angolo papà castoro:
un mio amico avvocato penalista ha avuto un cliente, un signore con un casale in mezzo ai campi. bella posizione, domina la vallata per un chilometro in ogni direzione.
questo signore, nell'arco di sei mesi, subiva quattro furti da parte dei consueti zingari di merda, tra cui pure le grondaie di rame. identificava chiaramente i manigoldi, due esemplari, in più occasioni, purtroppo senza effetto sulla repressione dei crimini passati, né sulla prevenzione dei futuri.
un bel dì, in pieno giorno, il signore si affacciava alla finestra e scorgeva due figure abbandonare l'auto sulla strada in distanza e addentrarsi nel campo con fare sospetto. ma prima che potesse caricare a sale la spingarda di yosemite sam, ecco che appariva la punto d'ordinanza dei caramba di pattuglia, accostava, e i due gendarmi prendevano a rincorrere i baldi gitani.
il nostro, volendo accertarsi della cattura dei rei, scattava in guisa di bolt dal casolare, intercettando i due sul bordo di un fosso.
quando i benemeriti giunsero sulla ripa, il nostro amico stava gagliardamente spellandosi le nocche sul cherubinico volto del dottor pavel ringarevich, mentre il sodale filologo stava gorgogliando nella fanghiglia con una suola sulla nuca.
dopo qualche minuto ad osservare a braccia conserte, l'appuntato interveniva con un soddisfatto "ok dai, direi che può bastare".
la novella si conclude in tribunale, con l'appuntato col braccio al collo (HA RESISTITO ALL'ARRESTO! ERA UNA FURIA SIGNOR JEWDICE!), l'avvocato d'ufficio degli amici caminanti che si congratulava in privato col nostro amico dalle mani fasciate, e qualche mese di galera per i pregiudicati.
ovviamente quanto sopra è un'opera di fantasia, ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale.