Kikko, non sono d'accordo nel metodo e nel merito. Con tutto il rispetto per il Robuschi che scrive sicuramente meglio di me, credo che lettore pagante della rivista "medio" non sia entusiasta di sovvenzionare una scuola di perfezionamento per giovani leve. I pezzi che scrivevi tu ai primordi della tua comparsa sulle pagine della rivista erano adeguati ai tempi, allo stile ed al target medio della testata di allora: tutte cose che sono anni luce distanti dal giorno d'oggi.
Così come un pezzo del Baccigalupi che disserta di identità multiple sparse in realtà soggettive di universi paralleli sarebbe stato (nella migliore delle ipotesi) ignorato dai lettori del tempo, un pezzo "immaturo" (lo stai dicendo tu, eh) come gli ultimi due di cui stiamo parlando sono fuori posto nella TGM del 2016.
Il senso del TGM cartaceo odierno, con tutta la jungla del web che c'è là fuori, è di fornire contenuti di qualità -ivi compresa la scrittura- che non si possono trovare altrove nè gratis.
Se leggo su TGM le recensioni di giochi che so per sicuro che mai giocherò, è perchè il contenuto che ne ricavo, che va oltre la singola descrizione delle meccaniche e delle tematiche di un certo gioco, è interessante di per sè nell'ambito della divulgazione della "cultura" di quel particolare ludo che ci piace tanto.
Tutto ciò IMHO, anyway.