno messe da parte in attesa di informazioni più credibili, professionali e confermate, di cui al momento probabilmente non dispone ancora nessuno.
Una considerazione immediata però si può fare: stiamo parlando di armi di precisione, e intendo di precisione estrema. Vaneggiare di “bersagli mancati” è assolutamente ridicolo, così come di “800 metri di roccia” confrontati con una capacità di penetrazione delle bombe MOP di “60 metri”. A parte che gli 800 metri sono la quota della montagna e non la profondità delle caverne e che i 60 metri sono una misura approssimata dipendente dal tipo di roccia, l’impiego delle MOP non è “a pioggia”: le bombe attaccano il bersaglio “in serie”, e cioè scavano una dopo l’altra un corridoio. Volendo quindi semplificare a tutti i costi, la penetrazione ottenuta andrebbe calcolata moltiplicando quei 60 metri per il numero delle bombe impiegate, che per Fordow sarebbe 12… Che farebbe 720. Dalle foto rese pubbliche si vede infatti chiaramente che il foro di entrata è uno solo, e come detto sopra non è che undici delle dodici bombe hanno mancato il bersaglio. Inoltre, ognuna di queste dodici bombe oltre a scavare è anche esplosa, e ogni esplosione nella roccia crea onde d’urto che a loro volta generano vibrazioni. Le turbine per l’arricchimento dell’uranio non sono macchinari qualsiasi: oltre ad essere massive e complesse, sono anche delicatissime. Anche ammesso che non siano state investite direttamente dalle esplosioni, le vibrazioni da sole le avranno danneggiate in maniera significativa. Di nuovo, si parla di attività delicate come l’arricchimento dell’uranio, e sfido qualunque tecnico o ingegnere a rimettersi al lavoro su una turbina precedentemente danneggiata e riparata in un tunnel parzialmente demolito. È come pretendere che un pilota voli su un bombardiere strategico che era stato danneggiato da un attacco al suolo e poi riparato con materiali di rimessa: tanti auguri. Ogni riferimento all’aviazione strategica russa è puramente intenzionale…
Si fa poi un gran parlare dell’ennesima tesi complottista: attraverso il suo amico Putin, Trump avrebbe avvisato in anticipo gli iraniani, che avrebbero così spostato per tempo materiale fissile e turbine. L’America avrebbe così buttato non solo 12 MOPs su Fordow più altre due su Isfahan, ma anche 60 missili da crociera navali e aerei e mobilitato il CENTCOM solo per uno show pubblicitario… La campagna di bombardamento israeliana durava già da una settimana, ed è possibilissimo che gli iraniani abbiano trasferito tutto o in parte il materiale fissile; non lo è affatto che abbiano spostato anche le massicce turbine dalle loro gallerie sotterranee, e non solo perché sarebbe stato un lavoro impossibile di suo per tempistica e difficoltà fisica, ma soprattutto perché le autocolonne in partenza da Fordow sarebbero state un bersaglio ideale per l’aviazione israeliana. La zona infatti è desertica e sfuggire all’osservazione satellitare è impossibile. Il sito è sotterraneo proprio per proteggersi dall’aviazione, e portar fuori le turbine sarebbe stato offrirle alle bombe israeliane su un piatto d’argento senza il bisogno dell’intervento americano.
Più semplice sarebbe stato spostare il materiale fissile (molto più trasportabile), ed è possibile che almeno in parte sia avvenuto; ma senza le turbine non serve a niente, tranne che a mettere a rischio chi lo maneggia al di fuori da un ambiente protetto. Ci sono i soloni che parlano di “bombe sporche”… Ma per fare un ordigno del genere non occorre creare un programma nucleare: se l’Iran voleva creare una “bomba sporca” poteva farlo già vent’anni fa ad un costo infinitesimale. Un impiego del genere poi annienterebbe i vantaggi politici ottenuti finora e giustificherebbe una rappresaglia nucleare, che Israele è perfettamente in grado di portare a termine. Quindi, come da titolo del post, con l’uranio arricchito al 60% ma senza turbine, gli ayatollah ci fanno la birra radioattiva.
Anche l’ipotesi di altre turbine nascoste in una base segreta è risibile: con un’intelligence che consente di colpire uno dopo l’altro in tre giorni tre Capi di Stato Maggiore successivi che si spostano in continuazione e di infilare 12 MOPs una dopo l’altra nello stesso buco sopra una grotta nascosta in una montagna, volete che l’Iran sia riuscito a creare anche una “base segreta” alternativa ad un’altra invece nota a tutti? Ma per piacere…
Affascinante anche il discorso sul “patto” fra Trump e Putin. È verissimo che al POTUS piace fare accordi; ma li fa quando gli convengono, e cioè quando la controparte ha da offrire qualcosa che a lui serve. Tocca ripeterlo ancora una volta: a Trump non serve assolutamente il via libera di Putin per bombardare l’Iran, per il semplice motivo che Putin non ha nessun modo di aiutare l’Iran. Putin in Medio Oriente è assolutamente impotente, esattamente come la Cina, in quanto entrambi mancano di capacità di proiezione globale. Non hanno assetti militari per combattere così lontano da casa: la Russia non li ha più, e la Cina non li ha ancora. E, no: nessuno dei due scatenerebbe una guerra nucleare per proteggere “la bomba” iraniana.
Per capirci: questi assetti non li ha nemmeno l’Europa, che infatti sta fondamentalmente zitta. Mentre in Ucraina l’Europa ha un peso specifico non solo significativo ma addirittura fondamentale, in Medio Oriente non ne ha alcuno: al di fuori degli attori regionali, l’unico ad avere voce in capitolo laggiù è l’America. E l’unico possibile limitatore alle decisioni strategiche di Trump in Medio Oriente è Trump. Trump, e il suo popolo MAGA, ma questo è un discorso da lasciare a chi fa analisi politica.
ORIO GIORGIO STIRPE
So what? He could be a cartoon character; all that matters is if the message truly represents a population, unlike many political influencers who have gov/NGO backers & are artificially inflated to manipulate public perception. People got paid to promote corona shots.
Ma sta cosa di mettere DONALD J. TRUMP, PRESIDENT OF THE UNITED STATES in fondo a ogni messaggio è alzheimer?
gli piace sottolineare che lui è quello che ce lo'ha piu' grosso, un po' come i bambini pacioccosi che si vantano che il pallone è loro e se non si fa come dicono lo portano via quando vogliono
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DONALD J. TRUMP, PRESIDENT OF THE UNITED STATES OF AMERICA, THANKS YOU FOR YOUR ATTENTION TO THIS MATTER
ogni tanto posta anche qualcosa senza citare biden.![]()
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Sicuramente Biden e i DEM non avrebbe risolto la situazione in poche ore, ma l'avrebbe trascinata avanti per anni come hanno fatto in Ucraina.
sono abbastanza sicuro che senza Trump Israele non si sarebbe allargato fino all'Iran così in scioltezza(anche se, la missione in Iran era stata ideata sotto Biden, per questo è stata così veloce.)
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