SESSANTAMILA?!?
SESSANTAMILA?!?
Lotus ha fatto un suv
dalla foto del frontale mi son chiesto se ti fossi sbagliato nel postare la foto perché mi sembrava quella di una Urus...
comunque non ci sarà costruttore al mondo che mi farà cambiare idea dal "i suv andrebbero aboliti per legge"
Lotus è finita in mani cinesi, è della Geely
Beh almeno questa l'autoradio ce l'ha
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comunque se è difficile digerire il suv Ferrari, quello lotus...
Gli monteranno la fotocamera... e farà schifo.
https://www.alvolante.it/news/scout-...kswagen-378070
Un nuovo marchio per il Gruppo Volkswagen
gruppo volkswagen
scout
di Redazione online
Pubblicato 13 maggio 2022
Si chiama Scout e sarà utilizzato per una fuoristrada e un pick-up elettrici destinati al mercato americano il cui arrivo è previsto nel 2026.
TORNA ALLA RIBALTA - Scout non vorrà dire molto per noi automobilisti europei, ma negli USA se lo ricordano eccome. Infatti la International Harvester Scout è stata una fuoristrada molto apprezzata negli anni in cui è rimasta in produzione, tra il 1960 e il 1980, quando ne sono state realizzate 532.674, ed era tra le concorrenti più temute dalla Jeep Wrangler e dalla Ford Bronco. È per questo che il Gruppo Volkswagen ha deciso di riportare in vita il nome Scout, che diventerà un marchio a se stante con il quale saranno realizzate una fuoristrada e un pick-up spinte da motori elettrici. L’avvio della produzione è fissato per il 2026.
> Qui sopra una Scout II Rallye del 1980. PER GLI STATI UNITI - Come prevedibile i due veicoli saranno destinanti al mercato americano. La progettazione, la costruzione e lo sviluppo avverranno solo negli Stati Uniti e il nuovo marchio Scout sarà indipendente, con una struttura manageriale e produttiva separata dal Gruppo Volkswagen. Il quale, con questa mossa, intende aumentare la sua penetrazione nel ricco mercato americano, sempre più “ghiotto” di fuoristrada e pick-up: l'obiettivo, decisamente ambizioso, è di raggiungere una quota del del 10% del mercato USA. Non sono stati svelati aspetti tecnici riguardanti le auto, per le quali si può ipotizzare l’impiego di una piattaforma specifica, adatta alle esigenze di robustezza di questi veicoli.
> Nelle foto qui sopra la International Scout del 1969-70. STILE RETRÒ - Come si vede dal disegno più in alto, diffuso dal Gruppo Volkswagen, le nuove Scout avranno uno stile moderno, ma ispirato a quello della International Scout, una tendenza seguita anche dalla Ford che, con la recente fuoristrada Bronco, ha voluto richiamare il design della prima serie del 1966. Anche la Jeep, con la sua Wrangler, è rimasta fedele all'impostazione che la rese celebre a partire dal Dopoguerra.
Praticamente oltre a questo inutile suv che altri progetti ha Lotus?
Vedo che ha la Emira e la Evira, una è una "supercar" fullelettrica, e un'altra un modello anche bello Emira mi pare, ma mi pare lontano dalla filosofia elise/exige...dati sul peso non ne trovo, diciamo che sembra più una sostituta più riuscita della Evora.
https://leganerd.com/2022/07/29/appl...n-lamborghini/
Apple Car, assunto l’italiano Luigi Taraborrelli: viene da 20 anni in Lamborghini
Sembra che Apple abbia assunto Luigi Taraborrelli, veterano dell'automotive con alle spalle 20 anni in Lamborghini. Lavorerà alla misteriosa Apple Car.
In gran segreto, Apple continua a lavorare alla sua misteriosa auto elettrica. E lo fa con un frenetico – e ormai fin troppo frequente – ricambio di quadri e dirigenti. Un dentro e fuori continuo. Ma per ogni nome che lascia – come l’ex Tesla Doug Field – c’è, appunto, un nuovo nome in entrata.
Così succede che questa volta a debuttare nel team Apple sia un italiano. Luigi Taraborrelli, con un curriculum di grande prestigio: è l’ex N.1 della divisione Chassis and Vehicle Dynamics di Lamborghini. Per oltre 20 anni, Taraborrelli ha lavorato con il marchio di lusso italiano firmando alcuni dei veicoli più iconici, tra cui le Urus, Huracan e Aventador. Recentemente Apple aveva assunto anche l’ex dirigente di Ford Desi Ujkashevic. Insomma, la campagna acquisti continua incessante, ma della Apple Car, per il momento, nemmeno l’ombra.
Nel passato recente Apple – così riportava la stampa – aveva anche iniziato a contattare alcuni brand dell’automotive, in via di una possibile partner. Apple, si diceva, era intenzionata ad affidare la produzione materiale del veicolo ad alcuni titani del settore. Tra i nomi coinvolti anche Hyundai e Kia, ma alla fine sembra che non se ne sia fatto nulla. Almeno per il momento, in futuro chissà.
Come dice anche l'articolo, secondo me la strada di google/apple/amazon e co, sarà creare i servizi l'OS da fare poi installare nelle vetture dei partner, e non tanto fare auto "loro", se non in qualche partnership.
Non li vedo questi colossi costruire infrastrutture "loro" per la produzioni quando attualmente di fatto quasi non le hanno neppure per la produzione dei loro dispositivi...
Insomma gran parte della roba apple è prodotta in fabbriche terze su licenza, così come assemblaggio ecc, google ancora meno.
Ma se la cosa è facilmente fattibile con dispositivi elettronici (pure di piccole dimensioni e complessità) molto più difficile è fare lo stesso con un automobile.
Insomma ci vogliono vere e proprie partnership.
Insomma per molte cose dovranno per forza andare in partnership con i vari produttori di auto, magari anche con modelli profondamente diversi come design e in alcune soluzioni secondari, ma come produzione e "base" profondamente legati ad altri modelli per sfruttare sinergie ed economie di scala (ma anche progettazione).
https://www.alvolante.it/news/toyota...a-panda-379447
È la nuova “Pandona”? No è la Toyota Sienta
toyota sienta
di Emiliano Ragoni
Pubblicato 24 agosto 2022
La Toyota ha presentato la terza generazione della monovolume compatta Sienta, che assomiglia alla “nostra” Fiat Panda.
AMANO ANCORA LE MONOVOLUME - Il mercato dell’auto giapponese è molto diverso da quello europeo, dove ormai dominano le suv. Nella terra del Sol Levante le monovolume piccole e compatte sono ancora piuttosto diffuse. La nuova Toyota Sienta rientra proprio in questa categoria di auto pragmatiche in puro stile nipponico.
LUNGA 430 CM - La nuova Toyota Sienta (nelle foto) è una monovolume compatta che offre un abitacolo spazioso con tre file di sedili e la possibilità di avere un powertrain ibrido. La terza generazione della Sienta condivide la medesimo ossatura delle Yaris e Yaris Cross, ossia il pianale TNGA-B, anche se la sua lunghezza di 430 cm è leggermente superiore, con una larghezza di 169 cm e un’altezza di 167.
ASSOMIGLIA ALLA PANDA - ll design della Toyota Sienta si discosta notevolmente dalla precedente generazione, adottando un aspetto più pulito con una forma squadrata e arrotondata. Il frontale è evidenziato da simpatici fari a led e da un'unica presa d'aria nel paraurti con accenti in stile alluminio nelle versioni più alte. Sul profilo, i rivestimenti in plastica sui passaruota anteriori e posteriori, insieme alla barra di protezione, sono un bel tocco, che aiuta a nascondere il fatto che i cerchi in lega da 15 pollici sono piuttosto piccoli per le dimensioni del veicolo.
Ma osservandola bene la nuova Toyota Sienta presenta più di una somiglianza con la “nostra” Fiat Panda, anche se le soluzioni adottate sulla compatta giapponese sono decisamente diverse, come ad esempio la portiera a scorrimento posteriore. Tuttavia, l’impostazione della carrozzeria, caratterizzata dalla linea di cintura bassa e dall’ampia superfice vetrata che favorisce la visibilità, sono le medesime riscontrabili sulla Panda. Anche l’andamento verticale dei fanali posteriore, che qui sono a led, ricordano quelli della city car italiana.
L’ABITACOLO - L’abitacolo della Toyota Sienta, pur essendo semplice, risulta decisamente moderno grazie alla presenza di un grande schermo da 10,2 pollici destinato al sistema multimediale, oltre al quadro strumento digitale (optional). La natura pragmatica della vettura è riscontrabile dal pavimento piatto e dai tanti portaoggetti presenti a bordo, incluse le tasche sugli schienali dei sedili per riporre gli smartphone.
I MOTORI - Per quanto riguarda i motori, la Toyota Sienta è disponibile in versione termica con l’unità a benzina Dynamic Force Engine da 1,5 litri o, in alternativa, nella variante ibrida con il 1.5 assistito da uno o due motori elettrici (a seconda dalla versione a due o quattro ruote motrici) alimentati da una piccola batteria agli ioni di litio. La potenza viene trasmessa alle ruote anteriori o a tutte e quattro le ruote (nel caso della versione a quattro ruote motrici E-Four) attraverso un cambio CVT con il sistema Sport Sequential Shiftmatic a 10 rapporti che simula i cambi di marcia.
Ammazza che plagio