No, è più sul meccanismo di auto-illusione di sentirsi alla fine del tragitto e con ampie risorse rimanenti, e poi ti accorgi che le risorse rimanenti non sono poi così ampie (ma almeno sei alla fine del tragitto).
Non so se sia più affine al principio di indeterminazione di Heisenberg o al banale rincoglionimento.
La cosa che mi ha colpito non è tanto il fenomeno di per se stesso, quanto averlo visto chiaramente all'opera.