Terminato.
Mi è piaciuto. Vero che le aspettative non erano altissime, ma alla fine è stata una lettura onesta e gradevole, un buon giallo da ombrellone. La storia ruota attorno alla scoperta del cadavere di una ragazza in una cava di terra nell'alta Catalogna, vicino al confine andorrano; nonostante la cava sia in Spagna è immediatamente evidente che il corpo arriva da Andorra, e un poliziotto di là -Andreu Boix, protagonista e narratore in soggettiva- è incaricato di capire che è successo. La storia si dipana tra le indagini sulla morte, le inattese complicazioni che ne derivano e i tormenti interiori del [non giovanissimo] Andreu, da qualche anno precocemente vedovo.
La storia mi ha piuttosto acchiappato, la scrittura non proprio è favolosa (Villaró ha uno stile di scrittura un po' troppo affezionato alle frase brevi, per i miei gusti) ma è piuttosto scorrevole, e c'è molta Andorra dentro (intendo, molti riferimenti a luoghi e fatti storici) che per me è sempre un pro in questo "viaggio". Peraltro mi sono reso conto che il libro mi stava piacendo perché questa notte ho sognato di essere dentro la storia(un sogno che per qualche motivo era con la grafica di un video di Il Creatore, ma questa è un'altra storia). Un libro che mi sento di consigliare.
Nota di demerito per l'edizione (di fbe edizioni), che piazza refusi qua e là e in almeno un caso ha spostato un'intera frase da un paragrafo a un altro. Meh.
Sarebbe ora di tornare ai Miserabili...