Finito Il problema della pace di Abercrombie, attacco subito la saggezza delle folle
mamma mia Joe quanto lo amo
Finito Il problema della pace di Abercrombie, attacco subito la saggezza delle folle
mamma mia Joe quanto lo amo
--------------------------------------------------------------------
MyBlog: Solo x Gioco - Racconti di un Giocatore in Solitario
--------------------------------------------------------------------
Since 12-07-2002 +4.719 messaggi
--------------------------------------------------------------
"The man in black fled across the desert and the
gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
--------------------------------------------------------------
Nelle ultime settimane ho letto "Il manoscritto di Brodie" e (nuovamente) "Finzioni" di Borges.
Sto riattaccando per l'ennesima volta Proust
In attesa di "Runaway" di Alice Munro
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
Mi sono riletto Ancillary Justice di Ann Leckie, primo della trilogia Imperial Radch, che ha vinto un sacco di premi ed è una delle saghe più importanti degli ultimi anni.
Alla prima lettura mi aveva lasciato abbastanza insoddisfatto e col proseguire della trilogia il mio parere non era migliorato di molto. Però mi è sempre rimasta impressa la vicenda e avevo voglia di riprovarci, e ho fatto bene perchè ho amato tutto di questo libro.
Fantascienza molto molto "femminile", nel senso che a battaglie spaziali, guerre ecc prevalgono i sentimenti e la logica. La protagonista è la IA di una nave che comanda le ancelle (persone uccise e possedute dalla nave) di pianeti conquistati dall'impero Radch, una sorta di impero romano che mira ad espandersi nell'universo. Non è facile da seguire perchè ci sono due piani temporali e l'universo creato dall'autrice non è semplicissimo da capire, però una volta entrati nella vicenda è davvero gradevole e il finale movimentato da il via al secondo libro. Comunque è diventato uno dei miei libri preferiti per cui ve lo consiglio se cercate fantascienza diversa dal solito.
Ho finito Incontro con Rama di Arthur C. Clarke.
Volevo leggerlo da parecchio e non mi ha deluso, anche se non è privo di difetti e, data la natura del romanzo, potrebbe non essere adatto a tutti.
Io in fisica sono sempre stato scarso, ma mi sembra che da quel punto di vista sia molto accurato. Inoltre tutto è spiegato in modo semplice e chiaro e la narrazione riesce a non essere mai pesante né incomprensibile per chi è a digiuno di quel genere di nozioni.
Tra i difetti, sicuramente il modo di parlare e di interagire dei personaggi è invecchiato malissimo. Leggere che il comandante della missione pensa che le donne non dovrebbero far parte degli equipaggi spaziali, perchè nessun vero uomo può evitare di distrarsi guardando i loro corpi avvolti in tute attillate, è stato quasi imbarazzante. Ma in generale è il modo di pensare e di comportarsi di tutti i personaggi ad essere estremamente vecchio.
Per il resto, il senso di ignoto e di avventura che trasmette valgono da soli la lettura, anche se chi cerca un tipo di azione più classico potrebbe restare deluso. In fondo
Sono quasi alla fine di Slow horses - Un covo di bastardi di Mick Herron.
E' una spy story con protagonisti un gruppo di spie cadute in disgrazia. La premessa è interessante e non mancano i colpi di scena (d'altra parte, in una storia di spionaggio è il minimo). Ho qualche riserva sui personaggi. Dopo una prima fase in cui viene dedicato un po' di spazio ad ognuno di loro, facendo quasi pensare ad un romanzo corale, la maggioranza viene praticamente accantonata e ridotta a comparsa, tanto che di alcuni neanche mi ricordo il nome. Anche il protagonista subisce un trattamento simile, finendo per lasciare spazio a un altro personaggio. Mi da l'impressione che l'autore sia partito con un'idea, ma poi vedendo che uno dei comprimari stava riuscendo meglio ed era più interessante del protagonista (e in effetti è così), abbia deciso di cambiare le cose in corso d'opera. Comunque non è male e mi mancano ancora una sessantina di pagine, quindi faccio in tempo a ricredermi su questi presunti difetti.
Ultima lettura che sto portando avanti, anche se non è un romanzo: l'adattamento a fumetti di La maschera di Innsmouth di Lovecraft, disegnato da Gou Tanabe.
Sono quasi a metà e per ora mi sembra molto fedele all'originale. Non mi fa impazzire come disegna i volti, ma gli sfondi sono belli. Peccato che il formato ridotto dei volumi li sacrifichi un po'.
Penso che valga la pena dargli un'occhiata, soprattutto per chi, come me, ha già letto diverse volte il romanzo e pensa che non ci sia mai abbastanza Lovecraft.
Ultima modifica di Ataru Moroboshi; 20-09-22 alle 21:56
LISTA GIOCHI DA SCAMBIARE
Scambi effettuati con: GiovyGP96, bellisimo (x2), Gidan35, thekingsmaster, darkmage (x3), Vivisector, ST3FF4 (x4), alastor, alezago88, RobySchwarz (x2), Eric Starbuck (x2), TArtaman, Netherlander
Imparo ora che ieri è morta Hilary Mantel, autrice pluripremiata per la serie su Thomas Cromwell. Mi sento sempre colpito quando muore un autore che ho in libreria, anche se non ne avrei motivo dato che non ho mai finito il primo libro, comunque mi spiace un sacco.
L'unico lato positivo del dormire poco è che ho tempo per leggere più libri (e per vedere film orrendi su Netflix, ma questo non è esattamente positivo).
Rivali a cura dello staff de L'ultimo uomo.
Non è un romanzo, ma una raccolta di dieci articoli su altrettante rivalità sportive che, a loro modo, hanno fatto la storia. Ce ne sono alcune note, come quelle tra Senna e Prost o Borg e McEnroe, mentre altre non le conoscevo, ad esempio quelle tra le ginnaste Nadia Comaneci e Nelli Kim o tra gli apneisti Enzo Maiorca e Jacques Mayol. In ogni caso, al di là dei risultati sportivi vengono raccontati gli scontri tra personalità molto diverse, con modi completamente differenti di intendere lo sport e la vita, che sono stati alla base della competizione.
Le ombre degli uomini di Abir Mukherjee.
E' il nuovo capitolo della sua serie di gialli ambientati nell'India britannica di un secolo fa e, nonostante sia arrivato al quinto romanzo, mantiene una qualità molto alta. Le indagini sono come al solito abbastanza complesse, ma lo stile è sempre molto scorrevole. L'ambientazione, per chi come me è di un'ignoranza vergognosa sulla storia dell'India, è molto interessante. Si conferma una delle migliori aggiunte degli ultimi anni alla mia libreria.
John Silence, Detective dell'occulto di Algernon Blackwood.
E' una raccolta con i sei racconti in cui compare John Silence che, a quanto ho letto, dovrebbe essere il primo investigatore del soprannaturale della letteratura. E' una specie di Sherlock Holmes, ma con tematiche e ambientazioni più vicine a Lovecraft che a Conan Doyle. Lo stesso Lovecraft riconobbe Blackwood come una delle sue principali fonti di ispirazione e lo definì "il più grande e indiscusso maestro nel creare un'atmosfera soprannaturale".
Per ora ho letto solo il primo racconto, ma mi sta piacendo.
Ultima modifica di Ataru Moroboshi; 06-10-22 alle 20:59
LISTA GIOCHI DA SCAMBIARE
Scambi effettuati con: GiovyGP96, bellisimo (x2), Gidan35, thekingsmaster, darkmage (x3), Vivisector, ST3FF4 (x4), alastor, alezago88, RobySchwarz (x2), Eric Starbuck (x2), TArtaman, Netherlander
Le mie letture recenti:
La variante di Luneburg di Paolo Mauresig
Mi sa che l'avevate consigliato qui, o sbaglio?
Boh, non mi è piaciuto.
Bella l'idea del mistero che avvolge il mondo degli scacchi fino a trasformarlo in un gioco cruento, ma troppo intricata la trama e troppo grotteschi i personaggi, fino ad un finale che non chiude del tutto il cerchio.
Il miglio verde di Stephen King
La mia quota periodica di King con uno dei suoi libri più noti (soprattutto grazie al film) che ha mantenuto tutte le alte aspettative che avevo.
I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni
Premio Campiello di quest'anno, opera prima dell'autore nato nel '95, è uno stranissimo libro in cui gli animali (tra cui il protagonista Archy che è una faina) sono parzialmente umanizzati.
Vivono nel bosco, ma nelle loro tane hanno tavoli, sedie e finestre. Si comportano secondo la loro natura animalesca, ma comunicano tra di loro come persone e allevano polli per mangiarli.
E' uno stranissimo libro che alla fine consiglio perchè si legge molto bene e perchè la parabola della vita del protagonista è molto interessante, anche se rimane qualcosa di imperfetto in questo mondo a metà tra Fantastic Mister Fox (libro di Roald Dahl e film di Wes Anderson) e la fattoria degli animali di Orwell.
L'ho comprato anch'io, è sul comodino insieme agli altri in attesa.
l'ho letto qualche mese fa, a me è piaciuto ma a distanza di poco tempo ammetto di essermi già dimenticato quasi tutto
Letto in una sola giornata.
Mi ha rapito fin dall'inizio, con quell'incipit folgorante. Ho trovato la scrittura davvero pazzesca, con uno stile ricercato ma scorrevolissimo, inoltre mi piacciono gli scacchi e il setting storico.
Se devo trovargli una pecca è un po' lo svolgimento della storia tramite flashback che non mi ha fatto impazzire, in particolare il primo "racconto" ripensandoci poteva anche essere evitato perché non aggiunge molto alla storia. Comunque molto bello.
Io nel mentre ho finito Il Morbo di Haggard, una delusione cocente purtroppo. Di McGrath avevo già letto Follia e Spider e mi erano piaciuti, questo invece l'ho trovato lentissimo, senza una vera e propria trama e il colpo di scena finale (che è un po un suo punto forte) alquanto...strano Il libro sostanzialmente parla di una storia d'amore clandestina tra un medico e la moglie del primario capo del protagonista. La scrittura è sempre ottima, però mi ha annoiato un sacco pur essendo abbastanza breve soprattutto per i miei standard.
Ho poi iniziato Nemesi di Nesbo, sono all'inizio (pag. 150), e per ora mi sta piacendo. Mi sto annotando la trama sul cell mentre leggo perchè è facile perdersi tra le varie sottotrame e indagini. Comunque finora molto bello
Se mi chiedessero
"Quale caratteristica di un libro ti fa immediatamente smettere di considerarlo tra le tue prossime letture?",
senza dubbio risponderei
"Non leggerei mai un libro che mi costringesse ad annotarmi la trama sul cell mentre leggo perchè è facile perdersi tra le varie sottorame e indagini".
Guarda è una cosa che in realtà ho iniziato a fare ultimamente, non solo con Nesbo. Ho una pessima memoria e mi sono accorto che spesso nei libri in cui ci sono magari salti temporali o trame parallele che poi convergono arrivo alla fine e mi rendo conto di non aver capito nulla, anche se magari il libro mi è pure piaciuto questo per dirti che io sono un caso a parte e il libro è leggibilissimo senza prendere appunti, non è Malazan ecco
Sto leggendo i racconti di "Runaway" di Alice Munro
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
In un mese mi sono letto Lonesome Dove che avevo visto citato in questo topic
Bhe epico, avventuroso ma anche struggente. Un'epopea ambientata nel west degna di Sergio Leone che ti fa desiderare di avere un cavallo e perdersi per gli sconfinati spazi dell'america selvaggia.
mi dispiace di averlo finito
--------------------------------------------------------------------
MyBlog: Solo x Gioco - Racconti di un Giocatore in Solitario
--------------------------------------------------------------------
Since 12-07-2002 +4.719 messaggi
--------------------------------------------------------------
"The man in black fled across the desert and the
gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
--------------------------------------------------------------
Ho finito Fairy Tale, penso che lo ricorderò come il libro che mi ha fatto riappacificare con Stephen King, dopo le tremende delusioni degli ultimi libri che avevo letto (Mucchio d'ossa e i primi due della Torre Nera, che sono saldamente nella top 10 dei libri peggiori che abbia mai letto).
Credo che in alcuni punti abbia allungato un po' troppo il brodo, ma l'atmosfera, la storia e i personaggi mi sono piaciuti molto. Stranamente, il finale non è male, anzi l'ho trovato soddisfacente. Posso ricominciare ad attendere le nuove uscite del Re con rinnovata fiducia.
Ho iniziato Il morso della vipera di Alice Basso.
L'ho preso senza troppe aspettative, più che altro per la curiosità per l'ambientazione, la Torino sotto il fascismo nel 1935, e per provare un'autrice che non conosco. Sorprendentemente, mi sta piacendo molto. E' scritto in modo estremamente scorrevole, con una vena ironica che sta rendendo la lettura non solo interessante, ma anche divertente. La prima metà l'ho letta d'un fiato, se la seconda parte è all'altezza credo proprio di aver trovato una nuova serie da seguire.
Ho preso anche la versione a fumetti, realizzata da Gou Tanabe, de Le montagne della follia. A quanto ho capito l'autore giapponese si sta cimentando con tutte le opere principali di Lovecraft. Anche in questo caso mi sembra che sia molto fedele al materiale originale e, anche se il suo modo di disegnare i volti non mi fa impazzire, devo dire che riesce a catturarne l'atmosfera. Nota di merito per il formato del libro: grande, con copertina rigida e una rilegatura solida. Il prezzo non è proprio economicissimo, ma in libreria fa la sua figura.
LISTA GIOCHI DA SCAMBIARE
Scambi effettuati con: GiovyGP96, bellisimo (x2), Gidan35, thekingsmaster, darkmage (x3), Vivisector, ST3FF4 (x4), alastor, alezago88, RobySchwarz (x2), Eric Starbuck (x2), TArtaman, Netherlander
Ho appena finito di leggere Homicide: a Year on the Killing Streets di David Simon.
Simon è anche l'autore di The Wire (serie bellissima, personalmente la mia preferita assieme ai Soprano), ma questo è un libro scritto oltre 10 anni prima, a seguito di un anno passato ad osservare la squadra omicidi di Baltimora. Se nella serie il disincanto e lo sguardo neutrale la fanno da padrone, nel libro si nota spesso l'innamoramento di Simon per la figura del detective, che in qualche punto sfocia in sviolinate forse eccessive. Ma rimane un true crime scritto benissimo, che sa presentare molti casi di omicidio e saltare dall'uno all'altro senza far perdere la bussola. Inoltre per i fan della serie non mancano nomi, situazioni e dialoghi che saranno sicuramente familiari.
Confermo le buonissime prime impressione su Il morso della vipera di Alice Basso.
E' un giallo atipico, ma scritto bene, con un'ambientazione poco sfruttata e personaggi ben caratterizzati. Si vede che l'autrice ama e conosce piuttosto bene i gialli americani che hanno dato vita al genere hard boiled e mi ha fatto venire voglia di recuperarne qualcuno. Mi ha anche fatto conoscere un tipo di letturatura che ignoravo completamente: i gialli di regime. In pratica, i Montalbano e Rocco Schiavone di epoca fascista, approvati da Mussolini. Immagino che fossero una roba terribile, tra esaltazione delle virtù fasciste e difesa delle leggi razziali. Soprattutto se penso che, a quanto ho capito 1) sotto il regime la criminalità non poteva essere rappresentata come un pericolo e 2) le forze dell'ordine dovevano sembrare efficienti e infallibili, finiva che il criminale veniva arrestato subito e il resto del racconto era occupato dalla propaganda. Ovviamente non si trovano da nessuna parte, ma penso che gli darei un'occhiata, un po' per capire meglio il periodo e un po' per farmi due risate.
Ho iniziato Battle Royale di Koushun Takami.
So che ne hanno tratto un manga popolarissimo, che non ho letto, e un film ancora più famoso, che non ho visto. Riassumo la trama, in caso ci fossero altri ignoranti come me: 42 studenti costretti a combattere tra loro, un solo sopravvissuto.
Se vi ricorda qualcosa e dopo Squid Game il tema vi sembra abusato e poco originale, vale la pena ricordare che il romanzo è stato scritto nel 1999.
Sono circa a metà, ma ci sono momenti in cui mi chiedo come sia possibile che l'autrice di Hunger Games non abbia ricevuto una mastodontica causa per plagio.
Nonostante il tema macabro, con le morti che si susseguono incessantemente e con alcune scene e descrizioni al limite dello splatter, lo stile è molto scorrevole e non lo sto trovando affatto pesante. Ci sono tanti personaggi, anche se è abbastanza evidente chi è la carne da macello e chi è destinato ad andare più avanti. In ogni caso è appassionante e, man mano che il cerchio si stringe, è inevitabile chiedersi chi sarà il prossimo a lasciarci le penne e per mano di chi.
Inoltre c'è una critica non troppo velata e decisamente feroce alla società giapponese e alla mentalità della sua popolazione.
Insomma, capisco come mai sia stato un notevole caso letterario all'epoca della sua uscita.
LISTA GIOCHI DA SCAMBIARE
Scambi effettuati con: GiovyGP96, bellisimo (x2), Gidan35, thekingsmaster, darkmage (x3), Vivisector, ST3FF4 (x4), alastor, alezago88, RobySchwarz (x2), Eric Starbuck (x2), TArtaman, Netherlander