NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
tl;dr: conosco una ragazza americana, decidiamo di darci una chance nonostante tutta una serie di complicazioni (tra cui ovviamente la distanza), dura un annetto durante il quale riusciamo a vederci tre volte (neanche poche) poi finisce per un misto di mancanza di quotidianità (sacrosanto), una certa voglia di cazzo raccontata come mancanza di quotidianità (purtroppo, sacrosanto anche questo) e differenze sulle quali io onestamente avrei lavorato di più ma lei apparentemente no. Comunque ancora ci sentiamo.
Comunque, nel topic precedente c'è questo passaggio, sul quale questo nuovo topic verte nella sua quasi totale interezza:
Intorno a Gennaio, quando con l'americana era appena finita e si faceva fatica ad affrontare la giornata, è capitato che con la ex di cui sopra, quella della nostalgia dramma-free, si cominciasse a sentirsi più spesso.Diciamo che non sono mai stato uno con l'ormone sempre a mille.
La mia ultima relazione è finita nel 2015 e da allora (a parte una settimana di dichiarata nostalgia dramma-free con l'ex) non ho mai veramente sentito il bisogno di correre dietro alle gonnelle e ho ignorato le gonnelle che mi correvano dietro, perchè sul luogo di lavoro e di dieci anni più giovani
Contestualizzo la ex: lei è francese (in realtà ha anche la doppia cittadinanza americana, ma quella lasciamola perdere sennò le due si confondono), siamo stati assieme due anni. Gran parte a distanza, poi ci siamo trasferiti assieme per sei mesi, poi mi ha lasciato perchè io non sapevo che pesci prendere nella vita dopo la laurea, lei aveva ricevuto un'offerta di lavoro a New York dove comunque non potevo seguirla, e a rimanere assieme sarei stato per lei un inutile e dannoso gatto attaccato ai maroni a un oceano di distanza.
Non l'ho deciso io, ma non potevo che condividere il principio. Ci siamo lasciati bene. Con tristezza, ma bene.
Con le dovute pause nei primi tempi, non abbiamo mai veramente smesso di sentirci, prima per aggiornamenti occasionali su come stavano andando le cose, poi via via in maniera più da amici stretti che si tengono costantemente in contatto.
È finita che siamo finiti a raccontarci appuntamenti, relazioni, e a consolarci quando le cose non funzionavano. Con una punta di "stranezza", che immagino sia ineliminabile quando sei stato con una che adesso ti racconta che si vuole portare a casa un tipo (e viceversa), ma del resto proprio l'essere stati insieme ci ha sempre permesso di avere una certa comprensione reciproca e schiettezza della quale, onestamente, siamo anche abbastanza contenti.
Una volta che eravamo entrambi single, e lei era in Europa, ci siamo visti per una settimana in Spagna in memoria dei vecchi tempi. Col senno di poi non è stata del tutto scevra da problemi e incomprensioni, ma comprensione e schiettezza hanno fatto il loro dovere anche in quel caso.
Comunque, torniamo a Gennaio, quando io mi trascino piangendo in posizione fetale e mi attacco a ruota alle Peroni da 33 (in quella maniera che suona tanto maledettismo da due soldi ma che sul momento ti sembra l'unica via percorribile verso l'annichilimento).
La francese mi chiede "Come va?" e io rispondo "Male". Viene fuori che anche per lei le cose non vanno benissimo (si è di recente trasferita a Londra, e ha problemi enormi col padrone di casa), una cosa tira l'altra, fa bene parlare delle proprie sfighe ad una persona che ti sa ascoltare, e cominciamo a risentirci praticamente su base quotidiana.
Passano i mesi, io sono avviato ad una lenta ripresa alla vecchia maniera (nuovo lavoro, stare fuori di casa, attività fisica, vedere gli amici), e un giorno di inizio Marzo siamo lì a chiaccherare di un tipo al lavoro che forse le piace.
Quando tocca a me dire come sto - esitando un attimo ma poi, che cavolo, lei mi aveva appena raccontato di un tipo quindi da quel punto di vista pensavo di non rischiare equivoci - le racconto che in tutta onestà mi sento abbastanza solo e che comincia nuovamente a mancarmi l'intimità fisica (fino ad allora annullata in un buco nero di apatia, come solo sentirsi non voluto e rimpiazzato - dalla ex americana - può fare), ma il solo pensiero di andare in giro a cercare il chiodo scaccia chiodo mi rende esausto, e non è che abbia scopamiche no-strings-attached a portata di mano.
E qui, inatteso, mi arriva un "Ti va di passare qui un finesettimana, come in Spagna?"
Beh, sì, mi andava.
E da lì, tutto torna, un tuffo nel passato. Da parte di entrambi.
Tornano i nomignoli di allora, tornano le battutine, torna chiamarsi ogni tanto per stare due ore a raccontarsi cazzi propri a caso e anche una vicinanza sulle cose più intime. E non dico la minchia, dico proprio il cercare da lei - e lei da me - una parola, quella giusta, quando siamo giù, più di quanto avessimo fatto finora. E riuscire a offrirla, quella parola, senza paranoie e senza doverci stare a pensare.
E quindi adesso sono qui che mi chiedo: e quindi?
Perchè se da una parte non è che abbia speranze o aspettative per l'americana, ammetto di pensare ancora a lei in maniera non del tutto "non-romantica" e che se domani lei mi dicesse "Ho sbagliato tutto" andrei in crisi profondissima, e non voglio offire alla francese, che non se lo merita, un mezzuomo indeciso che non è nè di qua nè di là.
Ma dall'altra parte, io e lei ci capiamo, parliamo senza peli sulla lingua e senza timore di ferirci o doverci nascondere, ci facciamo del gran bene mentale, e in tutta onestà anche del gran bene fisico.
E, guardandomi in faccia, io vorrei tanto avere una persona così accanto. In tutta onestà, ne sento proprio il bisogno. Non di metter su casa e famiglia, ma di non finire la giornata e avere di fronte un libro, una camomilla, e gente su whatsapp con cui parlare un po' prima di andare a dormire. E cercare altrove, col lanternino de "Il mare è pieno di pesci" mi sembra una scemenza.
Quindi, fare finta che invece no, niente, è tutto come prima, "Raccontami come va al lavoro e dei tuoi appuntamenti"...ecco, mi sembra limitarsi stupidamente in nome del buon senso. È vero che l'ultima volta che non ho dato retta al buon senso ho preso una mazzata fortissima in faccia però, ecco, non mi pento di averlo fatto, anche se la mazzata era prevedibile.
E niente, non ho un'idea più chiara di così.
È che ho già stracciato le palle a tutti i miei amici e per continuare a parlarne ho bisogno di subappaltare all'esterno
Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra, che ho detto la mia...