Dopo Le correzioni e Libertà un altro capolavoro di Franzen. Purity è un libro che farà discutere, alcuni diranno che è noioso, altri che sono meglio le Correzioni, altri ancora diranno che Franzen è sopravvalutato. Per me è il top. Ogni volta che arrivo alla fine di un suo libro provo un immenso senso di soddisfazione sia per la qualità della scrittura dell'autore, sia per la costruzione della trama, sia per i contenuti, così tanti che è difficile condensare in poche righe di commento i numerosi temi trattati. Cercherò di farlo con un minimo d'ordine.
Prima di tutto Purity è un romanzo sulle persone, sul delicato rapporto tra padri/madri e figli, sui rapporti amorosi, sul sesso, sull'odio, l'amicizia e la morte. Franzen è bravissimo (come Roth) nel trattare le dinamiche del matrimonio, dei rapporti interpersonali, con una dovizia di particolari e con abilità, ironia tagliente, situazioni dolci, situazioni imbarazzanti, situazioni che mettono addosso un pathos ed una tensione come pochi scrittori sono in grado di trasmettere. Dialoghi e scambi di battute che forse trovate solo in Philip Roth ma di una profondità incredibile. In ogni riga di Purity si percepisce la cura quasi artigianale, direi maniacale dell'autore. La sua prosa è magnifica come sempre, curata in ogni sua riga, è un piacere leggere questo scrittore per me.
Ciò che mi ha colpito molto in questo romanzo è come Franzen riesca a miscelare temi e concetti appartenenti ad epoche diverse. Si passa dall'era della caduta del muro di Berlino, la Stasi, la Germania del dopoguerra, fino all'era moderna con Twitter e Facebook a dimostrazione che prima di tutto l'autore è un attento osservatore della vita e delle sue dinamiche, coniugando temi di stretta attualità (Wiki leaks, internet, privacy, etc.) con concetti invece legati al passato e creando spesso parallelismi e collegamenti ad ampio respiro che fanno enormemente riflettere. Franzen ci vuole dire che il mondo è cambiato sì, ma forse non così tanto come pensiamo. Ai tempi della caduta di Berlino la Stasi aveva un dossier su ogni persona sospettata, perché spesso le informazioni sono ciò che è più importante, oggi i dossier si trovano su Internet oggi l'informazione corre sul web, oggi la popolarità si misura sulla rete. Il mondo è cambiato, ma in realtà sono cambiati i mezzi.
Un'altra cosa che ho amato molto di Purity è la sua trama, l'incastro perfetto che Franzen dà agli eventi, tramite una narrazione non lineare che a mio avviso è estremamente affascinante. Piano piano si scopre tutta la verità sulle vicende ed è piacevole mettere pagina dopo pagina i tasselli del puzzle uno insieme all'altro, per me è stato estremamente gratificante ed ogni volta che iniziavo uno dei capitoli del romanzo provavo un piccolo leggere brivido di scoperta verso una storia che fa della sua non linearità soprattutto a livello temporale uno dei suoi punti di forza.
La purezza del libro di Franzen è quella che nessuno dei suoi attori possiede, è quella che cerchiamo negli altri, è quella che vorremmo nel nostro partner, nei nostri genitori, la purezza nei rapporti interpersonali, la voglia di fidarsi degli latri in maniera incondizionata, nel potersi fidare della loro integrità e moralità. La galleria che ci presenta l'autore è povera da questo unto di vista, come nella vita in reale in realtà. Difficile trovare persone "pure" e quando le troviamo ce le dobbiamo tenere strette.
In conclusione Purity è un libro che richiede dedizione, non è un libro da ombrellone o da ritagli giornalieri, è un libro a cui dedicare del proprio tempo, ma per me è tempo speso benissimo, come dicevo infatti all'inizio Franzen è il top per quanto mi riguarda e Purity per il momento il mio romanzo dell'anno. Leggetelo, leggetelo, leggetelo.