Originariamente Scritto da
pity
Francamente finché la birra e buona me ne importa relativamente se sia artigianale o industriale.
Nello specifico, non bevo una Grimbergen da almeno tre anni ma era già di Carlsberg e non so se l'ho mai bevuta prima, ne ho un ricordo dignitoso.
Però sta montando questa guerra filosofica contro Birra del Borgo, Toccalmatto, Ducato, Hibu che non condivido minimamente. A parte il caso del Birrificio del Ducato, che per mesi ha nascosto la cessione presentandosi comunque ai festival artigianali, non capisco perché odiare o smettere di bere birre di questi marchi.
La Reale di BdB continua ad essere un'IPA molto piacevole nonostante sia in mano ad AbInbev., stessa cosa per la Reale Extra. Se Ducato riuscirà ad abbassare i prezzi esorbitanti delle sue birre (in relazione alla qualità e soprattutto alla concorrenza), proverò con piacere altre cose e tra l'altro Duvel è un gruppo industriale che non fa schifo al piscio come tanta roba che si trova nei supermercati
Posso capire gli esercenti delle birrerie ma tra gli altri c'è davvero chi pensa sia sostenibile un modello artigianale duro e puro così esteso in un paese il nostro? C'è addirittura un discreto numero di persone che vorrebbe un movimento artigianale a km0, il non plus ultra dell'insostenibilità
Il movimento artigianale è bello e affascinante ma sono pochi i birrifici di successo, soprattutto in Italia. Sono molti di più quelli che producono birre mediocri a prezzi alti o quelli che spariscono dopo poco causa problemi finanziari.