Beh, in teoria un minimo di interazione ce l'avevi, tipo influire sulla velocità e la quantità degli effetti visivi o skippare pezzi di album, fa ridere ma si vede che tanto bastò alle riviste dell'epoca per infilarlo tra i prodotti ludici recensibili. Qui (http://www.commodorefree.com/magazine/vol8/issue84.pdf) ci sono interviste a vari membri della Zen Room – tra i quali lo stesso Derrett di pochi post fa, che afferma di essere l'autore del codice, qui però la cattiva resa sonora del classico di Oldfield è opera del suo maestro Bob Hartshorne – com'erano chiamati gli uffici della CRL, e si parla qua e là di questo progetto, che insieme ad altri etichettati Nu Wave era considerato roba di alta avanguardia troppo avanti sui tempi... dev'essere per questo che floppò, non perché faceva piangere il cazzo
. Certo, col senno di oggi è molto più facile trovarlo insulso, ricordo che all'epoca un minimo di fascino da opera fuori dagli schemi lo esercitava, anche se niente di paragonabile a un Portal (quello della Activision dell'86, eh). Interessante come all'epoca fosse possibile far uscire un prodotto del genere probabilmente senza aver ottenuto una vera licenza e senza pagare royalties, sperando evidentemente di passare inosservati date le tutto sommato ancora ridotte dimensioni del mercato.