con la concezione europea e della sinistra in generale dell'immigrazione avviene per forza di cose una volta varcata la frontiera. ergo diventa una immigrazione incontrollata e incontrollabile, fonte di forti disagi sul territorio (ma certo non nei quartieri dove vivono quelli che prendono le decisioni). ovviamente il buon senso direbbe che l'identificazione avvenisse in campi profughi extraeuropei da aprire dove possibile e in cui portare quanti entrano o tentano di entrare, ma purtroppo non è cosi'. in buona parte per la profonda disorganizzazione politica dell'europa che neanche ci ha provato a farli ne tantomeno ha fatto pressioni in tal senso all'onu, in parte per idealismo socialista in guanti di seta, in parte per un latente senso di colpa autoinflitta in quanto discententi dei colonialisti bianchi.
cmq è un problema che riguarda solo noi che abbiamo il mare e la libia a un tiro di schioppo, perché a est hanno fatto muri e non fanno passare nessuno e nel resto degli stati mi pare che siano abbanza propensi a non farne entrare altri. in quest'ottica si spiega l'enorme successo di salvini, perché la gente comune è stanca di ipocrisie e buonismo in uno stato che è gia' pieno di magagne di suo.