A me lo ha detto pure un tecnico da cui avevo portato il PC: "Eh poi oltre a *problema* c'è il fatto che su un disco da un tera hai solo 100 giga liberi, dovresti togliere un po' di roba"
A me lo ha detto pure un tecnico da cui avevo portato il PC: "Eh poi oltre a *problema* c'è il fatto che su un disco da un tera hai solo 100 giga liberi, dovresti togliere un po' di roba"
la cartella desktop è sotto la cartella utente, quindi l'indicizzazione se è attiva la analizza per forza
Ultima modifica di Artyus; 25-10-17 alle 18:59
--------------------------------------------------------------------
MyBlog: Solo x Gioco - Racconti di un Giocatore in Solitario
--------------------------------------------------------------------
Since 12-07-2002 +4.719 messaggi
--------------------------------------------------------------
"The man in black fled across the desert and the
gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
--------------------------------------------------------------
premettendo che è un'emerita stronzata, quello della pienezza del disco... ma se uno avesse tipo poca ram e lo swap della memoria sul disco e questo fosse pieno? Magari sentirebbe il tic-tic del disco, si riempe fino all'orlo dello swap e per avviare i programmi non ne trova vuota e dice che non c'è spazio...
l'ho buttata lì, eh, che non uso memoria virtuale sul disco sarà un decennio
- - - Aggiornato - - -
avevo 30Mb di HD sull'Amiga ed ero un nababbo!
Mio cugino, con problemi mentali, scaricava tutto sul disco di sistema lasciando l'altro disco vuoto. Manco più gli aggiornamenti si potevano installare, Windows dava errore. Sistemarlo un incubo
Beh, se hai poca RAM e ti swappa su disco, a meno che il disco non sia un SSD, rallenta abbestia a prescindere, pure se è vuoto, per definizione (velocità del disco << velocità della RAM). Poi se il disco è pieno semplicemente non può swappare, per cui se finisce la RAM i programmi manco te li apre, ti darà un errore di out of memory...
DK
Anche con un SSD, se la RAM finisce, son dolori.
Quindi il trucco è non riempire il desktop di cartelle e file
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
A me all'inizio fu insegnato che il desktop era fatto per mettere le scorciatoie a programmi, file e cartelle più usati...
nah, i più lo usano nel significato letterale la scrivania, coperta di ogni puttanata
Sarà un caso che KDE Plasma (ambiente desktop per Linux) funzioni come la vecchia Home di Android ovvero puoi mettere widget e collegamenti ma non file e cartelle (c'è però un widget per mostrare /home/utente/Scrivania)?
Telefonata di venerdì 20.
cliente studio medico odontoiatrico “ciao, senti mercoledì 25 ci portano il <NOME SOFTWARE CHE NON HO MAI SENTITO NOMINARE E NEMMENO HO MAI VISTO QUI>, il programmatore sarà qui alle 9,30. puoi venire anche tu?”.
vado.
Il tizio mi dice che il software può essere installato sul server e che ha bisogno di una chiavetta hardware per controllo antipirateria, alché gli dico “qui il server è windows ma gira su ESXI, devo prima far vedere la chiavetta a ESXI per poi montarla sulla macchina virtuale windows del server”.
mi guarda come se fossi un alieno “ah guarda, io server non ne so nulla”.
la cosa non mi stupisce. Ho già conosciuto programmatori che non sanno nemmeno installare un mouse usb.
Accedo al server con RDP. Avvio Vsphere client, faccio quel che serve per la chiavetta. Copio il cd che mi ha dato su una condivisione. Installo. Avvio il software. Questo si siede al posto mio e inizia a configurare il tutto.
Informazioni un po’ del cazzo, roba che potevo fare pure io copiando le informazioni dal biglietto da visita del cliente.
Finisce e sorridente “bhe funziona abbiamo fatto”.
io “no, lo abbiamo messo sul server, ora lo dobbiamo mettere sui client”.
lui “ma è qui”.
chiudo rdp e lo installo, alla schermata in cui chiedeva se installarlo come server o client scelgo client e lui “no no, sempre server si deve fare”.
ora sono io che lo guardo come se fosse un alieno.
Lo ignoro e proseguo con l’installazione client, quando richiesto inserisco l’ip del server. Avvio il software e funziona.
Io “ora passiamo agli altri computer”.
installo sugli altri. Arriva lui che carica una pratica di test e LUI CHIEDE A ME “ma ora questa la troviamo anche sugli altri pc?”.
io “presumo di si”.
bhe era si.
Arriva il cliente, gli viene mostrato il software, è contento, finito il tour del software io chiedo al presunto programmatore “come faccio il backup dei dati?”.
Questo mi guarda come se gli avessi chiesto l’anima del suo primogenito e fa “non lo so, non me l’ha mai chiesto nessuno”. Vien fuori che è solo un agente e che il software viene sviluppato in Spagna, chiama quello che è davvero il programmatore ma… questo da buon spagnolo parla solo spagnolo. Quindi per mostrarmi come fare i backup accede da remoto e facciamo il tutto.
L’agente vende questo software in Italia da 3 anni e nessuno gli ha mai chiesto come fare il salvataggio dei dati e stiamo parlando di dati medici.
Andiamo bene.
i dati medici devono venire conservati indefinitamente (anche dopo che il paziente è deceduto, fino alla fine dei tempi), quindi prima vanno perduti accidentalmente e meglio è
quando erano cartacei, li mettevano sempre negli interrati, così ogni tanto si allagava e si liberava l'archivio
poi sono arrivati gli ingegneri come me, hanno installato le pompe antiallagamento e così l'asl ha dovuto affittare interi capannoni per conservare cartelle di persone anche decedute da decenni...
(e no, la cartella clinica elettronica ancora non c'è, perchè in quella mica puoi inserire un foglio con la data dell'altro ieri alla bisogna...)