E' un gioco matrix games della divisione slitherine...(in pratica quelli che escono a marchio slitherine sono i giochi più arcade del lotto...si sta parlando di manuali da 50 pagine e capibili con qualche trial and error a differenza dei big matrix che se non si studiano non si capisce nulla...).
Quindi gioco direi quasi immediato, il manuale serve magari per togliersi qualche dubbio, ma il tutorial spiega bene le basi del gioco.
Padroneggiare una partita e vincerla è un altro discorso...
E' il seguito di Vietnam 65, quindi guerra asimmetrica, il gioco non cerca di "simulare" le battaglie (è molto astratto, anche per non renderlo difficile), ma piuttosto dalla parte degli americani (non si possono usare i talebani) si deve utilizzare la strategia di "hearts & minds", quindi farsi amici i villaggi, portare gli aiuti umanitari, costruire strade, acquedotti, sminare ed equipaggiare un esercito autoctono filoamericano che possa mantenere la pace e l'amore per quando i portatori di democrazia se ne saranno andati...
Ci sono anche le elezioni e magari cercare di foraggiare il talebano più moderato...e ovviamente in tempo di elezioni c'è sempre più caos e aumentano le incursioni e gli attentati vari....
Accanto a questo c'è tutta la guerra al terrorismo, quindi si va dalle incursioni per distruggere i campi di papaveri, lotta ai vari signori della guerra pro talebani e fino ad arrivare alla più organizzata al qaeda...
Evitare che facciano "intimidazioni" nei vari villaggi pro americani, piazzare bombe ecc (il gioco è politically correct, non ci sarà mai il kamikaze o i tagliagole, però te lo lascia supporre...un attacco mordi e fuggi che ti sventra mezza base...è sicuramente un attacco bomba...come un convoglio di aiuti che salta senza neanche capire da dove stanno attaccando...).
La guerra asimmetrica è resa molto bene a mio giudizio perché l'intrinseca debolezza dei talebani a livello di equipaggiamento è compensata dalla loro capacità di attaccare e sparire, quindi c'è tutta la ricerca coi droni, intelligence...se i pippottini non li ammazzi tutti e li lasci scappare tornano prima o poi...
Infine la valuta del gioco per acquistare le unità sono i political points...se si va in negativo (e sono sufficienti perdite eccessive, oltre eventi vari come ospedali bombardati per errore, ecc si perde l'appoggio politico e dopo tot turni in negativo arriva il game over).
Il gioco a differenza del suo predecessore ha una quindicina di campagne ben precise, ma il fulcro del gioco è probabilmente lo skirmish...in pratica una mappa che si crea a random e con le impostazioni di default bisogna arrivare al turno 60 con un certa grado di influenza positiva nei confronti della popolazione, tenendo però conto che al turno 50 gli americani si ritirano e l'esercito autoctono filoamericano deve mantenere il controllo...
Lo trovo molto bello, purtroppo il comparto grafico non è il massimo (meglio un buon 2d che uno scarso 3d, le tempeste di sabbia sembrano liquide...il motore è pure pesantino, giochi del genere dovrebbero girare anche sulle caffettiere). Il comparto audio invece è carino, buone musiche ed effetti.
Però in definitiva promosso a pieni voti e la stampa del settore ne parla molto bene...
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