Minchia l'editoriale di cui parla è qualcosa di delirante, roba da boomer livello 100 che potrebbe essere scritto su Il Giornale
Minchia l'editoriale di cui parla è qualcosa di delirante, roba da boomer livello 100 che potrebbe essere scritto su Il Giornale
l'editoriale perfetto per una rivista di videogiochi
"When the Dream Creature waves, sometimes I wave back!" "What doesn't kill you, makes you... stranger."
花は桜木人は武士 - hana wa sakuragi, hito wa bushi - tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
animeList - Backloggery - AO3
Stava meglio come post su J4S che come editoriale
intanto ne parlano
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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Sono andato a leggerlo l'editoriale.
Penso volesse essere ironico ma abbia ottenuto un discorso elitista un po' sgraziato
Ho visto il video, editoriale folle
Restarting
Letto l'articolo.
All'inizio pensavo andasse a parare sul "smettete di giocare le ladrate per smartphone o la roba col gambling perché han rovinato il gaming".
In quel caso gliel'avrei appoggiata e il tono un po' elitario lo si può interpretare come l'iperbole di chi è esasperato dalla situazione.
Invece sceglie l'argomento più debole che è la facilità e la semplificazione del gameplay.
Non è un argomento senza merito eh, però qui sono meno d'accordo e penso che invece l'elden ring continuerà ad esistere, seppure in una nicchia, di fianco al resto.
Sono ben altri i drammi del gaming che diventa mainstream, tipo monetizzazione predatoria, l'attenziona morbosa dei media e dei social media.
Una considerazione semi scherzosa che faccio sempre è che un tempo ci lamentavamo che le ragazze non si cagavano il gaming.
Adesso le ragazze sono gamer e... per dio fatemi tornare indietro
Han fatto crescere quel mostro che è il mercato mobile e ora fanno i miliardi sventolando le tette su twitch e chiamandosi gamer.
Non tutte eh, ci mancherebbe... ma la cosa mi ha sempre fatto ridere, be careful what you wish for.
La cosa peggiore dell'articolo è il pass per disabile per quello che ha raggiunto il livello 1345 di Candy Crush, è inaccettabile e totalmente fuori luogo.
Restarting
Qui sul forum ho visto gente bannata per molto menoNon sto assolutamente facendo razzismo videoludico, sia chiaro. Ho anche amici che giocano a Candy Crush. Non mi permetterei mai di discriminarli, anzi lasciando sul cruscotto dell’auto lo smartphone con una sessione al livello 1345 del capolavoro di casa King, dovrebbe esser loro permesso parcheggiare sul posto riservato ai disabili.
Vabbè è black humor, anni fa non ci avrebbe badato quasi nessuno. Col perbenissmo di oggi qualsiasi battuta politicamente scorretta diventa un dramma. Per me non è certo un problema, a lasciare perplessi è la banalità disarmante dell'editoriale che è un inno qualunquista ad una sorta di elitarismo dei bei tempi andati. In pratica una chiacchiera da bar sport del livello più basso. Fa strano che l'abbiano lasciato passare come editoriale.Originariamente Scritto da Angels
E lo noto persino io che oramai ho le mie decadi alle spalle e di giochi moderni riesco ad apprezzarne si e no uno su dieci.
Vabè ma quel coso li è la versione del discount di Gameromancer
Il tono è chiaramente iperbolico, dai.
Mi pare anche chiaro che non sta realmente dicendo, da scrittore su una rivista di videogiochi, di smettere di giocare.
E' uno sfogo.
La battuta è un po' di cattivo gusto per un articolo ma amen.
Mi sembra più interessante discutere nel merito dell'articolo.
Il merito dell'articolo è un po' difficile da decifrare, dovendo togliere le iperboli e gli sfoghi.
Il punto sarebbe che la diffusione del casual gaming ucciderà il mercato dei giochi veri? Boh mi sembra una profezia che gira da tempo e che si è rivelata abbondantemente falsa.
Pure lo sfogo non lo capisco: è pieno di giochi di merda? Sì, ma è anche pieno di ottimi giochi, basta ignorare i primi e giocare i secondi. Davvero non riesco ad estrarre un punto valido, soprattutto considerando che è un editoriale di una rivista di videogame.
Se poi il punto era fare un pezzo arguto e sagace con sprazzi di pungente ironia, beh lì allora il problema è proprio il non saper scrivere.
Se qualcuno si diverte con i giochi casual non c'è nulla di male, ognuno si diverte come vuole, c'è chi si diverte con Elden Ring e chi con Candy Crush, e non capisco perchè per i primi debba essere un problema come si divertono i secondi.
Restarting
Il suo discorso è che il gaming in toto è destinato a diventare candy crush.
Concordo pure io che è un'esagerazione, non è successo finora e non penso succederà nell'arco della nostra vita.
C'è un trend generale degli ultimi 10-15 anni che va verso una maggior accessibilità e uno skill floor più basso?
Sì.
E' ovvio che ci sia, perché il gaming è diventato sempre più mainstream e non puoi aspettarti da una casalinga che impari le combo di street fighter come quelli dell'Evo o che impari a lasthittare su Dota.
Ciò non significa che sparisca il target del giocatore che vuole più sfida, dell'old gamer, del ragazzino che vuol diventare pro e segue lo streamer pro.
Quest'ultima categoria in particolare, non solo non sparisce, ma credo stia aumentando e manterrà vivo il mercato dei nuovi csgo, dota e quello che sarà.
Il pro gaming è in ascesa e dubito che l'apice sarà la finale mondiale di candy crush.
Altro trend positivo degli ultimi 15 anni è stata la (ri)nascita degli indie, gente che con 3 programmatori e 2 spicci crea roba che affascina milioni di persone.
Proprio come negli anni 80.
Ora forse ci avviamo verso un'inflazionamento ed è un problema, ma è destinato ad accadere ciclicamente.
Insomma, c'è tanta merda ed il prezzo da pagare per andare mainstream è stato alto, però c'è anche tanta roba positiva che non mi sembra destinata a sparire nel medio termine.
Poi quel che succede fra 50 anni nessuno lo sa.
E' semplicemente il discorso di un boomer "si stava meglio quando si stava peggio", applicato al mondo videoludico che derubrica qualsiasi cosa "nuova" (che poi il paragone con Candy Crush fa capire che si rimane al 2000 o giù di li). Una sorta di "ossessione per il politicamente corretto" applicata a questo contesto.
Magari poi quando esce il gioco un po' più autoriale viene considerato una merda dagli stessi
Esatto. Quello che dice non è un'esagerazione, è una posizione chiaramente smentita dai fatti.
... che è appunto una "sparata da bar" e niente altro. Fa specie che una roba del genere sia finita nell'editoriale di una rivista di videogiochi. Se poi quello è davvero il suo pensiero fa specie che lui sia arrivato a lavorarci su una rivista di videogiochi.
Se poi vogliamo partire col discorso del casual fa bene/male all'industria, la sostenibilità dei tripla A, la difficoltà dei giochi etc. etc. la cosa diventa più complessa e ci sarebbe parecchio da dire ma quell'editoriale come già detto da qualcuno non è altro che un "si stava meglio quando si stava peggio" e c'è davvero poco da aggiungere.
Qualcuno ha approvato l'articolo?
Anche facendolo passare per articolo giusto per farsi notare che pubblicità potrebbe portare a TGM? Al massimo potrebbe attirare gente che la pensa come lui per poi rendersi conto che si è tratta di un caso isolato.
hanno tolto la frase sui disabili dall'articolo
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