Io ho sempre sostenuto che le persone, per il continuo di una vita agiata delle restanti, debbano morire.
Le guerre sono fonte fondamentale per la sopravvivenza economica del mondo, creano posti di lavoro e spostano capitali.
Voi cosa ne pensate?
Io ho sempre sostenuto che le persone, per il continuo di una vita agiata delle restanti, debbano morire.
Le guerre sono fonte fondamentale per la sopravvivenza economica del mondo, creano posti di lavoro e spostano capitali.
Voi cosa ne pensate?
Sono al lavoro, riassunto del filmato?
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lunghino da spiegare
Elloimmagino, fammi la sinossi.
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Analisi delle curve demografiche che cambiano con il corso del tempo nei paesi sviluppati. Nulla di nuovo, ma è animato bene. Quali continenti invecchiano di più, quali meno, etc...
In generale, si sa da un pezzo che non tanto il livello tecnologico, quanto l'urbanizzazione è un cosiddetto population sink, che agisce da regolatore sulla crescita e sulla natalità.
Pappola se invece evita di ritirare fuori la stessa sequenza di boiate malthusiane che in varia salsa gira dal 1800 con tutti i suoi limiti, non è che mi dispiaccia.
No, la guerra fa solo male all'economia mondiale. Guerra = distruzione di beni e persone. Per quanto riguarda i posti di lavoro, conta anche la qualità dei posti di lavoro. Se avere 100k soldati è utile per questioni di difesa del territorio, averne 1 milione inizia ad essere uno spreco di risorse.
If everybody is staffed in the army and fleet, we have full employment, and nothing to eat.
bho, io avevo sentito da qualche parte che invece la guerra e' ottima per uscire da una crisi globale.
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Perché distruggi un sacco di roba e ammazzi un sacco di gente.
Pensa, se uccidessi tutti i disoccupati, ci sarebbero belle case per tutti e 0 disoccupazione. Si potrebbero abbassare le tasse sui lavoratori e rilanciare i consumi! Idem con pensionati, malati terminali, ecc ecc. Tutta gente che muore rapidamente in guerra.
Le Guerre di una certa entità, le carestie e le epidemie hanno sempre portato ad un periodo di crescita dopo che è tutto finito
Dopo la peste del 1300 l'europa ha visto il rinascimento e l'economia/popolazione ha fatto un bel boom.
Il post 45 ha portato un boom economico/tecnologico altissimo
quindi è l'atomica che ci frega ^^
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Innanzitutto grazie Jaquen per l'elogio, è piacevole notare che qualcuno si accorge che non sono un totale inetto.
Il discorso sulla popolazione umana è molto ampio e concerne diversi fattori.
La guerra permette di " sacrificare " vite umane sacrificabili (fascia 18-30), permettendo di liberare molti posti di lavoro nella società post-bellica.
Essa inoltre è un comodo espediente per aumentare la spesa pubblica in modo ingente, direzionandola su qualsiasi tipo di industria che la riguarda ( si veda come in molte guerre certe aziende sono state obbligate a rimodellarsi per produrre beni utili alla guerra ).
È impensabile riuscire di risollevare l'economia (italiana e non) con questo tasso di crescita.
Le persone sono importanti economicamente, hanno un reddito che viene eroso ogni giorno da consumi fissi (per vivere) e consumi proporzionati al reddito rimanente... Da ciò ne deduco che più persone provocano più domanda, quindi più produzione e più reddito.
Ma non siamo nel 1900, per produrre 1 tonnellata di proiettili in una settimana bastano qualche macchinario e 10 operai? 15? Stesso discorso per l'agricoltura.. la tecnologia ha permesso di aumentare esponenzialmente il ricavo naturale della terra spendendo sempre meno forze umane.
Quindi ad un aumento della produzione corrisponde si ad un aumento della produzione e ad un aumento del reddito che non sarà redistribuito tra gli occupati...
Insomma, credo sia un bel garbuglio per i vari economisti ma personalmente (e cinicamente) se morissero più persone sarebbe un bene per l'economia.
Il discorso è comunque un utopia, nessun sano di mente vorrebbe morire consciamente per beneficiare " il mondo "
Alternativa alla guerra una sorta di olocausto per gli over 65, ovvero i pensionati sarebbe un toccasana per l'italia...
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Malthus faceva lo stesso discorso nel XVIII secolo e secondo lui quando la popolazione cresceva troppo serviva un calo demografico per adeguarlo alle risorse alimentari disponibili. Meno male che però negli anni successivi si è avuta una crescita della produttività dei terreni.
La stessa cosa spero si possa applicare anche alla situazione che abbiamo ora: la crescita della popolazione e un calo del fattore uomo nella produzione di beni ha come naturale conseguenza l'aumentare della disoccupazione e una non equa distribuzione del reddito, ma magari nei prossimi anni si scopre qualcosa di nuovo che assorbe tutta la nuova forza lavoro che si viene a creare.
hunger games. quello che vince si piglia il pacco di pasta
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La guerra ai tempi della globalizzazione e della divisione globale del lavoro non mi sembra molto utile a livello economico.
Es: la Cina ci dichiara guerra, l'Occidente smette di avere manodopera industriale a prezzi ridicoli e deve iniziare a prodursi la roba da solo in modo molto più costoso. La Cina non ha più i contratti per la produzione industriale e perde soldi.
Può risolvere una crisi di domanda. Gli stati cominciano a indebitarsi e domandare beni (carri armati, fucili, etc) come non mai. Inoltre ci sono forti incentivi "morali" all'efficienza per tutte le imprese coinvolte.
Detto ciò dal lato offerta invece è un disastro: distruzione di capitale e forza lavoro, spiazzamento della produzione (incentrata su materiale bellico), etc
Sono comunque discorsi anacronistici, nei prossimi anni assisteremo a balzi di produttività esponenziali, le risorse ci saranno per tutti, da vedere come saranno distribuite.
Ultima modifica di dinofly; 23-01-16 alle 12:25
Ciao dino!
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