La fotografia della
criminalità nelle città italiane scattata dal
Viminale è decisamente poco confortante, e per alcuni aspetti sorprendente: al primo posto della cllassifica per indice di "insicurezza" si piazza infatti
Milano, prima per scippi con una crescita delle denunce del 3,5%: quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti. Male anche
Roma, che per la prima volta si colloca sul podio dei peggiori, seguita a stretto giro dalla città di
Rimini.
La classifica Nel capoluogo lombardo la
percezione di insicurezza è altissima in tutte le sue zone. I numeri riportati dal Sole 24 ore mostrano che il dato relativo alle
rapine in strada sono tornate ai livelli del 2007 con oltre 15mila episodi denunciati in dodici mesi nel 2012 e già oltre 8mila nel 2023, una crescita del 3.5% nei primi sei mesi dell'anno.
Tra le città meno sicure in base all'indice della criminalità c'è anche
Roma, dove le denunce sono in crescita del 5% rispetto al 2019 e i
furti non raggiungevano livelli come quello attuale da diversi anni.
Sono state 26mila le denunce nel 2022, numeri che si possono ritrovare tra il 2013 e il 2015.
Sul podio delle città più insicure, insieme a Roma e a Milano, svetta
Rimini, seguita da
Bologna, Firenze e Torino, che occupano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione. Subito dopo si collocano I
mperia, Livorno, Prato e Napoli. Molti dei centri della classifica sono accomunati dall'essere città di dimensioni rilevanti, e con un'alto tasso di turismo.
La tipologia di reati Se si guarda poi alle tipologie di reati, secondo i dati forniti dal Viminale, emerge che nella provincia di Barletta-Andria-Trani si concentra il maggior numero di furti d'auto in rapporto alla popolazione. La Spezia spicca invece per reati legati agli
stupefacenti. Il triste primato del maggior numero di
violenze sessuali in rapporto alla popolazione va invece ad Imperia, al primo posto anche per il reato di
percosse e per quello di
contraffazione.