
Originariamente Scritto da
Ataru Moroboshi
Probabilmente questo è l'anno in cui ho letto di più e prevalentemente si è trattato di letture molto belle.
TOP
Shogun, di James Clavell. Non stai leggendo un romanzo ambientato nel Giappone del 1600, sei nel Giappone del 1600.
Il grande sonno e Addio, mia amata, di Raymond Chandler. Entrambi perfetti dalla prima all'ultima parola, poche storie.
La strada, di Cormac McCarthy. Un libro può essere contemporaneamente il più disperato e il più pieno di speranza che tu abbia mai letto? A quanto pare, si.
Lazzaro, vieni fuori e Il vizio dell'agnello, di Andrea G. Pinketts. Un protagonista (e un autore) dalla personalità esagerata e strabordante, vicende surreali, personaggi grotteschi eppure umanissimi, stile in quantità industriale e tanti rimpianti per averli letti così tardi.
Shards of Earth, di Adrian Tchaikovsky. La space opera al suo meglio.
Ora sto leggendo L'ultima ragione dei re, capitolo finale della Trilogia della Prima legge di Joe Abercrombie e, da come sta andando, potrebbe tranquillamente entrare nella lista dei TOP.
FLOP
Pensa a Fleba, di Iain Banks. Crei un universo affascinante, razze aliene interessanti coinvolte in una guerra in cui non ci sono buoni e cattivi e ognuno ha le sue ragioni...e poi parli di altro per 500 pagine. Un riempitivo degno dei peggiori episodi filler di Dragon Ball Z.
Moon Lake, di Joe Lansdale. Mi dispiace mettere il vecchio Joe tra i peggiori, ma è un libro davvero brutto, scialbo e prevedibile.
Annientamento, di Jeff VanderMeer. Molto confuso, mi ha dato l'idea che l'autore l'abbia scritto volontariamente in modo così criptico per darsi un tono.
Buonvino e il caso del bambino scomparso, di Walter Veltroni. Vabbè, qui me la sono cercata, ma il romanzo precedente, Assassinio a Villa Borghese, era stato discreto, questo invece non ha né capo né coda, con una storia inverosimile, un protagonista che resta sullo sfondo senza intervenire mai nelle indagini e una conclusione così assurda che la mia sospensione dell'incredulità è scappata chiedendo la separazione con addebito.
BASSA SPESA, ALTA RESA, ovvero quei titoli che, pur non rientrando tra i migliori dell'anno, mi sono piaciuto parecchio e si sono distinti per l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Continental Op, tutti i racconti, di Dashiell Hammett. Tutti i racconti, ovviamente, con protagonista l'investigatore senza nome creato dal padre dei romanzi hard boiled. Il prezzo di copertina non è proprio economico, ma su Amazon si trova alla metà. Io l'ho pagato sui 14 €, per quasi 900 pagine di storia della letteratura poliziesca è un affare.
The only one left, di Riley Sager. Una storia cupa, scritta bene, con personaggi ben caratterizzati e colpi di scena a non finire. Ebook a meno di 1 €.
The Wall, di John Lanchester. Un bel romanzo distopico, con più riflessioni che azione. Anche qui ebook a meno di 1 €.
Shutter Island, di Dennis Lehane. Bello il film, bello il romanzo, a poco più di 5 €.
Veniamo ai buoni propositi. Visto che sono riuscito a iniziare a leggere in inglese, direi di continuare incrementando le letture in lingua originale. L'idea alla base comunque è sempre colmare le lacune della mia libreria, leggendo autori nuovi (e qui si accettano consigli).