Bon, ho deciso che ne scrivo anche qui se qualcuno non ha visto il post su Facebook, perché questo romanzo è straordinario.
Rivera, che vive allevando serpenti, entra nel mondo della pornografia d'arte, e diventa quasi inconsapevolmente una star.
Toh, la trama è quella, più o meno. Molto meno, a dire la verità.
Il libro di per sé è una bomba a mano. Vitalissimo (ma anche funereo, anzi funebre), originale, affilato come un rasoio, una voce di una sicurezza imperiosa che racconta una storia che ha ambizioni lontanissime dai racconti familiari e ombelicali di tanta narrativa. Echi sudamericani, ma molto di più, e molta personalità.
Tanto cinema. Tanta bellezza.
Strepitoso.
"E quell'idea gli mise in testa che gli uomini guardano una cosa sola, fino alla morte. Poi se ne vanno credendo di aver guardato tutto, ma in realtà, in tutta la loro vita, hanno guardato in una sola direzione".