così? perso per sempre come lacrime nella pioggia? manica di filistei.
kenshi è uno dei peggiori giochi migliori di sempre. definibile tra "mount & blade e rimworld hanno un figlio non molto sveglio" e "the sims: post-apocalypse - katana edition". è pieno di bug, è rozzo, è sgraziato, pieno di feature lasciate a metà, con controlli discutibili, impiega secoli a caricare e ha una resa estetica del decennio scorso nonostante arranchi terribilmente. e tiene incollati allo schermo per ore.
non è difficile come sembra o come qualcuno dice, il lato della sopravvivenza scompare dopo i primi minuti (e sono alla ricerca di mod adeguati per risolvere il problema ma questa è questione di gusti) e presto si impara a scegliere i propri combattimenti, decisamente non è un "oh guarda, un minacciosissimo insetto gigante che razzola nel deserto, è il primo nemico che vedo, di sicuro posso ucciderlo a occhi chiusi": "[30 secondi dopo] you died!". da lì in poi è tutto un girovagare, evitando pattuglie, intercettandone altre, alla ricerca dell'automiglioramento, di equipaggiamento migliore, di una nuova sfida o di un posto su cui costruire qualcosa da chiamare "casa".
poi comincia tutta la fase dell'outpost, con ricerca, produzione, agricoltura, estorsioni, invasioni, attacchi continui alle mura, fiocine in faccia, una cinquantina di uomini-pesce che paiono venire fuori dalle fottute pareti e tante simili amenità.

è il primo del genere "losing is fun" che apprezzo.