CASE: NZXT Phantom 410; ALI:EVGA Supernova 650W G2; MAIN:MSI Z170A Gaming M7; CPU:Core i7-6700k; DISSI:Cryorig R1 Universal; RAM:2x8GB Corsair Vengeance LPX C16 3200MHz; VGA:EVGA GTX1070 FTW; SSD:Crucial MX200 250GB; LCD:DELL UltraSharp U2515H; FAN CONTROLLER:NZXT Sentry LX; S.O.:Win10 x64 ** STEAM ID ** LISTA SCAMBI
Data papabile per il numero di Giugno?
CASE: NZXT Phantom 410; ALI:EVGA Supernova 650W G2; MAIN:MSI Z170A Gaming M7; CPU:Core i7-6700k; DISSI:Cryorig R1 Universal; RAM:2x8GB Corsair Vengeance LPX C16 3200MHz; VGA:EVGA GTX1070 FTW; SSD:Crucial MX200 250GB; LCD:DELL UltraSharp U2515H; FAN CONTROLLER:NZXT Sentry LX; S.O.:Win10 x64 ** STEAM ID ** LISTA SCAMBI
Mi unisco anch'io alla richiesta di avere notizie del numero di giugno perchè ho appena finito di leggere il numero di aprile.
A proposito del numero di aprile, nelle ultime letture mi sono imbattuto in una delle (IMHO) più brutte recensioni che ho letto sulla vostra rivista.
Mi riferisco alla recensione di "weird west" che oltre ad essere (ribadisco IMHO) davvero sciatta, non fa menzione alcuna del maggiore difetto del gioco ossia la mancanza della traduzione italiana che in questo tipo di giochi è, a mio avviso, fondamentale.
Prima che i soliti fenomeni intervengano sull'argomento, vi informo che sono un ingegnere ultracinquantenne che ha lavorato da sempre in multinazionali in cui le riunioni in inglese si sprecano.
Ed è proprio per questo che quando gioco e mi rilasso, VOGLIO farlo assolutamente nella mia lingua.
E pensare che questo gioco in particolare era uno di quelli che aspettavo con impazienza ma che poi ho tralasciato quando ho visto il publisher "Devolver digital" che deve avere un conto in sospeso con l'italiano perchè traduce i suoi giochi in milioni di lingue tralasciando sempre accuratamente la nostra.
Credo che in questo forum più o meno siamo tutti un po' vecchiotti e forse molti dei lettori la penseranno come me.
Un saluto a tutti e mi raccomando (alla redazione), continuate ad uscire almeno per i prossimi trent'anni
Salfox, io sono d'accordo con te nel segnalare mancanze importanti in recensione oppure scritte in modo da lasciare al lettore qualche domanda. Serve a migliorare e comunque, per fortuna, sono eventi poco frequenti.
Ciao Salfox. Nello specchietto riassuntivo di ogni recensione è indicato se è presente una qualsiasi forma di localizzazione. Nel caso di Weird West è precisato che la localizzazione è assente.
Non entro nel merito della recensione perché non l'ho scritta io, ma volevo solo segnalare questo particolare.
Ovviamente lo specchietto riassuntivo lo avevo visto ma io mi riferivo al fatto che in una rivista italiana non fosse in nessun modo posto in risalto, nel testo della recensione, che il gioco (una immersive sim isometrica) non fosse tradotto in italiano e mi sembrava che dal messaggio che ho scritto la cosa fosse chiara.
Guarda, non entro nel merito di quella recensione ma personalmente la troverei un'informazione ridondante. Per come vedo la questione, l'informazione è già presente nello specchietto, poi sta ovviamente al lettore effettuare le sue valutazioni. Te, legittimamente sia chiaro, ritieni che non sia accettabile l'assenza di localizzazione, mentre altri lettori potrebbero pensarla diversamente. Dal canto di TGM, però, l'informazione è stata fornita.
Vabbè ci rinuncio, avete ragione voi.
In ogni caso, e con questo chiudo la questione, in una rivista italiana il fatto che un gioco di questo tipo non sia tradotto in italiano E' UN DIFETTO GRAVE e pertanto andrebbe segnalato nella recensione e non lasciato ad un trafiletto microscopico.
Ultima modifica di Salfox; 30-05-22 alle 12:46
Non voglio convincere nessuno e non voglio avere ragione, sto solo spiegando quella che è la mia posizione (che non vuole essere quella dell'intera redazione, mi sembra chiaro). Inoltre non capisco tutta questa animosità e il voler alzare i toni a tutti i costi. Stiamo discutendo in tranquillità, no? Tra l'altro le discussioni ci permettono di effettuare eventuali aggiustamenti laddove possibile, e mi sembra che negli ultimi anni quando è stato possibile siamo venuti incontro alle vostre richieste. Se ci sono margini di miglioramento ogni critica è ben accetta.
Dal mio canto non ritengo l'assenza di una localizzazione un difetto grave, non in produzioni minori come Weird West perlomeno, dove immagino che sviluppatori/publisher abbiano preferito concentrare le poche risorse a loro disposizione in altri ambiti dello sviluppo. Senza considerare che questo tipo di giochi non vende in Italia come venderebbe in Germania (vista la presenza di una traduzione in tedesco), per esempio. Poi si potrebbe fare una riflessione sul perché non vendano (non vendono perché non sono tradotti o non sono tradotti perché non vendono?), ma il discorso sarebbe sì interessante ma lungo e complesso.
Ciao Salfox! Non ci importa di avere ragione, specie in un caso del genere. Quel che sottolinei ha senso ma, pur non potendocene certo vantare, forse anche noi ci siamo abituati a questa frequente mancanza, tanto da riportarla (puntualmente, va detto) in maniera didascalica e non per forza nel testo della recensione. Ogni redattore ha ovviamente la libertà di farlo, ma avendo coscienza che l'assenza della localizzazione in italiano, purtroppo, nel tempo ha interessato anche produzioni dal budget (o valore assoluto, uno per tutti Disco Elysium) maggiore di Weird West.
Qualche tempo fa ne discussi con uno sviluppatore indipendente (l'autore della serie Kingdom) che mi dimostrò con i suoi dati di vendita che localizzare un videogioco in italiano non conviene. Questa persona poi ha anche co-fondato il publisher indie Raw Fury, quindi non è il primo arrivato, ecco. Ovviamente si tratta di una singola esperienza di un singolo sviluppatore, ma fa comunque riflettere sul perché certi tipi di prodotti non vengano tradotti in italiano.
In soldoni le vendite in Italia dei suoi giochi rappresentano meno dell'1% del totale e i ricavi non hanno coperto i costi di traduzione. La serie ha avuto un moderato successo in tutto il mondo, quindi non si può dire che fossero giochi sconosciuti, perlomeno nell'ambiente indipendente, ma in Italia è stata un flop nonostante la presenza della traduzione.
Ripeto, è l'esperienza di un singolo sviluppatore/publisher, ma dovrebbe perlomeno far capire che non tutto è bianco o nero. Magari a volte c'è anche la volontà di tradurre, ma se poi i costi non vengono recuperati perché localizzare?
Ah, guarda caso il nuovo Kingdom Eighties che uscirà quest'anno non sarà tradotto in italiano.
Ciao Salfox.
Personalmente sono uno sviluppatore indie di giochi di nicchia, che comunque mi fanno campare la famiglia da 4 anni. Ho risorse minuscole, non ho alcun publisher, e tutti i miei giochi sono in inglese. Molti mi han chiesto perché non li traduco, visto che sono io stesso italiano e potrei farlo da solo.
Beh, la questione è che in 4 anni e mezzo ho venduto €2,142, pari a 352 unità di tutti i miei giochi.
Lordi.
Il mio gioco più grande pubblicato finora ha 800.000 parole da tradurre. Se fai due conti capirai bene che non è per non voler considerare il mercato italiano, ma supponendo di farlo e di vendere abbastanza copie da ripagare l'investimento del tempo e trarne profitto, dovrei più che decuplicare le vendite in Italia, portandole quasi a livello del Canada, dove evidentemente il problema della lingua non si pone.
Spero di averti spiegato in termini molto concreti perché molti sviluppatori, soprattutto indie, non sono in grado di fare quanto richiedi.
Ciao Picard, innanzitutto ti auguro tutto il meglio per i prossimi giochi che pubblicherai poi volevo dirti che secondo me il tuo discorso c'entra poco con il mio ragionamento. Comprendo e condivido quanto hai scritto sulla localizzazione dei giochi indie puri ma la cosa non si applica affatto ad un gioco come Weird West che è stato tradotto in dodici milioni di lingue TRANNE l'italiano. Il mio discorso è rivolto proprio a questo tipo di giochi che, ribadisco, non comprerò mai più per principio. Spero di avere chiarito meglio il mio pensiero, saluti.
Weird West ha venduto CIRCA tra i 4 e i 6 milioni di dollari, dal quale sottrarre varie cose, tra cui la percentuale di Steam che non posso per ragioni di NDA rivelare, ma che basta googlare un po' per trovare in giro (no, non è bassa).
Come l'ho calcolato? Ho visto per esperienza, mia e di altri, che l'1% del giocatori rilascia una recensione. Basta, a spanne, prendere il numero di recensioni e moltiplicarle per 100. Numeri enormi che io nemmeno vedo da lontano, ma bisogna vedere quante persone ha il team, quanto tempo ci ha lavorato, che asset hanno dovuto comprare... io sono da solo, loro no.
E, se dalle vendite han visto che non valeva la pena, c'è poco da fare. Io stesso ho speso 2000€ per far tradurre il mio gioco più piccolo come numero di parole in Giapponese, provando ad entrare in quel mercato, e ne ho ricavati 1400€, buttandone quindi via 600.
Magari loro potrebbero spendere 50-60k € per localizzare in Italiano... ma se ne ricavano in proporzione il 75% e ne perdono 1/4, sono decine di migliaia di Euro che potrebbero spendere in asset, o hardware. Non si manda avanti un'azienda, ahimé, ponendo le questioni di accontentare una nicchia della nicchia, per quanto importante (?) a livello mondiale. La maggior parte degli indie tradotti lo sono stati perché la community ha provveduto.
Piacevole sorpresa in edicola stamattina!
Però i ninja turtles in copertina!!
Ho dovuto accertarmi che fosse il numero giusto...
Mese scarico di titoloni, abbiamo approfittato per affiancare alla prova di Shredder's Revenge un approfondimento sulle tartarugone ninja nei videogiochi. Altra linea importante è quella su Lucasfilm e Monkey Island, ma Gilbert e Devolver Digital non sono ancora pronti a darci della ciccia buona per la cover story.
Oggi cmq lancio il numero qui e sui social.