Discorso interessante. Nei libri fra i vari rigranziamenti Martin ne inserisce anche uno ad un tipo (di cui non ricordo il nome ma vabbè) per averlo convinto a mettere i draghi... Ora Martin è un grande appassionato e conoscitore di Tolkien, è molto probabile che l'idea iniziale delle Cronache sia partita sia come sappiamo con forti richiami e riferimenti storici (Stark vs Lannister come York vs Lancaster) sia con l'idea di fare un fantasy a "basso profilo", seguendo appunto, come molti altri prima di lui, la "scia" di Tolkien cioè di un mondo di magia dove però la magià quasi non c'è o viene molto centellinata... secondo me il fatto di aver alla fine resistito a questa facile tenzione è un grande merito che gli va ascritto. Sarebbe stato come sancire ulteriormente che se vuoi fare un fantasy serio bisogna che questo non sembri troppo fantasy, se cominci a mettere draghi, sacerdotesse, non morti, sbalzi temporali (quest'ultimi che personalmente detesto) gente che cambia faccia etc chiaramente stai rischiando perchè il pericolo di scendere nell'ingenuo o nel grossolano è fortissimo (ed infatti ci sono delle cadute di stile sia nei libri che di rimando nella serie tv) ma se alla fine sei riuscito a convincere sia il grande pubblico che la critica "con tutta questa roba" allora vuol dire hai fatto veramente qualcosa di notevole, destinato a durare, io la penso così.