Premessa
Questo topic non è la continuazione dell'altro. Primo perché semmai è una sua evoluzione, secondo e perché quello che si doveva dire si è detto e non avrebbe più senso scrivere li. Terzo perché tratteremo principalmente il tema della convivenza e delle dinamiche che si vengono a creare nel nostro mondo della coppia quando questo nefasto momento\giorno arriva ad essere più che un semplice pensiero ma una concreta possibilità. Io so che molti di voi convivono da tempo e sono rodati perfettamente e hanno imparato a disinnescare tanti di quelle bombe che ne avranno di aneddoti e dritte da elargire in giro ai poveri stronzi come me.
Tutto nasce da una discussione che abbiamo avuto stasera, una discussione nemmeno troppo nuova veramente, però siamo circa arrivati a un "dunque". Come ben sapete spesso dormo dalla mia compagna, non viviamo ancora insieme, ma le mie "mansioni" sono tipiche di chi convive, sia sotto un profilo economico che materiale, e come ogni coppia che va a vivere insieme o mette su famiglia il sesso diventa una cosa marginale ecc ecc ma il tema centrale del disguido è un altro. Ufficialmente vivo con mia sorella nell'appartamento che fu della mia famiglia ( siamo in affitto ma ci viviamo da 16-17 anni ) quindi io considero ancora questa la "mia" casa, e un eccezione l'andare a stare con la mia compagna. Il problema si presenta perché dormendo spesso li e come dicevo sopra, occupandomi insieme a lei di tutte le questioni legate alla casa ( affitto, bollette, riscaldamento, andare a fare la spesa, pensare al copridivano a tema natalizio... ) e legate alla prole ( scuola, festicciole, piscina, balocchi... ) ... si ha come la sensazione che oramai siamo una coppia che convive, anzi per essere davvero onesti, è una cosa che mi è saltata alla mente stasera quando lei mi ha chiaramente detto " io mi sto abituando a stare cosi bene con te, ad averti nel letto, alla quotidianità che abbiamo, perciò quando mi dici che stasera dormi a casa tua io sto male perché credo che tu non prenderai mai una decisione e che lo fai solo per fare piacere a me".
Se mi avete seguito fin qui senza esservi addormentati o cambiato canale vado a proseguire.
IO innanzi tutto non l'avevo mai vista in questo modo, cioè non avevo immaginato di averle dato quella sicurezza e tranquillità tanto da arrivare ad abituarla a "noi" e mi ha spiazzato. Perché alla fine lei ha ragione cacchio :\ .
Allora mi sono detto, ok, va bene, sono felice perché sto facendo la cosa giusta e nel modo giusto, più o meno. Salvo poi rendermi conto, che tutto quello che ho fatto e che faccio è stato mostrarle le potenzialità di una vita con me, ma non le ho mai mostrato l'altra faccia della medaglia, le negatività dell'avermi vicino, perché in questi anni il mio vero io, l'essere Karas, l'ho tenuto in disparte, relegato nell'angolino di tempo che riuscivo a ritagliarmi. E non stiamo parlando solo di Videogiochi e tette, ma tutto quello che è Karas persona. Quando ho pensato a questo mi sono detto "lei accetterà di stare con me poi, nonostante tutto? Ho sbagliato a darle tutta quella sicurezza? Ho fatto bene, perché una ragazza fragile come lei aveva bisogno di delicatezza per uscire dal fosso in cui era caduta? Ora che ne è fuori, puo venire fuori anche il Karas reale che si era nascosto nel mentre? Insieme poi staremo cmq bene e ci accetteremo? lei sarà disposta a cambiare qualche sua abitudine e accettare le mie?
Continua.