Ah, era una sboronata, capito
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Oggi andata e ritorno a Montréal. Riunione per nuovo megaprogetto.
E indovinate un po'? Nevica.
Problem is, you're not going to jail. I'm going to jail.
I'll do life. Will serve my time. I swear I will.
Poteva andare meglio. Poteva piovere.
Parte il progetto Seconda Porta per l'Inferno®.
Problem is, you're not going to jail. I'm going to jail.
I'll do life. Will serve my time. I swear I will.
Ma quindi vai in campo a vedere la porta, o ti limiti a mandarci gente?
Ci vado in due diverse occasioni per un totale stimato di tre settimane (più probabilmente quattro), a supervisionare e fare scena.
Rispetto ai quattro mesi e spicci di prima, grosso miglioramento. Grossissimo.
Problem is, you're not going to jail. I'm going to jail.
I'll do life. Will serve my time. I swear I will.
Aspetta, sai quando ci vai. Ma non sai quando torni. D'altronde con le porte per l'inferno un po' di incertezza è d'uopo.
Cosa vuoi che farà? Continuerà a lavorare duro sul campo, altro che in un ufficio. A 40 anni per l'azienda è considerato ancora giovane. Se vuoi più soldi devi dare sempre il massimo
Io martedì finisco tutti gli iter di colloqui.
Come volevasi dimostrare, per l’italia rimango uno dei tanti.
Ho deciso di normalizzare le mie richieste in base al costo della vita delle città dove facevo collloqui.
Da Torino è arrivata ovviamente un’offerta molto più bassa rispetto a quanto chiedevo (e non parlo di chissà che cifre, sui 2000 netti mese).
A Milano, dopo più di 45ore effettive di colloqui, problemi a tempo, coding challenge é 3 chiamate a persone che han lavorato con me per le referenze, hanno temporeggiato continuando a darmi tempistiche non rispettate per decidere se farmi un’offerta o meno. Alla fine non me l’hanno fatta adducendo a motivazioni a caso (tra cui un “dovresti migliorare sugli algoritmi soprattutto il bitwise AND”, che se un informatico legge sta roba scoppia a ridere o a piangere dalla sua insensatezza visto che gli algoritmi sono una cosa, il bitwise and è solo un’operazione binaria, è come dire non sei portato alla matematica perche non riesci a fare a mente un particolare studio di funzione), e dalle quali traspariva come alla fine preferissero più gente daccademia che di esperienza (scelte aziendali per carità, ma non le capisco in quanto un teorico molto bravo non vuole dire che poi lo sia altrettanto nel pratico, anzi)
Da Amsterdam e Londra immediatamente mi hanno offerto quanto avevo richiesto, 2 ore dopo finito il colloquio on-site e senza rompere il cazzo ad altra gente per referenze. Gli è bastato vedere quel che sapevo fare.
Domani vado a Berlino a vedere se mi fanno un’offerta anche li.
Ho capito che qua proprio non ce n’è.
Ultima modifica di The Great Guerra; 16-12-18 alle 12:24
Potevo già lavorare in ufficio da un paio d'anni, ma non avevo (ancora) validi elementi per la supervisione sul campo, e la mia presenza era importante anche per altri motivi di politica interna.
Il compenso superextra da cantiere non fa male, ma non è più la fetta maggiore della torta, e nemmeno quella più appetibile o indispensabile.
Infine, io non ringiovanisco, e dato che lavoro da 25 anni, almeno 20 di quali passati in trasferte nazionali, internazionali o intercontinentali, mi sento a buon diritto di poter dire che mi son rotto i coglioni.
Invece di seguire la Seconda Porta per l'Inferno in due mesi scarsi - come l'anno passato per la prima - lo faccio nel doppio del tempo e con il doppio del personale che ci lavora sopra. Nei cantieri ci va gente che ha ripetutamente dimostrato competenza e affidabilità, quest'anno senza i maroni dell'internship. Io mi godrò per la prima volta dal 2011 un'estate passata perlopiù a casa (escludendo il 2016, ma il 2016 non fa testo per un sacco di cose).
Ultima modifica di golem101; 16-12-18 alle 12:31
Problem is, you're not going to jail. I'm going to jail.
I'll do life. Will serve my time. I swear I will.
Ma infatti è davvero ridicolo.
Ti dico, nel mio caso, tra tutte queste aziende quella di Torino era anche quella che richiedeva da parte mia un ruolo molto più di responsabilità. Sarei quasi stato Dev Leader di un team di un po' di gente con incarico di formazione dei junior e guida agli sviluppi. E quello che mi offrivano era una roba insensata fatta da un RAL mediocre (per dire, più basso di quello che mi avrebbero offerto per trattenermi nella mia azienda prima) unito a diarie/furbate-poco-tassate per farmi arrivare ad un netto più alto (ma che a conti fatti sarebbe stato solo leggermente più alto rispetto alla mia posizione precedente, più che altro a causa del diverso tipo di CCNL).
E tutto questo un'azienda che non è che conta 20 dipendenti.. e senza considerare che di professionisti nel mio campo informatico a Torino se ne trovano pochi (e infatti la mia ex azienda per mesi aveva cercato ma non era riuscita a fare manco un singolo colloquio). Mi avessero fatto l'offerta che chiedevo, avrei accettato ad occhi chiusi, e invece ovviamente sono andati al ribasso.
Cioè davvero la cosa assurda è che non si segue nessuna legge di mercato, si segue la strategia "qualcuno che impara a farlo grossolanamente lo troviamo, perchè pagarne uno bravo?". All'estero le 2 aziende, e non scherzo, mi stanno praticamente pregando di scegliere loro. Londra ha deciso di alzare di 5k l'offerta, ad Amsterdam hanno aggiunto una buona entrata di 2k. Senza alcun motivo. Come cazzo è possibile che solo qua le cose vadano al contrario? Ieri parlavo con un mio amico e l'unica spiegazione vera che ci siamo dati è che all'estero la gente è più portata a dare un valore inferiore ai legami affettivi, qua invece ci diamo molto peso. Questo porta all'accettare condizioni assurde pur di rimanere nel nostro quadratino di comfort e le aziende ci sguazzano. Perchè sennò non si spiega come tutti i lavoratori del settore si stanno piegando a questo modus operandi. E non parlo di lavoratori in aziende che galleggiano appena con il bilancio, ma parlo di aziende che arrivano quasi, se non addirittura sforano, il miliardo di fatturato e che hanno decine (a volte centinaia) di milioni di utili.
Più che altro è che in Italia c'è talmente tanta disoccupazione che se non accetti tu trovano un altro, oppure come dicevi tu nel tuo post, trovano uno che magari è meno bravo ma si accontentano pur di non spendere.
In posti come Amsterdam e Londra, dove ci sono centinaia di grandi aziende, c'è molta più concorrenza e più scelta per i lavoratori. Poi bisogna vedere quanto hai chiesto, perché magari per i loro standard la tua richiesta era normale/bassa e quindi hanno fiutato l'affare.
Ma voi siete sicuri di essere così bravi nel vostro lavoro? Giusto per capire eh, perché mi sembra che prima ancora di dimostrare il vostro valore parlate di stipendi ( e che stipendi ) in genere questo tipo di ragionamento ai datori di lavoro non piace e passano al prossimo concorrente.
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Non piace ai datori di lavoro italiani perché sono abituati a pagare di mera gente che sa fare il proprio lavoro. E pensano che farlo bene o farlo male, un lavoro, non ci sia differenza. All'estero invece sono tenute un grande conto le qualifiche e, se una persona è in grado di dimostrare di valere lo stipendio, sono più che ben disposti a pagare il giusto.
Il posto sbagliato è l'Italia non l'estero.