Re: I pericoli della pirateria domestica
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alezago88
Comunque gli aggiornamenti automatici di win 10 si possono disabilitare
Il problema di fondo non è quello...
Re: I pericoli della pirateria domestica
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GeeGeeOH
Il problema di fondo non è quello...
Sicuramente, ma visto che ho letto che non si possono disattivare ho semplicemente detto che si può fare
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Re: I pericoli della pirateria domestica
Che SQL ogni tanto non parta per motivi ignoti accade pure su Windows 7 :sisi:
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Lord_Barba
Che SQL ogni tanto non parta per motivi ignoti accade pure su Windows 7 :sisi:
Però usare Windows 10 come server un po ve la cercate, e ve lo dico io che odio Unix
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
Mdk
Però usare Windows 10 come server un po ve la cercate, e ve lo dico io che odio Unix
Esistono software gestionali che si appoggiano a SQL usati da piccoli negozi con, magari, solo un PC.
Difficile mettere un server apposito con SQL e connettere il PC come client.
Re: I pericoli della pirateria domestica
Infatti volevo chiederlo......ma su sti pc da cassa che dovranno usare 2-3 programmi non si può mettere un bel linux?
Re: I pericoli della pirateria domestica
Non vogliono passare da una versione all'altra di windows, figurati a linux...
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
Kayato
Infatti volevo chiederlo......ma su sti pc da cassa che dovranno usare 2-3 programmi non si può mettere un bel linux?
:rotfl:
io aspetterei l'anno di linux, ormai alle porte
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
GeeGeeOH
Non vogliono passare da una versione all'altra di windows, figurati a linux...
Più quelli che non vogliono Linux mi sa che la colpa più spesso è del tecnico che preferisce windows. Ovviamente ripeto, su macchine che utilizzano al massimo 2 programmi in croce.
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
Lord_Barba
Esistono software gestionali che si appoggiano a SQL usati da piccoli negozi con, magari, solo un PC.
Difficile mettere un server apposito con SQL e connettere il PC come client.
Roba nata negli anni 90 che oggi potrebbe benissimo girare su un Raspberry 3, ce li avranno 35€ da investire sti negozi?
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
Mdk
Roba nata negli anni 90 che oggi potrebbe benissimo girare su un Raspberry 3, ce li avranno 35€ da investire sti negozi?
Hai a che fare con pochi software gestionali, eh? [emoji848]
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
Lord_Barba
Hai a che fare con pochi software gestionali, eh? [emoji848]
Purtroppo più di quelli che vorrei vedere, e sono nel pubblico, quindi prendiamo veramente il peggio del peggio... cioè, roba in desktop remoto con risoluzione fissa che anche se ingrandisci le finestre non cambia niente.. oppure come dicevo prima, gestionale "web" ma solo su IE e con certe risoluzioni, o un altro che gira di nuovo solo su IE sfruttando qualcosa come 3 o 4 iframe per ogni pagina (e non vi dico l'abbinamento di colori)
E ti parlo da sviluppatore di gestionali, web ovviamente, perchè devo impegnarmi a far girare i miei programmi su Rasp (o VPS poco più potenti) quando poi alla fine la gente compra sempre e comunque le peggio porcate raccomandate dal cugino?
Re: I pericoli della pirateria domestica
mi ha chiamato uno che doveva copiare dei file da un disco di rete al suo pc, file per un totale di 2.6 giga e non poteva perché lo spazio sul disco locale era finito.
ha un SSD da 512 giga e ha finito lo spazio.
mi collego (perché a guidarlo a voce non ce la faccio, ho preso la polomonite). svuoto il cestino e... 88 giga liberi.
OTTANTOTTO!
con pulizia disco siamo arrivati a quasi 100 giga liberi.
posso capire che "pulizia disco" sia sconosciuto ai più ma cazzo svuotare il cestino no?
un altro mi ha chiamato perché il pc mostra la scritta "no operating system found" con sotto scritto press any key to continue e mi dice "c'è scritto premere un tasto per continuare ma quale tasto? io premo invio e non succede niente"
in 3 secondi il pc si è riavviato e tutto a posto.
la ditta per cui lavoro da 3 settimane è subentrata ad un'altra ditta nell'assistenza ad una piccola impresa.
tempo fa mi dissero che esistono 2 gradi di paranoia, totale e insufficiente.
a parer mio esiste anche il grado "inutilmente esagerata".
chi gestiva l'assistenza di prima ha impostato il server in modo assurdo.
ha ovviamente disabilitato gli aggiornamenti sul server, così ora RDP verso il server non funziona più perché i client hanno una versione che usa un livello di criptazione diverso da quello sul server e quando fai un server virtuale con esxi magari RDP è il caso di usarlo.
ha nascosto tutte le condivisioni. a scrivere \\<IP DEL SERVER> non si vede nulla, per accedere alle cartelle condivise si devono creare unità di rete che puntano ovviamente al server con il nome della condivisione e il simbolo $ o non funziona (e ora come ora non sono abbastanza lucido da ricordare come fare).
il cliente finale ha un nas per i backup. anche li non ci sono condivisioni aperte ma mi va bene. pure io da altri clienti ho fatto così, non è il server che scrive i backup sul nas, è il nas che va a prendersi i dati dalle condivisioni del server così freghi i ransomware.
solo che con le condivisioni fatte a quel modo non ce la fa. e l'ho scoperto giovedì quando mi hanno chiesto di recuperare una cartella accidentalmente cancellata.
dicevo paranoia inutilmente esagerata?
per accedere al nas ha cambiato la porta ip, tutti i nas per accedere all'interfaccia web si mette il cacchio di IP in un browser qualsiasi e va. al massimo dopo all'ip puoi scrivere :80 o :8080
no, l'ha cambiata e non ha lasciato traccia di quale abbia usato.
per fortuna non ha pensato di chiudere la porta 21. ci accedo in FTP e... nulla. vuoto. c'è giusto un file <NOME SERVER>.VHD datato settimana scorsa che però... son 4 mega.
con chi si sarà incazzato il cliente finale?
Re: I pericoli della pirateria domestica
Re: I pericoli della pirateria domestica
Citazione:
Originariamente Scritto da
vittorio.75
mi ha chiamato uno che doveva copiare dei file da un disco di rete al suo pc, file per un totale di 2.6 giga e non poteva perché lo spazio sul disco locale era finito.
ha un SSD da 512 giga e ha finito lo spazio.
mi collego (perché a guidarlo a voce non ce la faccio, ho preso la polomonite). svuoto il cestino e... 88 giga liberi.
OTTANTOTTO!
con pulizia disco siamo arrivati a quasi 100 giga liberi.
posso capire che "pulizia disco" sia sconosciuto ai più ma cazzo svuotare il cestino no?
un altro mi ha chiamato perché il pc mostra la scritta "no operating system found" con sotto scritto press any key to continue e mi dice "c'è scritto premere un tasto per continuare ma quale tasto? io premo invio e non succede niente"
in 3 secondi il pc si è riavviato e tutto a posto.
la ditta per cui lavoro da 3 settimane è subentrata ad un'altra ditta nell'assistenza ad una piccola impresa.
tempo fa mi dissero che esistono 2 gradi di paranoia, totale e insufficiente.
a parer mio esiste anche il grado "inutilmente esagerata".
chi gestiva l'assistenza di prima ha impostato il server in modo assurdo.
ha ovviamente disabilitato gli aggiornamenti sul server, così ora RDP verso il server non funziona più perché i client hanno una versione che usa un livello di criptazione diverso da quello sul server e quando fai un server virtuale con esxi magari RDP è il caso di usarlo.
ha nascosto tutte le condivisioni. a scrivere \\<IP DEL SERVER> non si vede nulla, per accedere alle cartelle condivise si devono creare unità di rete che puntano ovviamente al server con il nome della condivisione e il simbolo $ o non funziona (e ora come ora non sono abbastanza lucido da ricordare come fare).
il cliente finale ha un nas per i backup. anche li non ci sono condivisioni aperte ma mi va bene. pure io da altri clienti ho fatto così, non è il server che scrive i backup sul nas, è il nas che va a prendersi i dati dalle condivisioni del server così freghi i ransomware.
solo che con le condivisioni fatte a quel modo non ce la fa. e l'ho scoperto giovedì quando mi hanno chiesto di recuperare una cartella accidentalmente cancellata.
dicevo paranoia inutilmente esagerata?
per accedere al nas ha cambiato la porta ip, tutti i nas per accedere all'interfaccia web si mette il cacchio di IP in un browser qualsiasi e va. al massimo dopo all'ip puoi scrivere :80 o :8080
no, l'ha cambiata e non ha lasciato traccia di quale abbia usato.
per fortuna non ha pensato di chiudere la porta 21. ci accedo in FTP e... nulla. vuoto. c'è giusto un file <NOME SERVER>.VHD datato settimana scorsa che però... son 4 mega.
con chi si sarà incazzato il cliente finale?
Facilmente il tipo che ha configurato sta roba ha avuto dal cliente le specifiche :
Massima sicurezza possibile senza spendere troppo.
ET voilà
500px.com/andream
Re: I pericoli della pirateria domestica
Mi è arrivata una mail da Intesa Sanpaolo (che ovviamente non è la mia banca) con questo oggetto:
"Per continuare a utilizzare i nostri servizi è necessario simulare in questo momento"
:asd:
Re: I pericoli della pirateria domestica
Re: I pericoli della pirateria domestica
Citazione:
Originariamente Scritto da
Firestorm
Facilmente il tipo che ha configurato sta roba ha avuto dal cliente le specifiche :
Massima sicurezza possibile spendendo meno del minimo indispensabile.
ET voilà
fixed :snob:
Re: I pericoli della pirateria domestica
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kayato
Mi è arrivata una mail da Intesa Sanpaolo (che ovviamente non è la mia banca) con questo oggetto:
"Per continuare a utilizzare i nostri servizi è necessario simulare in questo momento"
:asd:
hai tirato fuori la meg ryan che è in te?
Re: I pericoli della pirateria domestica
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Originariamente Scritto da
vittorio.75
per accedere alle cartelle condivise si devono creare unità di rete che puntano ovviamente al server con il nome della condivisione e il simbolo $ o non funziona (e ora come ora non sono abbastanza lucido da ricordare come fare).
Opzione "connetti unità di rete" in Esplora Risorse.
Se intendevi invece dire come cambiare le condivisioni: Gestione computer -> Cartelle condivise > Condivisioni -> rinomina quelle che ti interessano
Ai corsi di formazione mi fu spiegato che il "$" finale va usato solo per scopi amministrativi; chissà i casini he non hai ancora scoperto dovuti all'uso di un carattere speciale nei percorsi :chebotta:
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Originariamente Scritto da
vittorio.75
solo che con le condivisioni fatte a quel modo non ce la fa. e l'ho scoperto giovedì quando mi hanno chiesto di recuperare una cartella accidentalmente cancellata.
Mi chiedo se quelli di prima hanno mai testato il sistema o hanno fatto finta di niente.