settimana scorsa ho riletto (con piacere) La settimana bianca di Carrere. Semplice ma tremendamente efficace.

non so perchè, ma a seguire ho iniziato di getto 1984 di Orwell, nell'edizione mondadori di carta riciclata di 20 e passa anni fa
lo avevo letto a suo tempo e mi era piaciuto in modo "normale".

Sono arrivato a circa un terzo; scateno una shitstorm se dico che finora mi ha abbastanza ammorbato?
E' scritto in modo molto "asettico"; ma, a parte questo, mi sembra manchi il tratteggio convincente del protagonista tipico di Bradbury o di Dick.
Lì riuscivo a empatizzare col personaggio: qui invece mi sembra di leggere "frasi deprimenti generiche" un pò a caso, il tutto mescolato ad altre frasi "oh mio dio quanto fa schifo il mondo" un pò buttate lì.
Boh, forse ho scelto il momento sbagliato per approcciare la ri-lettura