se facciamo un tampone orale al signore, troviamo più DNA di Bibi che in bibi stesso.
Sapevate che secondo una ricerca dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù circa un terzo dei pazienti pediatrici ricoverati soffre di malnutrizione acuta per difetto (denutrizione)? In Italia, non a Gaza.
Provate ora a conteggiare il numero di pazienti pediatrici a Gaza e calcolatene un terzo. Quanti casi di malnutrizione acuta dovuta a fattori non prettamente legati alla guerra verranno conteggiati a Gaza? Possiamo parlare di centinaia? E immagino che la percentuale di un terzo si alzi vertiginosamente a Gaza rispetto all’Italia, anche in assenza di conflitti.
Possiamo quindi affermare che se a Gaza ci sono qualche centinaio di bambini che soffrono di denutrizione la cosa rientra nella normalità?
Eppure, nelle ultime settimane questa storia che “i bambini di Gaza muoiono di fame” non solo ha fatto il giro del mondo ma ha scatenato anche il più recondito sentimento antisemita. Nonostante sia stato dimostrato che molte foto usate dalla campagna messa in piedi da Hamas e dai suoi sostenitori in occidente erano false o riferite ad altri contesti, nonostante sia stato dimostrato che, sebbene con qualche problema, gli aiuti alimentari arrivano, la campagna antisemita è esplosa senza ritegno.
Non è servito nemmeno dimostrare come moltissimi camion di aiuti che entrano a Gaza viene sequestrato da Hamas per fermare questa campagna diffamatoria e volutamente antisemita.
Perché volutamente? Perché di situazioni mille volte peggiori di quella di Gaza ce ne sono a decine nel mondo, ma non risultano campagne di sensibilizzazione per i bambini somali che veramente muoiono di fame a migliaia, o per quelli sudanesi, afghani, ugandesi, congolesi e via dicendo.
Ed è quel “volutamente” che trasforma il tutto in una operazione prettamente antisemita. Si cerca volutamente di indirizzare l’opinione pubblica mondiale verso un odio viscerale nei confronti degli ebrei utilizzando false informazioni e moderni sistemi di diffusione e convincimento. Migliaia e migliaia di bot diffondono sui social media le false informazioni e le false fotografie a milioni di utenti contribuendo così ad alimentare un irrefrenabile odio verso Israele, gli ebrei e tutto quanto è legato allo Stato Ebraico. È un sistema collaudatissimo che funziona.
Franco Londei. Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero.
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