La Trilogia della città di K. è davvero un gran romanzo
sava73 ultimamente ha giocato a:
Finito Numero undici, il nuovo romanzo di Coe, inizio con il pene già in erezione Purity di Franzen
Aspettative altissime
Intanto ho visto che il buon Ethan ha iniziato Il supplizio del legno di sandalo Bravo bravo
Ricordati anche Grande seno, fianchi larghi
Comunque con questa cosa di Furore mi state quasi commuovendo, io vi lo dico.
E' il mio libro preferito dalla prima volta che l'ho letto, in seconda media.
E' una vita che lo consiglio, e spesso non sono stato ascoltato o non sono stato capito (inutile dire che le persone che si sono macchiate di questi crimini sono state immmediatamente allontanate dalla mia vita con disprezzo).
Il fatto invece che qui l'apprezzamento sia quasi unanime, mi riempie di gioia e mi fa sperare che il mondo non sia così brutto come spesso sembra.
Siete una luce che rischiara le tenebre.
E' forse venuto il momento di rivelarvi il mio secondo libro preferito.
se non è Delitto & Castigo stai per essere cacciato da topic
sava73 ultimamente ha giocato a:
O quello, o Furore letto al contrario
Qualche giorno fa ho iniziato L'idiota di Dostoevskij. La mole è imponente e l'autore si prende il suo tempo, ma è costruito talmente bene che la lettura procede molto piacevolmente. Ho appena finito la prima delle quattro parti, non è ancora successo molto ma date le premesse (un uomo incredibilmente buono e puro nel mezzo degli intrighi di San Pietroburgo) mi aspetto grandi cose.
«Sapete, Anafasij Ivanovic, dicono che anche presso i giapponesi vi sia una tradizione del genere» disse Ivan Petrovic Ptitsyn. «Pare che l'offeso si rechi da chi gli ha recato offesa e gli dica: "Tu mi hai offeso, e perciò sono venuto a squarciarmi il ventre davanti ai tuoi occhi", e con queste parole si apre davvero lo stomaco sotto gli occhi dell'offensore, e probabilmente prova uno straordinario piacere nel vendicarsi in questo modo. Esistono strane personalità al mondo, Anafasij Ivanovic!»
Ho finito "L'universo elegante" di Brian Greene, un bel libro di fisica divulgativa anche se un pó conplesso.
La traduzione di Vittorini de I pascoli del cielo è buona?
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Inviato tramite un Grande Corvo
sono proprio fantastici
il concessionario di auto usato, quello della tavola calda...
Hai aperto il vaso di Pandora:
http://rivistatradurre.it/2012/11/po...agli-italiani/
http://www.labalenabianca.com/2012/0...ioni-bompiani/
http://www.pbianchi.it/public/PDF/ed...013%20p.28.pdf
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011...uzioni/119414/
Senza nulla togliere al lavoro enorme fatto da Vittorini, Pavese e tanti altri, molti autori americani necessitano di nuove traduzioni (la differenza tra le vecchie e le nuove edizioni di Faulkner è enorme, per esempio)
trovarsi in quegli anni, con tutto quel ben di dio mai tradotto ed importato, una miniera
Nonostante la censura e la repressione gli intellettuali italiani sono stati estremamente attivi e ricettivi durante il ventennio. Oltre ai vari Hemingway, Steinbeck, Fitzgerald e Faulkner penso per esempio alle traduzioni (prime al mondo o quasi) di romanzi rivoluzionari come Viaggio al termine della notte di Céline, Manhattan Transfer di Dos Passos, Berlin-Alexanderplatz di Doblin o La montagna incantata di Mann, senza parlare di riviste d'avanguardia come Valori plastici, 900, Omnibus, Solaria e Letteratura.
pensavo proprio alla "figata", concedetemi il termine, di mettersi giù a tradurre roba , americana nel caso particolare ma non importa, per la prima volta