Il concetto è quello di evitare il rush...e su questo astrattamente è un bene...non conta l'ampiezza di un impero, ma la sua qualità...
Insomma conta di più costruire centri di ricerca che spammare nave coloni in giro per l'universo.
Su questo sono d'accordo perché è una delle debolezze dei 4x spaziali...che all'inizio ti mettono l'ansia dell'espansione, dell'accaparramento ad ogni costo, tralasciando tutto il resto...solo dopo essersi allargati fino a quanto il vicino ce lo permette, iniziare a sviluppare il resto....ecco questa era una meccanica non buona...
Il problema è che è ancora un concetto grezzo, sicuramente verrà raffinato con i futuri DLC....ad esempio in CK2 col nuoco conclave più si è grossi e più si hanno problemi di stabilità interna (dicasi che nel concilio dei decisori ci devi mettere non gente meritevole, ma i tuoi vassalli più influenti, anche se sono capre....pena malcontento e intrighi...).
In chiave sci-fi primo o poi si arriverà a qualcosa del genere anche per stellaris....perché ad oggi non è ricreabile il romanzo che chiaramente insegue stellaris come filosofia di gameplay....e cioè la piccola fondazione che sconfigge l'impero....ma non militarmente, ma a causa dell'impero stesso che è incapace di mantenersi a causa dei problemi interni di cerchiobottismo e mire personali...
E' questo il middle game che manca in stellaris...beghe interne da dover gestire...dove non per forza essere grosso ti pone in una situazione di vantaggio...