Ossignùr, leggo talmente tanto che di alcuni mi ero scordato pure dell'esistenza ( né mi ricordo altro se non il titolo )! Però, ricordo che Una testa mozzata in particolare mi fece davvero cagare
In ogni caso, s'impone una riletta almeno dei migliori (escludo Il lercio ché è un capolavoro , fa categoria a parte e l'ho letto almeno 5 volte)
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Ultima modifica di bellisimo; 16-12-17 alle 19:06
Mi consigliate qualcosa da caricare sul kobo di mia madre?
Sì è divorata qualche Steinbeck nelle ultime settimane, ma vorrei darle qualcosa di più recente e adatto a una donna di mezza età
Niente "sparatorie" o "storie che non stanno né in cielo né interra" AKA fantasy
Grazie
L'appena citato Irvine Welsh!
No scherzo, neh
Manfredi è un autore che le potrebbe piacere?
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Dipende dai racconti.
Leggete tutta colpa dell'acido che è molto meglio, e il racconto finale che è un miniseguito di colla è un capolavoro.
E il racconto che dà titolo alla raccolta fa straghignare
Letto tutto Welsh dal giorno dopo che è uscito ogni singolo libro. Tutta colpa dell'acido è una buona raccolta, ma, imho, il Welsh dei racconti è sempre minore di quello dei romanzi.
Come il Welsh di ora , degli ultimi anni, è sempre minore, ahimè, di quello precedente...
Anche l'ultimo romanzo ha disintegrato quel momento che era Begbie...
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welsh coi racconti, per quel che ho letto, non è buono. Lui poi è palesemente prolisso, libri di 600 pagine (e più, visto che i suoi romanzi sono proprio dei tomi e in formati minori ne verrebbero 850) in cui impiega 150 pagine per descrivere tra un insulto e l'altro la vita misera dei suoi protagonista, roba che altri scrittori liquidano con "ha fatto questo e quello, ciao". Non va bene per i racconti.
imho perché ho letto solo acid house che sembrava la raccolta d'esordio di qualcuno o una raccolta postuma con il peggio mai uscito.
e che piace a tua madre? Una donna di mezz'età mi fa pensare che sia tutta a modino e rida se uno scrive cazzo, ma non vuol dire perché ci sono donne di mezz'età che sono passate per gli anni settanta e si sono scopate e fatte l'impossibile, non tutte li hanno passati andandosi a prendere il gelato con il fidanzato (tipo alcune mie parenti)
e io segno...
Secondo me il disagio che descrive è esistenziale e non necessariamente legato a quel periodo lì. La spersonalizzazione che descrive in Glamorama (portata così all'eccesso da generare cloni dei personaggi stessi) e l'ossessione per l'apparire non sono molto diverse da quelle generate dal mondo contemporaneo, dove sono invece i social e internet il vero cancro del mondo.
Per non parlare di Lunar park, completamente diverso, sia per stile che per tematiche, da tutti gli altri, con un finale indimenticabile.
mettetevi d'accordo, ché mica posso prenderli tutti!
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A mia madre piace:
- tutti i libri dell'ispettore Maigret di George Simenon (gialli ma senza sparatorie)
- tutti i libri di A.J. Cronin (se le piace Steinbeck dovrebbe piacergli anche Cronin, il più bello per cominciare è "E le stelle stanno a guardare")
- "I pilastri della terra" di Ken Follett
- tutti i libri di John Grisham (genere legal-thriller)
In b4 "esatto, mia madre è proprio una di quelle! "