ilsole24ore.com Obama caustico con gli alleati (e non solo)

Marco Valsania



NEW YORK - L'Arabia Saudita, ma anche Francia e Gran Bretagna, troppo spesso si comportano da “free riders”, alleati “irritanti” che si approfittano dell'America rischiando di trascinarla in conflitti impossibili e lontani dai suoi interessi nazionali. Parola di Barack Obama, che in una serie di candide interviste di politica estera alla rivista The Atlantic, fustiga gli alleati arabi e europei, oltre ai suoi critici negli Stati Uniti.
La Libia è uno degli oggetti della polemica più accesa: Obama dice apertamente che il suo appoggio all'intervento Nato nel Paese è stato «un errore», in parte causato dalla convinzione che l'impegno di Parigi e Londra sarebbe stato molto superiore. Invece David Cameron si era distratto e l'allora leader transalpino Nicolas Sarkozy voleva solo fare pubblicità «ai voli francesi nonostante le difese anti-aeree libiche fossero state annientate». Riad, da parte sua, deve imparare a convivere con l'Iran in Medio Oriente sposando una «pace fredda». Su Isis riconosce la propria debolezza nel comunicare la serietà con la quale ha preso la minaccia terroristica. Ma nessuna debolezza su Siria, Russia e Cina. Qui piuttosto attacca il consenso tradizionale a Washington, che prescrive una presunta difesa della credibilità della presidenza anche a costo di irresponsabili avventure militari. L'Ucraina sarà sempre vulnerabile alla Russia «qualunque cosa facciamo» perché Mosca manterrà un «dominio nell'escalation» sul vicino. E Pechino, dove è in gioco la militarizzazione delle isole nel Mar cinese meridionale, è più pericolosa se assediata e indebolita che se ha successo.
...meglio tardi che mai.
ma sono anche dichiarazioni scaricabarile oriented.