Ma da come la vedo io non c'è manco bisogno di cercare una scusa o di andarci troppo per il sottile.
Sto facendo un colloquio a tuo figlio, non a te, e si presume che quando verrà a lavoro ci verrà da solo.
Quindi ora voglio sentirlo da solo.
Che magari con la mamma vicino è un coglione (perchè ci stanno quelli che sentono "la pressione del genitore") mentre in realtà è bello sveglio, o viceversa.
Arrivo lì, mi rivolgo al candidato con un "Prego, puoi (non potete... PUOI) entrare" ed alla signora "Se vuole lì c'è la sala ristoro, a dopo".
Se non capisce e dice qualcosa... "mi dispiace signora, ma suo figlio è qui per il colloquio ed è opportuno che entri da solo".
Stop.
Se dice altro: prego signori, quella è la porta.
Il prossimo.