Mi ritengo appassionato di cyberpunk, ma lo sono diventato attraverso altri media piuttosto che la lettura. Videogiochi, film, fumetti, giochi di ruolo (sì, il mitico Cyberpunk 2020 della Stratelibri)... Poi ok sarà pure opinabile cosa sia cyberpunk e cosa no, ad ogni modo da chi ha il merito di aver inventato il genere forse mi aspettavo qualcosa di diverso.
Questo Neuromante l'ho letto con colpevolissimo ritardo. Se da un lato alcune idee sono pure stupefacenti, soprattutto se si tiene conto di quando è stato scritto (gli innesti, la rete, ecc ecc), dall'altro mi è sembrato fumosissimo: trama debole, descrizioni e narrazioni che ho fatto fatica a seguire in più di un'occasione (a livello di avere difficoltà a capire CHI sta facendo COSA, DOVE e PERCHÉ), un linguaggio spesso pesantissimo che non porta nulla (le sequenze nella rete soprattutto, e non sono poche). Forse l'essermi abituato a un cyberpunk già "sgrezzato" e ripulito non me lo ha fatto apprezzare a dovere, ma la voglia di rileggerlo o provare un altro romanzo della cosiddetta "trilogia dello Sprawl" in questo momento è pari a zero.
Qualcuno che lo ha letto o ha letto altro di Gibson? Che ne pensate?
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