Quello che mi chiedo, a seguito di un breve dibattito in chat tra tizi con la dignità di un'ameba che insultavano potentemente chi era costretto a fare lavoretti in nero e che si difendeva con esercizi dialettici di benaltrismo basati sulla bella vita di grandi evasori e politici, dov'è la verità? Nel mezzo?

È un furto rubare ai ladri, come alcuni definivano lo Stato? O bisogna sempre e comunque chinarsi ai potenti e farsi dissanguare?